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Dimagrire: una scelta consapevole: Il Metodo Integrato della Dott.ssa Scanu
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Dimagrire: una scelta consapevole: Il Metodo Integrato della Dott.ssa Scanu
Ebook154 pages2 hours

Dimagrire: una scelta consapevole: Il Metodo Integrato della Dott.ssa Scanu

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About this ebook

Questo non è un altro libro sulle diete. Certo, si parla di cibo, di alimentazione, ma principalmente si parla di cambiamenti che devono avvenire dentro di voi, se volete veramente raggiungere l’obiettivo della perdita e del successivo mantenimento del peso corporeo.
Se sperate di trovare qui la formula magica, la bacchetta della felicità, rimarrete delusi. Forse non ve ne siete accorti, ma nella vita senza sacrifici non si ottiene nulla. Il percorso proposto è una strada in salita, costellata da mille difficoltà: ma una volta arrivati al traguardo quello che avrete imparato sarà vostro per sempre.
LanguageEnglish
Release dateMay 7, 2013
ISBN9788890789199
Dimagrire: una scelta consapevole: Il Metodo Integrato della Dott.ssa Scanu

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    Book preview

    Dimagrire - Emanuela Scanu

    SCANU

    Prefazione

    Questo non è un altro libro sulle diete. Certo, si parla di cibo, di alimentazione, ma principalmente si parla di cambiamenti che devono avvenire dentro di voi, se volete veramente raggiungere l’obiettivo della perdita e del successivo mantenimento del peso corporeo.

    Se sperate di trovare qui la formula magica, la bacchetta della felicità, rimarrete delusi. Forse non ve ne siete accorti, ma nella vita senza sacrifici non si ottiene nulla. Il percorso che propongo è una strada in salita, costellata da mille difficoltà, ma una volta arrivati al traguardo quello che avrete imparato sarà vostro per sempre.

    Niente di duraturo si ottiene se vogliamo passare per le scorciatoie: l’unico sistema è un impegno sincero, costante, vissuto con entusiasmo.

    È necessario riprendere in mano la propria vita, riappropriandosi del proprio corpo passo dopo passo, scoprire in che cosa credete davvero, fare attenzione a come vi comportate e a quello che fate quando le cose non vanno per il verso giusto. A cosa dedicate tempo e come lo fate, ma anche a come spendete i soldi ed infine a come mangiate. Non è una questione di chili anche se i chili c’entrano eccome! Ciò che siete sta nel vostro piatto, il vostro rapporto con il cibo dice tutto dell’atteggiamento che avete nei confronti della vita: mangiate nello stesso modo in cui vivete.

    Le abbuffate o le privazioni continue s’intrecciano ad esigenze intime e assolute che vanno al di là del rapporto con la bilancia o con l’immagine esteriore. Ad attivarsi è ben altro: la dose di gioia e di benessere o la soddisfazione a cui credete di aver diritto.

    Mi occupo di disturbi dell’alimentazione da circa venti anni e sono una psicologa, ma recentemente mi piace propormi come coach alimentare, perché ancora oggi si fa fatica a capire o ad accettare che si può aver bisogno di un aiuto esterno. Nell’immaginario collettivo lo psicologo è ancora quello che cura i matti ed è quindi visto in maniera negativa.

    È per questo che il Metodo Integrato viene proposto sotto forma di corso. Un corso grazie al quale apprendere come mangiare in modo corretto, sia dal punto di vista strettamente nutrizionale che da quello psicologico ed emozionale, in modo tale da ottenere un supporto indiretto, certamente non tradizionale, ma comunque valido.

    Medici nutrizionisti o dietologi prescrivono diete, danno alcuni consigli e propongono un controllo ad un mese… e voi siete lì con tante belle pagine, ma soli ad affrontare le insidie, i dubbi e le difficoltà.

    Se fosse facile intraprendere una dieta e seguirla, non ci sarebbero così tante persone obese o in sovrappeso che ad ogni fallimento si sentono sempre più inadeguate e sconfitte. Con il mio Metodo io partecipo in modo attivo, specie nei primi giorni, alle scelte, alle difficoltà e alle cadute. Analizzo gli schemi mentali che sottostanno alle azioni, ai dubbi e utilizzando le risorse delle persone, propongo soluzioni nuove per affrontare responsabilmente i cambiamenti: insomma la persona non si sente sola, ma può contare su un punto di riferimento.

