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Rime
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Ebook83 pages28 minutes

Rime

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About this ebook

I temi delle opere di Guido Cavalcanti sono quelli cari agli stilnovisti; in particolare gli effetti prodotti dall'amore. La concezione filosofica su cui egli si basa è l'aristotelismo radicale, che sosteneva l'eternità e l'incorruttibilità dell'intelletto possibile separato dal corpo e l'anima sensitiva come perfezione del corpo. Questa concezione filosofica permea la sua poesia senza comprometterne la sua raffinatezza letteraria. Uno dei temi fondamentali è l'incontro con l'amore che conduce al dolore, all'angoscia e al desiderio di morire. La poesia di Cavalcanti possiede accenti di vivo dolore riferiti spesso al corpo e alla persona.

Guido Cavalcanti, figlio di Cavalcante dei Cavalcanti, nacque a Firenze intorno all'anno 1250 in una nobile famiglia guelfa di parte bianca. Nel 1260 Cavalcante, padre del poeta, fu mandato in esilio in seguito alla sconfitta di Montaperti. Sei anni dopo, in seguito alla disfatta dei ghibellini nel 1266, i Cavalcanti riacquistarono la preminente posizione sociale e politica a Firenze.  I componimenti pervenutici di Cavalcanti sono 49, tra cui 36 sonetti, 11 ballate 2 canzoni.
LanguageEnglish
PublisherScrivere
Release dateJan 22, 2019
ISBN9788866613732
Rime
Author

Guido Cavalcanti

Guido Cavalcanti (ca. 1255-1300) was, after Dante, the most important Italian poet of the thirteenth century. Adapting the courtly traditions of Provencal poetry into the dolce stil nuovo (sweet new style), Cavalcanti’s shorter poems broke fresh ground - creating models that influenced Petrarch and most other poets of the renaissance.

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    Rime - Guido Cavalcanti

    Rime

    Giudo Cavalcanti

    Rime

    Guido Cavalcanti

    1300

    Tutti i diritti di riproduzione, con qualsiasi mezzo, sono riservati.

    In copertina: Roses, Christa Schumacher-Schwarz, freeimages.com

    Prima edizione italiana: Firenze, 1931

    ISBN libro cartaceo: 9781794471320

    ISBN ePub: 9788866613732

    Rime

    Giudo Cavalcanti

    I

    Fresca rosa novella,

    piacente primavera,

    per prata e per rivera

    gaiamente cantando,

    05  vostro fin presio mando - a la verdura.

    Lo vostro presio fino

    in gio' si rinovelli

    da grandi e da zitelli

    per ciascuno camino;

    10  e cantin[n]e gli auselli

    ciascuno in suo latino

    da sera e da matino

    su li verdi arbuscelli.

    Tutto lo mondo canti,

    15  po' che lo tempo vène,

    s' come si convene,

    vostr'altezza presiata:

    ché siete angelicata - crïatura.

    Angelica sembranza

    20  in voi, donna, riposa:

    Dio, quanto aventurosa

    fue la mia disïanza!

    Vostra cera gioiosa,

    poi che passa e avanza

    25  natura e costumanza,

    ben è mirabil cosa.

    Fra lor le donne dea

    vi chiaman, come sète;

    tanto adorna parete,

    30  ch'eo non saccio contare;

    e chi poria pensare - oltra natura?

    Oltra natura umana

    vostra fina piasenza

    fece Dio, per essenza

    35  che voi foste sovrana:

    Per che vostra parvenza

    ver' me non sia luntana;

    or non mi sia villana

    la dolce provedenza!

    40  E se vi pare oltraggio

    ch' ad amarvi sia dato,

    non sia da voi blasmato:

    ché solo Amor mi sforza,

    contra cui non val forza - né misura.

    II

    Avete 'n vo' li fior' e la verdura

    e ciò che luce od è bello a vedere;

    risplende più che sol vostra figura:

    04  chi vo' non vede, ma' non pò valere.

    In questo mondo non ha creatura

    s' piena di bieltà né di piacere;

    e chi d'amor si teme, lu' assicura

    08  vostro bel vis' a tanto 'n sé volere.

    Le donne che vi fanno compagnia

    assa' mi piaccion per lo vostro amore;

    11  ed i' le prego per lor cortesia.

    che qual più può più vi faccia onore

    ed aggia cara vostra segnoria,

    14  perché di tutte siete la migliore.

    III

    Biltà di donna e di saccente core

    e cavalieri armati che sien genti;

    cantar d'augilli e ragionar d'amore;

    04  adorni legni 'n mar forte correnti;

    aria serena quand' apar l'albore

    e

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