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Learn Italian Through Short Stories: 30 Easy Tales for Beginners To Grow Your Vocabulary
Learn Italian Through Short Stories: 30 Easy Tales for Beginners To Grow Your Vocabulary
Learn Italian Through Short Stories: 30 Easy Tales for Beginners To Grow Your Vocabulary
Ebook399 pages5 hours

Learn Italian Through Short Stories: 30 Easy Tales for Beginners To Grow Your Vocabulary

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About this ebook

Interested in learning Italian, but don't know where to start?

 

You don't have to be an expert to understand that these easy short stories for beginners will help you get to grips with the Italian language quickly and easily. Designed to provide a platform for you to build on your existing skills, Learn Italian Through Short Stories will help you to expand your vocabulary and learn new words and phrases that you can use in your everyday life. With a variety of unique stories to choose from, you'll be able to find one that interests you and helps you learn more about the Italian language.

 

FEATURES:

  • 30 UNIQUE STORIES - Each story is unique and written in a conversational tone. You will have fun reading and practicing Italian.
  • ENGLISH SUMMARIES - The English summaries provided for each chapter will help you to understand the main points of each story, as well as ensure that you are familiar with all of the relevant vocabulary that has been introduced.
  • PRACTICAL VOCABULARY - Each story is accompanied by a list of the most relevant vocabulary from that chapter, as well as slang and sayings that you may not have understood at first glance.
  • PRACTICE MAKES PERFECT - Each chapter includes 10 multiple choice questions that will test your understanding of the story. After reading each story, try answering the questions before checking the answers. If you get them all correct then you know you've mastered the story!
  • LEARN ITALIAN FAST - After completing this book, you will be able to go out into the world and speak Italian with confidence.

 

Don't wait any longer, start learning Italian today with these easy short stories.

LanguageEnglish
PublisherCB Books
Release dateJan 6, 2024
ISBN9798224387250

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    Book preview

    Learn Italian Through Short Stories - Fluency Pro

    Chapter 1

    Il gattino sull’albero - The Kitten on the Tree

    Martedì era una bellissima giornata di sole e Carla stava preparando la colazione in cucina. Dalla finestra entrava il caldo sole di primavera che scaldava il suo viso in modo piacevole.

    Che buono il pane con la cioccolata!

    Era pronta ad un’altra giornata di lavoro con il solito sorriso sulle labbra.

    Carla è una ragazza solare e sempre gentile con tutti i suoi colleghi. Al lavoro è particolarmente amata da tutti, compreso il suo capo, il sig. Furoni, un uomo di circa sessant’anni, con i baffi tutti bianchi e degli occhiali molto spessi.

    Lei è l’esperta informatica dell’ufficio e ogni volta che c’è un problema con la stampante o quando non funziona il server aziendale, ci si rivolge a Carla, che, con estrema gentilezza, è sempre pronta ad aiutare tutti.

    Mentre sorseggiava l’ultimo sorso di caffè, si accorse che c’era qualcosa che decisamente non andava. Batuffolo, il suo gattino tigrato non era in cucina come al solito a chiedere del cibo.

    Ogni mattina, la sua coda pelosa, si strusciava sempre tra le gambe di Carla e, ogni tanto, qualche tenero morso stava ad indicare che il gattino aveva appetito e che la ciotola era vuota.

    Ma non quella mattina!

    Carla fu presa dal panico e iniziò la ricerca di Batuffolo per tutta la casa. Guardò sotto il letto, ma vi trovò soltanto due topolini di stoffa. Cercò sopra l’armadio, dove era solito riposare durante i pomeriggi, ma nemmeno lì c’era traccia di Batuffolo.

    Ad un certo punto, pensò, che potesse essere rimasto chiuso in cantina. Infatti, nella cucina di Carla, c’è una porta che conduce ad un piano inferiore, dove sono stati sistemati dei vecchi mobili e un po’ di provviste.

    La porta non si chiude molto bene e Carla pensò che il gattino potesse aver approfittato di un attimo di distrazione, per andare a esplorare una stanza ricca di cose da scoprire.

