MILANO+PARIS+LONDON+FIRENZE+NEW YORK COLLEZIONI UOMO A/I 2019.20
a ‘teoria dell’orlo’ fu coniata dall’economista americano George Taylor nel 1926 e suggeriva che gli orli delle gonne si regolassero in base all’andamento dell’economia quindi, orli corti in periodi favorevoli e orli lunghi nelle fasi di crisi. Una teoria che ha trovato riscontro in diverse epoche storiche, basti pensare che la mini-gonna è esplosa nei è tutto ciò in cui ti perdi dentro e che ti aiuta a celare l’identità: la felpa con il cappuccio, il maxi-collo, le spalle giganti, le maniche extralong, le scarpe massicce che sembrano, pure loro, due numeri più grandi. E se tutto si allarga e si allunga, che ne è di quel ‘made-to-measure’ fatto per calzare a pennello, per fare l’uomo elegante? Si adegua, semplicemente. Con forme ancora più rilassate, giacche enormi, pantaloni ampi, cappotti lunghi, ché ad accorciare e stringere si fa sempre in tempo. È il gioco delle , in cui lo stravolgimento delle proporzioni si accompagna a dettagli tecnici, in nome di quell’istinto di protezione e insieme di rivolta che fa indossare a tutti il gilet multitasche o imbracatura, come se andare a una riunione aziendale o a una soirée fosse un po’ scendere in trincea. Sorge spontanea una contro-rivoluzione che ha insita nel nome stesso la ribellione delle forme, un poco più accostate, un poco più ferme e decise. Insieme a trasparenze, reti, buchi, bagliori metallici.
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