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L'apparenza Inganna
L'apparenza Inganna
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Ebook141 pages1 hour

L'apparenza Inganna

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About this ebook

Il nuovo incarico di Adam lo vede costretto a lavorare insieme a un uomo che odia. Lo stesso uomo che due anni prima ha dimostrato di non avere fiducia in lui e in un solo giorno ha distrutto il loro rapporto.

Lee è deciso a scoprire perché Adam ha tradito il Bureau e il caso Bullen gli presenta la scusa perfetta per rientrare nella vita dell’ex amante.

La Fondazione Santuario e il caso Bullen sullo sfondo, riusciranno i due a capire che non tutto ciò che credevano fosse vero era reale?

LanguageEnglish
PublisherRJ Scott
Release dateMar 2, 2016
ISBN9781785640421
L'apparenza Inganna
Author

RJ Scott

RJ Scott is the author of the best selling Male/Male romances The Christmas Throwaway, The Heart Of Texas and the Sanctuary Series of books.She writes romances between two strong men and always gives them the happy ever after they deserve.

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    Book preview

    L'apparenza Inganna - RJ Scott

    Capitolo Uno

    Ti sei mai chiesto quanto valga Jake o quanto costi giornalmente mandare avanti la Fondazione? chiese Nik Valentinov sedendogli di fronte.

    Adam Brooke, che stava osservando il lussuoso arredamento della sede Import Export del Santuario, rifletté su quello che Nik aveva detto, incerto se quella dell’agente fosse o meno una domanda retorica. Se tutti gli altri operativi ragionavano come lui, Adam sarebbe stato pronto a scommettere che anche il collega, a un certo punto, si fosse fatto una vaga idea del patrimonio del loro capo.

    Probabilmente un casino, offrì infine. Si rilassò contro lo schienale della sedia in pelle appoggiando i piedi sul tavolino da caffè e chiuse gli occhi. Non intendeva essere scorbutico, ma il suo corpo era ormai al limite e aveva davvero bisogno di dormire. Probabilmente avrebbe dovuto considerare l’idea di prendersi una pausa, ma finire coinvolto nel caso Bullen lo aveva intrigato.

    Il suo ultimo vero incarico − una missione in una casa protetta in Canada − era stato terribile. Persino il Santuario qualche volta doveva nascondere i cattivi e nessuno tra i cento e passa agenti, uomini o donne, che lavorano per Jake si tirava indietro quando era il loro turno. Nonostante non fosse che un piccolo spacciatore, il tizio che gli era toccato proteggere era stato beccato in una scuola a vendere la sua roba a ragazzini che non avevano nemmeno dodici anni. Il pezzo di merda seguiva la politica dell’‘agganciali giovani’. Sfortunatamente per Adam, però, lo stronzetto era il cardine di un caso molto più complesso e per questo considerato importante. L’FBI non aveva potuto occuparsene e così era intervenuto il Santuario. Adam odiava quando dovevano ripulire i casini del Bureau.

    Tre settimane in compagnia di un tizio che faceva impallidire il concetto di viscido e Adam aveva finalmente potuto lasciarsi alle spalle quel casino legato alla droga. Tutto ciò che sperava a quel punto era di affondare al più presto i denti nel suo nuovo incarico, di qualunque cosa si trattasse. Azione, velocità, pistole e magari una bella scazzottata avrebbero cancellato le sofferenze dovute a un periodo di isolamento in compagnia di un tipo che pensava che le repliche di Jerry Springer fossero dei capolavori.

    Il tuo uomo è finito dentro? chiese Nik in tono colloquiale.

    Adam aprì gli occhi e abbozzò un sorriso. Quello sì che era un argomento che si sentiva di poter affrontare. Sì. Ho sentito che si è preso il massimo della pena nonostante abbia patteggiato facendo i nomi dei suoi piazzisti.

    Nik fece una smorfia e incrociò le braccia sul petto. Sai qualcosa di Doc? Il contraccolpo gli ha rotto qualche costola? Nik si riferiva al dottor Kayden Summers, rimasto ferito al petto nel caveau della banca dove lui e il giovane Bullen erano andati in cerca di prove. Adam aveva trascinato via Beckett prima che il ragazzo diventasse il protagonista dell’ultim’ora di cronaca.

    Sì, ma ha a disposizione i farmaci migliori, ghignò Adam. Come sta Morgan?

    L’espressione di Nik mutò all’istante. Adam scorse un lampo di orgoglio e affetto attraversare il viso del collega, qualcosa di bello da vedere in un’altra persona. Nik aveva trascorso gli ultimi cinque minuti col cellulare praticamente incollato all’orecchio parlando con Morgan, e Adam si chiedeva quali argomenti riuscissero a trovare per chiacchierare così a lungo dato che trascorrevano la maggior parte del loro tempo insieme.

    I due avevano la tipica relazione guardia del corpo/vittima ed erano apparentemente legati a doppio filo.

