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Stacce: Mariani, #3
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Ebook126 pages1 hour

Stacce: Mariani, #3

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About this ebook

In un'estate ardente, Alessio, pariolino figlio di un noto regista e produttore, si trova da solo nella quasi desolata capitale, in cui guida spericolato nella notte, collezionando multe su multe, e trascorrendo il tempo libero a chattare e a masturbarsi. Alessio non trova pace e s'impasticca cercando in tutti i modi possibili di nascondere quasi con successo la sua sofferenza, datagli dall'essere stato lasciato dalla sua ex fidanzata Giulia poco prima dell'inizio della stagione dei tormentoni reggaeton. In un periodo in cui è essenzialmente scocciato e capriccioso, un giro su delle montagne russe lo porterà prima a riscoprire una sua malefica passione e poi a riavvicinarsi alla cinematografia e, di conseguenza, a suo padre. In una Roma con tratti neorealisti, Alessio ce la metterà tutta per risollevarsi dai problemi che affliggono parte dei venticinquenni di oggi. L'insegnamento che lascerà questa storia sarà una carezza sul cuore data dalle mani della realtà.

LanguageEnglish
Release dateDec 13, 2023
ISBN9798223145714
Stacce: Mariani, #3

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    Stacce - Nicolas Mariani

    IL POTERE DELLA WHIRLPOOL

    Un raggio di sole penetra dalle tende e riesce a colpire Alessio dritto negli occhi. Gli ci vuole un po' prima di accorgersene, ma quando ci riesce lo trova fin quanto basta irritante da portarlo a decidere che quello sarà senz'ombra di dubbio uno dei lunedì peggiori degli ultimi vent'anni. O può darsi sia domenica... non è ancora sicuro di che giorno sia, il cellulare è troppo fuori dalla portata del suo braccio per essere raggiunto con un semplice movimento di spalle. Poco gli sta a cuore, che sia lunedì, domenica, o giovedì. Resta una pessima giornata, la peggiore degli ultimi vent'anni, come molti altri lunedì prima di questo... sempre e comunque il peggiore.

    Sbuffa, contrariato dal fatto che il suo semplice astio verso quel fascio luminoso impertinente non basti a spegnere il sole – solo per un'altra oretta, non di più –, quindi non gli resta che voltarsi dall'altro lato, trascinare il cuscino nel movimento e schiacciarselo sulla faccia. Potrebbe anche bastare, se non fosse che al momento ha ripreso abbastanza sensibilità del suo corpo da sentire l'emicrania martellare contro le sue tempie.

    Più cerca di lasciarsi andare all'oblio del sonno, di cui ha ancora estrema necessità, più il tum tum della propria pulsazione gli spacca le sopracciglia.

    Per quanto lo detesti, non gli resta che alzarsi.

    Si muove, striscia fuori dal letto come un serpente, fino a riuscire a mettere i piedi nudi sul pavimento. Nonostante l'aria condizionata accesa tutta la notte, ha in ogni modo sudato a sufficienza da lasciare una bella chiazza umidiccia sul materasso. L'alcol ha vinto contro il potere della Whirlpool. Anzi, contro il potere refrigerante della Whirlpool. L'alcol vince sempre.

    Uno sbadiglio, profondo, e si prende qualche batter di ciglia per riuscire a rendere più piacevole quella mattinata... o pomeriggio. Chissà che ore sono. Non ne ha idea, ma sa che ha fame. Indiscutibilmente e molta. Si dà una bella grattata sul petto, dove la ricrescita dei peli inizia a fargli un po' di irritazione. Prendere appuntamento dall'estetista, (se lo segna mentalmente), distende poi la schiena all'indietro, tirando ogni muscolo, fino alla coscia. Esagera, per un attimo rischia un crampo, ma se ne accorge appena in tempo per evitare di rendere ancora peggiore quel peggior lunedì (o domenica) degli ultimi vent'anni.

    Si volta verso il comodino, pronto a togliersi per sempre il dubbio del giorno e dell'ora, e cerca il proprio iPhone, senza riuscire a trovarlo, non all'istante se non altro.

    Sul pavimento. Il cellulare è sul pavimento, in una certa misura coperto dal lenzuolo calato giù dal letto. L'ha buttato lui lì? È caduto? Non riesce a ricordare niente della sera prima, la festa a Villa Borghese lo ha distrutto per davvero questa volta. Come altre volte... ma questa in maniera particolare.

    Riesce a ricordare solo il momento in cui era arrivato, insieme ad Alessandro e Francesco. Quei due suoi amici avevano già cominciato a sniffare coca sui sedili posteriori, col rischio di farne cadere un po' in giro. Uno spreco e più di ogni altra cosa, una scocciatura in più di cui preoccuparsi.

    Alessio consuma da quando ha più o meno 21 anni, non aveva intenzione di assumere nulla, ma non si sa mai, ha cominciato a fumare canne a 19 anni... Sì, magari è piuttosto tardi rispetto ai suoi amici. A 14 anni ci aveva provato una o due volte ma per gioco e... ecco fatto...!

    Dai 19 ai 21 anni fumava solo canne, a volte di più, altre volte di meno. Passava anche settimane senza fumare, non era mai costante.