    A differenza di altri operatori, personalmente preferisco utilizzare il contatto ed il controllo del cibo, quello che generalmente si definisce in modo errato e frustrante dieta, come strumento e non come fine: riuscire ad imporsi un corretto approccio alimentare significa anche inserirlo in un contesto più ampio di stile di vita, di organizzazione e riordino di pensieri e sensazioni. Mi piace pensare ad una alimentazione equilibrata/controllata, legandola al concetto assolutamente rivoluzionario di una scelta in positivo che interagisce con tutti gli aspetti del nostro vivere quotidiano e promuove profondi cambiamenti. In realtà mi interessa solo marginalmente cosa mangiate.

    Nella concezione classica invece si pensa a fare una dieta imponendosi enormi sacrifici per una settimana, un mese o più, per poi tornare a fare le stesse cose che si facevano prima e trovarsi un bel giorno ad aver recuperato i chili perduti con tanto di interessi.

    Un’alimentazione sana va inserita in uno stile di vita corretto altrimenti è una forzatura, e prima o poi l’impegno si esaurisce, s’interrompe con grosse ripercussioni sul fisico (che fa sempre più fatica a smaltire i chili accumulati) e per la psiche, che ogni volta si ritrova l’autostima nel baratro.

    Durante il mio percorso professionale ho raccolto centinaia di informazioni e grazie al confronto con le persone che si sono affidate a me ho potuto intraprendere la strada per sviluppare il mio Metodo.

    Il Metodo è sempre in aggiornamento, perché continuano a crearsi situazioni nuove che impongono variazioni e diversi punti di vista: nuove scoperte scientifiche che sostituiscono le precedenti, la diffusione delle intolleranze alimentari, il crescendo di uno stile di vita sempre più dinamico e competitivo che innalza a dismisura i livelli di stress ed insoddisfazione, le incertezze economiche e lavorative, l’aumento di persone che scelgono il biologico o fanno la scelta di vita vegetariana o vegana.

    Il Metodo Integrato non è un vestito a taglia unica per tutte le stagioni che può essere indossato da chiunque in qualsiasi momento, bensì è qualcosa da adattare ed è in continua evoluzione. Non è un modello statico, ma dinamico.

    Alcuni consigli utili per una persona possono risultare inadatti per un’altra, questo perché non siamo tutti uguali e non abbiamo gli stessi strumenti di comprensione, i tempi di apprendimento sono diversi anche se a volte alcune problematiche si presentano in modo simile. Le storie ed i vissuti delle persone rappresentano un’infinita varietà, quindi non è possibile proporre un unico modello valido per tutti, ma sicuramente una cosa vi accomuna: la mancanza di amore verso voi stessi.

    Questo sarà un argomento focale del programma: imparare a prendervi cura di voi stessi e trovare il modo di valorizzarvi, anche attraverso semplici consigli di look e stile.

    In questa sede inoltre saranno indicati i principi base della scienza dell’alimentazione, proposti in sostituzione di concezioni errate molto diffuse e radicate. A volte si è assolutamente certi di aver fatto scelte light, oppure di aver mangiato in modo corretto ed in giuste porzioni, ed invece non è così. La tradizione culinaria italiana è spesso ricca di errori, nutrizionalmente parlando, perché nata principalmente nell’immediato dopoguerra, quando le brave mamme italiane riuscivano a sfamare tante bocche avendo a disposizione spesso ben poco. Ma quel tipo di alimentazione oggi non può essere riproposta alla lettera, va rivisitata.

    Analizzeremo le situazioni psicologiche più comuni che portano ad un aumento di peso, tra queste ognuno potrà riconoscere almeno parte della propria esperienza ed avere la possibilità di fare dei cambiamenti. Se siete curiosi di mettervi alla prova e volete intraprendere un cammino responsabile nella vostra vita continuate a leggere: io vi accompagnerò.