    Possibile che sia riuscito a infilarsi in cantina? disse ad alta voce, mentre scese le scale, cercando di attirare l’attenzione del piccolo esploratore.

    Niente. Nessun rumore.

    Carla spostò un po’ di lenzuola impolverate, sotto le quali pensava si fosse nascosto il pelosetto, in attesa di fare il tipico agguato che tutti i gatti amano fare ai loro padroni, quando hanno voglia di giocare.

    Neanche un suono.

    Oddio, dove può essere finito? si chiese in preda al panico. Il pensiero che il micio potesse essere scappato fece precipitare Carla nello sconforto e nella paura.

    Ad un certo punto, il suo sguardo si fissò sul grande orologio appeso sul muro del salotto. Era tardissimo!

    Oh no, farò tardi al lavoro. Non arrivo mai tardi al lavoro! disse ad alta voce.

    Ma non posso uscire di casa senza sapere dove è andato a cacciarsi Batuffolo, potrebbe essere in pericolo singhiozzò.

    Sapendo che Giorgio, uno dei suoi colleghi di vecchia data, passava ogni mattina davanti a casa sua per andare al lavoro, le venne in mente di fargli una telefonata per chiedergli un piccolo aiuto.

    Ciao Giorgio, scusa se ti disturbo, ma ho davvero bisogno del tuo aiuto! disse in preda alla disperazione.

    Che succede, Carla? Sembri davvero molto preoccupata! disse Giorgio.

    Purtroppo, non riesco più a trovare Batuffolo. Ogni mattina si struscia su di me, mentre faccio colazione. Ma oggi, niente. Non si trova da nessuna parte e ti assicuro che l’ho cercato praticamente ovunque. spiegò con voce molto agitata.

    Stai tranquilla, devo ancora salire in macchina. Passo da te e ti do una mano a cercare il tuo gatto. Nel frattempo, potresti chiamare al lavoro e dire che tarderemo entrambi. Tutto sommato, oggi è una giornata tranquilla e non dovrebbero esserci urgenze di nessun tipo. disse Giorgio con estrema calma, nel tentativo di tranquillizzare l’amica.

    Va bene, chiamo subito. Ci vediamo tra poco. Grazie mille, Giorgio, disse Carla.

    Compose subito il numero dell’ufficio e spiegò la situazione, in maniera piuttosto dettagliata, al sig. Furoni.

    "Non ti preoccupare, Carla, questa mattina è piuttosto tranquilla. Prendetevi tutto il tempo tu e Giorgio e cercate di scovare il nascondiglio di quel birbante. Tenetemi aggiornato e ci sentiamo più tardi" disse con voce rassicurante il sig. Furoni.

    Era una persona davvero molto comprensiva, capace di capire a fondo le persone e di rassicurarle, qualsiasi cosa stesse succedendo.

    Giorgio si presentò dopo qualche minuto a casa di Carla.

    Carla, hai avvisato il sig. Furoni del nostro ritardo? chiese lui.

    "Sì, non ti preoccupare. Il capo ha detto che possiamo tranquillamente prenderci la mattinata libera e di avvisarlo quando avremo trovato Batuffolo. Sempre che riusciremo a trovarlo…" disse Carla sul punto di piangere.

    Forza e coraggio, è arrivata la squadra di ricerca! affermò con tono entusiasta Giorgio, anche per cercare di tirare su di morale la povera collega.

    Ricapitolando, dove hai già cercato? chiese Giorgio.

    "Ho guardato sotto il letto, in cantina, sopra l’armadio, dietro il divano, dentro i cassetti della cucina e anche all’interno della cassettiera dove tengo…beh, dove tengo la mia biancheria intima." Carla arrossì dopo quest’ultima affermazione.

    Anche Giorgio cambiò colore in una tonalità di rosso acceso.

    Ok, allora possiamo quasi essere certi che il micio non si trova all’interno della casa, giusto? chiese Giorgio.

    Direi che è così. Rispose in modo affermativo Carla.

    Non ci resta che cercare in giardino affermò Giorgio.

    I due iniziarono a guardare dietro e dentro i bidoni della carta, del vetro e dell’umido, che Carla aveva posizionato sotto una tettoia, a fianco al garage, rigorosamente chiuso.