    Il suo flirt con le droghe pesanti, per così dire, è iniziato lo stesso giorno in cui una sua ex ragazza, che amava, lo ha lasciato e l'estasi è diventata grande per lui. Quel giorno ha incontrato Alessandro e Francesco che gli hanno chiesto se volesse la felicità, domanda a cui lui rispose Perché no...? Era sempre curioso ma era uno di quelli che diceva Sono vergine col naso e così sarò per sempre, ma in quanto scombussolato, quella notte è entrato in questo mondo fatto di tutt’altro che contentezza. Ha passato qualche settimana prendendo il primo e il secondo colpo di coca senza ulteriori indugi, bello ma basta.

    Il giorno del suo 22esimo compleanno, a marzo, voleva qualcosa di diverso e dal momento che in quel momento stava passando un brutto periodo perché non riusciva ancora a trovare lavoro, ha comprato 7-8 grammi di cocaina e ha preso qualche pillola, giusto per dimenticarsi di quanto stava male a causa di quella ex ragazza, e non gli serviva di più.

    Prendeva pillole e MDMA a volte una volta al mese, altre volte anche di più.

    Quando ha iniziato a lavorare aveva i soldi e ovviamente diventava cieco a causa delle pillole e dell'MDMA ogni fine settimana, festa dopo festa, fino a quando una notte, avvicinandosi all'estate, ha preso mezza dose di cocaina che ha iniziato a piacergli, ma non era comunque ancora diventata la sua attività principale quotidiana.

    La sua rovina è stata Luca. Si sono conosciuti ad un after party e sono diventati molto amici, lì ha cominciato a drogarsi sempre di più, a poco a poco è passato da mezzo grammo al non uscire alle feste se non avesse avuto almeno un grammo addosso. Ha calcolato cosa avrebbe sentito dentro e cosa avrebbe potuto dargli il grammo, per poi sapere se portarne 1 o 1,5 con lui, dato che al lavoro era consentito... le domeniche erano mattine che terminavano il lunedì all'alba, accumulava debiti, riscuoteva lo stipendio e pagava quello che doveva per ricominciare a dovere dopo il 10 di ogni mese... Ha cominciato a capire che aveva un problema serio dopo l'incontro con un'altra ragazza che voleva aiutarlo e tirarlo fuori dal buco in cui si trovava, ma che ha trattato male in quanto quando gli aveva dato la possibilità di scegliere tra lei e la cocaina, come si può immaginare da una persona che ha consumato in media 7 grammi dal venerdì alla domenica, le aveva detto di andare all'inferno. Aveva poi quasi rinunciato alla coca, quando era tornato a casa dopo una notte in cui aveva consumato 5 grammi e vedendosi allo specchio si era accorto del disgusto e si era detto di non volerne più...

    Per un periodo è stato di nuovo sobrio, ma ha ripreso a lavorare e siccome aveva i soldi, si era detto che pochi grammi non avrebbero fatto male e ci è quindi caduto di nuovo. Al momento, ne consuma in media due grammi a settimana, ma mai alle feste, molti giorni durante la settimana, spaccia anche di nascosto quando è in momenti di totale difficoltà, anche se si sente male, è molto sopraffatto, teso e non si diverte; poi torna a casa, comincia a guardare la tv, fuma mezzo pacchetto di tabacco fino a quando non esaurisce il grammo, poi si ritrova travolto perché non ne ha e giura che quella sarà l'ultima volta, ma poi chiama di nuovo il collega e il giro ricomincia. Sì, se non ha soldi non accumula più debiti.

    La verità è che non sa che livello di dipendenza abbia, gli amici gli dicono che si divertono molto, ma quando esce alle feste cerca di non uscire se si usa la coca.

    Ma tornando a noi, Alessio aveva già troppi motivi per aver paura degli sbirri, ci mancava solo che in una qualche perquisizione avessero trovato residui di coca sui tappetini della sua Mini Cooper. Non che fino a questo momento ci siano mai stati motivi che avrebbero potuto spingere gli sbirri a dar lui la caccia o a ispezionare la sua auto, ma neanche un paio di settimane prima, aveva avuto un incidente che ancora non riusciva a ricordare decentemente e che lo portava a riflettere troppo a lungo nel corso delle sue giornate. Tra l’altro al suo amico Alessandro gli è cambiata la vita il giorno in cui ha investito un uomo. Non vuole per nulla al mondo avere lo stesso tipo di problemi... Anche allora era abbastanza fatto, forse non avrebbe dovuto mettersi in macchina, ma che diamine... non era stata colpa sua se Fra' aveva portato più bottiglie di Tequila di quelle che avevano in un primo momento concordato. Era di buona annata, andava consumata.

    Amano fuor di misura la Tequila. C'è stato un tempo in cui la tequila era considerata la bevanda degli studenti di college e università e la ragione per cui molte persone dimenticavano quello che avevano combinato la sera prima. Per quanto bere tequila fosse popolare negli anni '50, era diventato un superalcolico non più troppo in voga, con più persone che preferivano vodka, rum e whisky. Ciò nonostante, negli ultimi anni, c'è stata una vera e propria rinascita nella sua popolarità che molte persone potrebbero ricondurre all’ effetto George Clooney. Perché le celebrità sono tutte interessate alla tequila? Ci sono molte ragioni per cui la tequila come bevanda sia più allettante. Per prima cosa, è considerata molto più fresca di molte altre bevande. Tequila evoca immagini

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