    Cap. 1 - Dimagrire è una questione di… testa

    Mai come in questo periodo storico ci siamo trovati di fronte a tanta confusione: basta pensare alla politica, agli stili di vita, alle disparità sociali. Nel mio ambito d’intervento, che riguarda il comportamento alimentare, siamo subissati da continui input discordanti. Da una parte il fiorire di siti, blog, programmi televisivi e riviste salutistiche, dall’altra le immagini di donne filiformi ben diverse dalla realtà, la pubblicizzazione di diete o pillole miracolose piuttosto che dell’aceto che scioglie i grassi e perfino la proliferazione di messaggi che inneggiano all’anoressia.

    Nel mio lavoro quotidiano posso confermare che la presunta informazione non c’è, si tratta nella maggior parte dei casi di nozioni confuse e distorte. Vengono perpetuati comportamenti alimentari errati da parte di genitori, insegnanti, da parte di professionisti di alto livello e comuni lavoratori, di bambini ed anziani: insomma non si salva nessuno o… quasi.

    Spesso mi trovo di fronte a persone normopeso che in realtà soffrono di gravi disturbi del comportamento alimentare, che hanno un vissuto altalenante verso il corpo, a volte amato a volte odiato, accompagnato dalle inevitabili alterazioni del peso. La gran parte delle persone ha effettivamente qualche chilo di troppo dovuto proprio agli squilibri alimentari e alla mancanza di movimento e come l’INRAN (Istituto Nazionale per gli Alimenti e la Nutrizione) ha evidenziato, tocchiamo cifre preoccupanti riguardanti l’obesità che non risparmia neanche le fasce infantili.

    Poiché svolgo lavoro di formazione ed informazione, vorrei fare alcune raccomandazioni a chi sta cercando di dimagrire, onde evitare che si perda nel marasma e riesca a fare scelte consapevoli nell’offerta proposta: se il tuo obiettivo è la perdita di peso e fino ad oggi puoi aver trovato difficoltà nel raggiungere la tua meta, è perché ti sei focalizzato esclusivamente sulle informazioni riguardanti l’alimentazione, senza prendere in considerazione la variabile più importante: la tua mente.

    Mi indirizzerò più direttamente ad un pubblico femminile, perché è quello che risulta più rappresentativo nella mia pratica clinica, ma i signori maschi non si sentano esclusi… leggete fino in fondo: i consigli e le riflessioni che propongo sono utili anche a voi!

    Ti sei mai chiesta perché non sei riuscita a portare a termine una dieta? O perché hai recuperato così velocemente i chili appena persi? La tua risposta è sincera? Ho paura di no. La stragrande maggioranza delle persone (il 91% per essere precisi) che si mette a dieta, perde peso per un po’; arrivata ad un certo punto, mette da parte la dieta o inizia a seguirla in modo difforme, con la conseguente ripresa di tutto o quasi il peso perduto.

    Queste le giustificazioni più comuni: è colpa dello stress - è faticoso cucinare cose diverse - non ce la faccio, non ho abbastanza forza - il mio metabolismo è lento - eccetera. Il vero motivo invece è solo uno: dimagrire è una questione di testa, e se prima non cambi il rapporto con il cibo non dimagrirai mai a lungo termine e non manterrai mai il tuo peso ideale.

    In qualche modo è meglio dire: devi far pace con il cibo, ma anche con te stessa.

    Cambiare il proprio rapporto con il cibo è possibile: certo non è un sistema semplice ed immediato, ma è sicuramente l’unico che ti permetterà di uscire da schemi mentali sbagliati che ti relegano prigioniera. Ogni volta che mangi di più di quello che dovresti ricorda che non è una scelta consapevole. La tua voce interna dice: sono golosa, mi piace, prenderò quel pasticcino prima che lo mangi qualcun altro, meglio finire la torta rimasta in frigo così non ci penso più…

    In realtà ci sono spinte che ti obbligano e che ti imprigionano. Quando smetterai di concentrarti su ciò che è rimasto sulla credenza o nel frigo, soltanto allora potrai sentirti veramente libera di

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