    Aprì il garage, per vedere se il piccolo pelosetto non si fosse infilato lì dentro, in chissà quale modo. Niente. Non c’era traccia di lui, nemmeno dentro la macchina di Carla.

    Mentre Giorgio rovistava nei cespugli a Carla venne in mente di prendere la busta con i croccantini e di agitarla in modo da fare un bel po’ di rumore.

    Un miao si udì improvvisamente non troppo distante da loro.

    Una luce di speranza negli occhi di Carla, le diede di nuovo colore e allegria.

    Batuffolo si era arrampicato, chissà come, sulla casetta sull’albero. La casetta non era più stata usata da quando Carla era cresciuta e diventata adulta.

    Suo papà gliel’aveva costruita e da bambina trascorreva interi pomeriggi da sola o in compagnia di alcune sue amiche a chiacchierare e a inventare storie meravigliose sul loro futuro.

    Il piccolo tontolone non era più in grado di scendere e la fame si stava facendo sentire.

    Giorgio decise di prendere in mano la situazione e di arrampicarsi sulla scaletta di corda e assi, per arrivare in cima e prendere Batuffolo.

    Stai attento! urlò Carla.

    Ma Giorgio non aveva paura e voleva recuperare il prima possibile il povero gattino.

    In pochissimo tempo, il piccolo esploratore veniva tratto in salvo e si trovava in cucina a mangiare i suoi croccantini preferiti.

    Giorgio e Carla lo osservavano, chiedendosi quanto perfetta fosse quella piccola creatura.

    "Che sbadata, non ti ho offerto nulla. Vuoi un caffè?" chiese Carla a Giorgio.

    "Ben volentieri, grazie. Senza latte e senza zucchero. Mi piace scuro!" disse Giorgio.

    Mentre sorseggiavano assieme il caffè e il silenzio iniziava a farsi imbarazzante, Giorgio prese coraggio e chiese: "Ti va di andare a mangiare fuori con me questa sera? Potremmo festeggiare il ritrovamento di Batuffolo!".

    Carla rispose: "Certo, molto volentieri. A dire il vero speravo già da tanto che me lo chiedessi" e arrossì. Erano mesi che Carla pensava di uscire con Giorgio. Lui si è sempre dimostrato molto simpatico e anche molto attento alle sue esigenze.

    Sembrava la classica situazione di due persone che si conoscono sul posto di lavoro e che piano piano si innamorano l’uno dell’altra. Carla però è piuttosto timida di natura e non aveva mai osato avvicinarsi a Giorgio, non in quel modo almeno.

    D’altro canto, anche Giorgio è sempre stata una persona piuttosto timida e riservata, ma nella speciale occasione del gattino, ha saputo cogliere l’occasione che gli si era presentata e offrire un invito per una bella serata a Carla.

    Sul viso di Giorgio si stampò un bel sorriso e una mattinata all’apparenza travagliata, era diventata improvvisamente molto piacevole.

    Non vedo l’ora che arrivi questa sera! disse Giorgio in modo molto entusiasta.

    Anch’io. Ti ringrazio ancora molto dell’invito e naturalmente anche Batuffolo ti ringrazia per tutto quello che hai fatto per lui. Disse Carla con un tono della voce particolarmente gentile e accomodante.

    Riassunto della storia

    Carla è una giovane donna che lavora in un ufficio come esperta di informatica. Una mattina, mentre fa colazione, si accorge che il suo gattino, Batuffolo, non è dove dovrebbe essere, ovvero in cucina con lei come ogni mattina. Spaventata, inizia a credere che il gatto sia scappato di casa e che sia successo chissà cosa. Dopo aver chiesto ai suoi colleghi di lavoro di aiutarla, un miao proveniente dalla casetta sull’albero in giardino, risolve il mistero del gattino scomparso.

    Summary of the story

    Carla is a young woman working in an office as an IT expert. One morning, while she is having breakfast, she notices that her kitten, Batuffolo, is not where he should be, i.e., in the kitchen with her, as he is every morning. Frightened, she starts to believe that the cat has run away from home and that no one knows what has happened. After asking her work colleagues to help her, a'meow' from the little tree house in the garden solves the mystery of the missing kitten.