    Sta bene. Se la sta cavando con i suoi quadri e in pratica non è più sotto la protezione del Santuario. Non puntualizzò ‘ma io mi prendo lo stesso cura di lui’, quello era assodato. Pur non avendo mai incontrato Morgan, Adam conosceva tutti i dettagli del caso. Le tre settimane trascorse in isolamento, evitando l’imbecille che stava proteggendo, gli avevano concesso molto tempo per dedicarsi alla lettura.

    Sai dove verremo assegnati? Adam era curioso di saperlo.

    Nik si strinse nelle larghe spalle.

    È un incarico di coppia? Era una domanda sensata. Gli agenti del Santuario di solito lavoravano da soli a meno che il caso non fosse così complesso e imprevedibile da richiedere l’intervento di due persone. L’ultima volta che Adam aveva lavorato in coppia era stato con Jennifer fuori da Los Angeles ed era stato abbastanza gradevole avere una compagna con cui usare il cervello. Ciò non voleva dire che alcuni dei suoi protetti non fossero stati persone intelligenti. Cavolo, l’autunno precedente gli era stata affidata addirittura la protezione di un fisico. L’ultimo caso, però, gli aveva davvero consumato le poche cellule cerebrali rimaste in vita.

    Di solito, a meno che non fosse, appunto, un incarico congiunto, anche le riunioni si tenevano separatamente. Per questo Adam immaginava che lui e Nik avrebbero fatto coppia. Ai tempi dell’FBI le loro strade si erano incrociate spesso, mentre al Santuario non avevano mai collaborato. Sarebbe stato interessante, anche se era molto probabile che avrebbe trovato Morgan nascosto nella valigia del collega.

    Venite dentro, ragazzi, li chiamò Jake da dietro la porta del suo ufficio e Adam tirò via i piedi dal tavolino e si mise in piedi. Dopo essersi stirato in tutta la sua altezza, seguì Nik nel grande ufficio d’angolo con vista sul centro di Albany.

    Caffè? Jake era indaffarato davanti a un enorme aggeggio in acciaio cromato che non avrebbe sfigurato in un film di fantascienza, ma che sotto il suo tocco esperto faceva il miglior caffè che Adam avesse mai gustato. Accennò un sì con la testa, imitato da Nik, dopodiché si accomodarono tutti e tre sul divano.

    Jake non perse tempo in convenevoli e andò dritto al punto. Come entrambi sapete bene, il Santuario, per ovvie ragioni, si è spinto troppo in là con il caso Bullen. Non solo Morgan, ma adesso anche Beckett Jamieson è sotto la nostra custodia. E credo siate altresì informati che, come se non bastasse, ho addosso un agente di collegamento dell’FBI che ispeziona le nostre procedure e giudica la validità dei canali di comunicazione tra noi e il Bureau.

    Adam fissò il volto di Jake alla ricerca di un indizio su cosa provasse al riguardo ma, professionale al massimo, l’uomo mantenne un’espressione impassibile.

    Il Bureau non è al corrente di tutte le informazioni riguardo il nostro operato sul caso Bullen, ma entrambe le volte che siamo stati coinvolti, ha chiesto che Morgan prima e Beckett poi tornassero sotto la sua egida.

    Nell’udire l’ultima frase Nik scattò in avanti sulla sedia e Adam pensò che nulla e poi nulla avrebbe potuto strappare Morgan dalle braccia del collega.

    Jake alzò una mano per fermare la replica. Non lo permetterò, tranquillo. La nostra influenza presso i Federali al momento mi lascia una certa voce in capitolo. Per quanto strano, la presenza di una talpa tra i loro ranghi ci è d’aiuto. Dubito che il contatto FBI si fidi della sua stessa squadra.

    Jake si interruppe e ingurgitò una dose massiccia di caffè, dopodiché appoggiò di nuovo la tazza sul tavolino e sospirò.

    Nik, tu e Morgan state cercando un modo per arrivare al Senatore e concordo che siate nella posizione migliore per raggiungere qualche risultato, ma devi promettermi che non coinvolgerai ufficialmente Morgan e lo lascerai nelle retrovie.

    Certo.

    Beckett ha ottenuto alcune informazioni utili e Manny al momento le sta passando al setaccio. Collaborate con lui. Stiamo cercando qualunque informazione utile che leghi finanziariamente il Senatore ai suoi fratelli e agli affari di famiglia. Sono stato chiaro? Nik fece un cenno d’assenso. Non è possibile che il Senatore non tragga vantaggi finanziari dalla propria famiglia, ed è esattamente quella la direzione che stiamo seguendo. Perché la sua assistente è stata uccisa dai suoi fratelli? Beckett ha detto che Elisabeth Costain gli aveva raccontato di essere a un passo dall’ottenere delle informazioni. Di cosa si trattava?

    Manny ha già inviato alcuni file alla squadra degli analisti. Finito qui li raggiungo, confermò Nik. Manny aveva a disposizione una vasta aera riservata a lui e alla sua squadra, nel piano superiore a quello dove si trovavano, accanto alle sale conferenza. Analisti, programmatori e Manny stesso, il ragazzo prodigio.

    Adam… cominciò a dire Jake.

    Adam spostò la sua attenzione da quello che diceva Nik a qualunque compito Jake stesse per assegnargli. