L'EBITDA Consapevole. Luci, forme e colori dell'architettura alberghiera

By Stefania Rachiele

The contribution deals with the importance of a sustainable hotels architecture and design while improving economic and financial performances. It puts forward examples of biophilic and autochthonous architecture.

• Language: English
• Publisher: Lulu.com
• Release date: Sep 20, 2020
• ISBN: 9781716568336

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L'EBITDA consapevole

(Shangri-La Singapore - Hudson Hotel New York)

Luci, forme e colori dell'architettura alberghiera. Dalla sostenibilità ambientale all'aumento del margine di profitto.

Sommario

Questo lavoro si compone di cinque capitoli, che si dispiegano formando un disegno consequenziale.

Partendo dall'eredità trasmessa da grandi personalità del mondo dell'architettura si arriva a dare una definizione di quello che verosimilmente è il futuro del mondo dell'ospitalità, visto dalla prospettiva della biocompatibilità, dell'efficientamento energetico e del condizionamento che forme, luci e colori hanno sugli individui.

A dimostrazione della necessità del raggiungimento di tale risultato verranno trattati i temi dell'architettura ostile e del disegno distopico.

L'EBITDA (Earning Before Interest Taxes Depreciation and Amortization) diventa consapevole, come mostrato nell'ultimo capitolo, attraverso il lavoro di aziende alberghiere che scegliendo la responsabilità riescono unitamente ad ottenere encomiabili performances aziendali.

Capitolo Introduttivo

L'architettura in relazione alla città ed alle contraddizioni contemporanee. Le scelte architettoniche nell'hotellerie: compatibilità ambientale, nanotecnologie ed efficientamento delle risorse a servizio della contrazione dei costi d'esercizio. Gli studi della neuroscienza in architettura e l'ANFA, Academy of Neuroscience for Architecture.

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      2.  Spazi, Luce e Colore. Le forme architettoniche e l'ospitalità.

L'estetica, il layout alberghiero tra armonia e sostenibilità. L'architettura ostile, il biophilic e l'ecological design; punti di un intervallo interpretativo della realtà. Il The Scarlet Hotel e lo Studio Selgas y Cano.

Le forme geometriche, il ruolo della luce in architettura da Michelangelo a Bauza. Gli elementi del funzionalismo razionale lecorbuseriano e la rivoluzione dell'interior design di Charlotte Perriand.

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3.  Catene alberghiere a confronto

La storia, il design e la brand Identity di quattro aziende d'hotellerie: Rocco Forte Hotels, Four Seasons Hotels and Resorts, Hoshino Resorts, Gran Melia by Melia Hotels International.

Un viaggio tra le strutture di segmento upper upscale.

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4.  L'architettura vernacolare ed il suo rapporto con il mondo dell'ospitalità

Il biocompatibile in simbiosi con il territorio per antonomasia. L'architettura autoctona ed il reimpiego nell'hotellerie. Dai Minka giapponesi a partire dalla fine del periodo Heian all'architettura Mediterranea che da Malta arriva a Pantelleria, fino al riuso local identitario tipico della regione transfrontaliera carsica.

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  5.  Indici Economico Finanziari e Considerazioni finali

Il Revenue Operativo, l'EBITDA, il RevPar, la disintermediazione, il Net Promoter Score ed il Net Promoter Score Reputation.

Indici di performance di due aziende alberghiere che hanno scelto un forte profilo identitario come paradigma d'azione.

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Capitolo Introduttivo

La finalità della presente trattazione è di fare emergere l'impellente necessità di adeguare il settore dell'hospitality ai paradigmi virtuosi di un utilizzo consapevole dei luoghi e delle risorse umane e naturali.

Il medium utilizzato è quello del progetto architettonico, perché l'architettura, nel momento storico in cui viviamo, altro non è che un alter ego della collettività che abita il luogo in cui si dispiega un qualsiasi preciso disegno di città.

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Iniziamo a comprendere i due pesi e le due misure di Corviale, il peso e la misura di una ideologia dell'abitare, [...] il peso e la misura della storia trentennale del quartiere e dei suoi abitanti, fatta di speranza, disperazione e solidarietà, compromessi ed eccezioni, rifiuti e spirito di adattamento.

Prendere le misure si fa difficile: gli 8500 abitanti previsti non si sa quanti sono [...]. Non si sa con esattezza quanti appartamenti ci siano, visto che il cuore del progetto, ovvero il piano libero, fatto di negozi e servizi [...] non è mai stato realizzato e i suoi spazi sono stati occupati e trasformati anch'essi in appartamenti delle più diverse tipologie>>.

Il virgolettato è un brano tratto da Misurarsi con Corviale scritto dall'architetto Lorenzo Romito e parte del libro a più voci dal titolo: Osservatorio Nomade. Immaginare Corviale. Edito da Bruno Mondadori e curato F.G. Santori e B. Pietromarchi.

Questo brano estremamente illuminante è un po' un paradigma quasi evangelico che ci restituisce uno spaccato fedele delle città che viviamo.

Spostando la prospettiva, possiamo così argomentare: gli spazi urbani sono composti da palazzi, proprietà di individui che hanno provveduto a commissionarne  il progetto ed a reperirne i fondi finanziari necessari alla realizzazione. In sostanza, l'immaginario palazzo magnolia, sito in una qualsiasi delle nostre città dovrebbe essere speculare alla personalità, ai gusti, alle aspettative ed al buon senso della famiglia che lo ha commissionato e che ora lo abita. A margine, si potrebbe aggiungere come non sia un caso che la normativa urbanistica emanata da alcune Regioni italiane impedisca o disincentivi fortemente l'autocostruzione.

Così come un resort dovrebbe corrispondere in buona parte alla personalità dell'imprenditore che in esso ha investito per creare nuovo reddito e nuova impresa. Lo stesso vale per un qualsiasi Motel che commissionato dall'imprenditore X come operazione di real estate, oggi è gestito dalla società Y che pur non avendone commissionato la costruzione, ha adeguato gli standards ai principi legislativi, ecologici e di buon senso che le sono propri.

Quello che è importante considerare è che la creazione di un nesso interdipendente tra la sostenibilità ambientale e l'impresa è un fattore fondamentale per lo sviluppo della nostra società.

Non si tratta di una frase di circostanza, ma l'espressione di quello che è indispensabile per fare in modo che il mondo che abitiamo possa continuare ad essere il nostro habitat, prima di esplodere e renderci vittime dalla nostra manifesta incapacità di agire in maniera retta, consapevole e rispettosa.

Questo contributo viene scritto nel momento in cui la