    Vocabulary

    Questions about the story

    1.      Che lavoro fa Carla?

    a)      Barista

    b)      Esperta informatica

    c)      Consulente

    2.      Chi non trova in cucina?

    a)      Il suo gatto

    b)      Il suo collega

    c)      Suo marito

    3.      Chi è il sig. Furoni?

    a)      Il padrone di casa

    b)      Il marito di Carla

    c)      Il capo di Carla

    4.      A chi chiede aiuto, Carla?

    a)      Al sig. Furoni

    b)      A Giorgio

    c)      A Batuffolo

    5.      Dove si era nascosto Batuffolo?

    a)      Sull’albero

    b)      In cantina

    c)      In un cassetto

    6.      Chi è Giorgio?

    a)      Un collega di Carla

    b)      Il marito di Carla

    c)      Il cugino di Carla

    7.      Come beve il caffè, Giorgio?

    a)      Senza panna

    b)      Senza latte e zucchero

    c)      Con latte e zucchero

    8.      Cosa usa Giorgio per arrampicarsi sull’albero

    a)      Niente

    b)      Una scala con corda e assi

    c)      Una sedia

    9.      Giorgio dove invita Carla?

    a)      A casa sua

    b)      In montagna

    c)      A cena fuori

    10.      Carla come risponde?

    a)      Accetta

    b)      Rifiuta

    c)      Cambia discorso

    Answers

    1.      B

    2.      A

    3.      C

    4.      B

    5.      A

    6.      A

    7.      B

    8.      B

    9.      C

    10.      A

    Chapter 2

    Bloccato nel traffico - Stuck in Traffic

    Il venerdì sera, come ogni settimana, Alfredo si apprestava a ritornare a casa e a concludere la dura settimana lavorativa. Era impiegato in una grande azienda vinicola.

    Il suo lavoro consiste nella registrazione delle fatture e degli ordini da parte dei clienti, che sono spesso ristoranti e winebar, ma, di tanto in tanto, qualche cliente che dispone di una cantina sufficientemente grande, richiede un ingente quantitativo di vino.

    Ad Alfredo il lavoro piace. I suoi colleghi sono davvero molto simpatici e, di tanto in tanto, organizza con loro delle grigliate nella sua casa in campagna. La casetta in campagna è il luogo dove Alfredo e la sua famiglia trascorrono il finesettimana.

    Venerdì, dopo il lavoro, Alfredo è solito raggiungere la moglie e i figli che lo attendono direttamente nella casa di campagna. Venerdì sera mangiano tutti assieme e sabato pomeriggio, Alfredo, porta Simone, il figlio più grande a pescare al lago.

    Durante l’estate fanno spesso anche un bel bagno rinfrescante e di inverno, sulla superficie ghiacciata del lago, vanno a pattinare, rispettando i limiti di sicurezza, imposti dalla Guardia Forestale.

    C’è solo un enorme problema. Il traffico.

    La strada per raggiungere la casa di campagna è davvero molto trafficata il venerdì pomeriggio e Alfredo lo sa.

    Capita spesso che riesca a raggiungere la famiglia quando i figli sono già a letto.

    Sembra quasi che lo facciano apposta. Una volta un incidente, un’altra volta i lavori stradali…

    Addirittura, tre settimane fa è rimasto bloccato perché una mucca, del pascolo vicino alla strada statale, si è sdraiata sulla carreggiata e non voleva più muoversi. Ci è voluto l’intervento dei pompieri.

    Alfredo era uscito puntuale dall’ufficio alle ore 12.30. Aveva sbrigato le ultime pratiche ed era passato a salutare i colleghi, augurando loro un felice riposo durante il fine settimana.

    Si era messo in macchina, aveva scelto la sua playlist preferita, che lo avrebbe accompagnato durante quello che, nella sua immaginazione, avrebbe dovuto essere un viaggio piuttosto breve.

    "Partito. Puntuale come uno svizzero!" disse a sua moglie al telefono.

    L’importante è che vai piano, amore replicò Maria. "Ho preparato le lasagne e basta scaldarle in forno. Anche se ritardi, non c’è alcun tipo di problema. Chi va piano, va sano e va lontano!" disse con tono rassicurante.

    Certo, starò attento come sempre. Spero solo di non trovare troppo traffico. Disse invano Alfredo.

    Dopo solo mezz’ora di viaggio, infatti, davanti a lui trovò un gruppo di macchine ferme e non si riusciva a capire per quale motivo.

    Niente paura pensò Alfredo. "Magari è soltanto una piccola colonna in prossimità dell’uscita. Sono sicuro che ripartiremo quanto prima".

    Passò una buona mezz’ora senza che si fece nemmeno un metro in avanti. Il caldo estivo si faceva sentire, soprattutto a quell’ora del giorno.

    Per fortuna, l’aria condizionata funzionava bene e, in compagnia di un po’ di buona musica, Alfredo continuava a rilassarsi, bevendo di tanto in tanto un po’ di tè aromatizzato alla frutta dal suo termos.

    Ad un certo punto, un signore passò a piedi davanti alla portiera della sua macchina e sgusciò via tra le auto che si trovavano di fronte ad Alfredo.

    Mah… pensò. Chissà dove andrà mai?. Nella macchina alla sua sinistra, una bella e giovane ragazza si era messa a ballare allegramente in macchina e Alfredo non poté fare a meno di sorriderle. Lei se ne accorse e sorrise a sua volta.

    Guardando nello specchietto retrovisore, vide una famiglia. Mamma, papà e due bambini che avevano le facce tra il preoccupato e l’arrabbiato.

    Nessuno si mosse nemmeno di un millimetro.

    Ad un certo punto squillò il telefono di Alfredo. Ciao cara, indovina un po’?

    Sei di nuovo bloccato nel traffico? chiese Maria.

    "Eh sì, si intravede solamente una lunga colonna di automobili e non ci siamo mossi per niente da almeno mezz’ora. Chissà cos’è successo…" disse con un tono un po’ sconsolato.

    Non ti preoccupare, amore. Vedrai che a breve ripartirete. Disse lei, cercando di tirare su il morale di suo marito.

    Ci sentiamo più tardi, ti chiamo io concluse così la telefonata Alfredo.

    Grazie al sistema in vivavoce, non c’era pericolo di rischiare multe di alcun tipo. Le mani erano sempre fisse sul volante e si poteva parlare al telefono in tutta sicurezza.

    Ad un certo punto, la colonna ripartì. Qualche metro sulla corsia di sinistra e circa mezzo metro per quanto riguarda la corsia di destra, quella sulla quale viaggiava Alfredo.

    La macchina con la ragazza carina era uscita dal campo visivo di Alfredo e al suo posto c’era un signore che molto probabilmente era suo coetaneo.

    Il signore tirò giù il finestrino e invitò Alfredo a fare altrettanto.

    "Mi scusi, sa per caso se si conoscono i motivi di tale ingorgo?" chiese il signore.

    "Non ne ho idea, mi spiace. Ho provato anche a controllare su Internet, ma non c’è nessuna notizia riguardante l’ingorgo." Replicò Alfredo.

    "Grazie mille, speriamo bene. Tra poco più di un’ora inizia la partita della mia squadra preferita, sa e mi farebbe davvero molto piacere poterla vedere con calma, seduto sul divano di casa mia mentre bevo una birra gelata!" asserì il signore.

    Ah già, me l’ero completamente scordato! rispose Alfredo.

    La partita prevista per quella giornata era Juventus – Inter, una delle sfide più attese dalle due tifoserie. Il cosiddetto derby d’Italia vedeva, una di fronte all’altra, due delle squadre con il maggior numero di tifosi in Italia e da sempre, creava polemiche e malumori, per diversi motivi.

    Speriamo di vincere, non voglio certo che i miei colleghi mi prendano in giro tutta la settimana! disse il signore.

    Eh, non me ne parli… rispose Alfredo.

    Ma Lei per quale squadra tifa? chiese con tono indagatore il misterioso signore.

    Juventus, ovviamente! disse Alfredo.

    "Ah, un nemico dunque! replicò ridacchiando il signore. Non si preoccupi, non sono

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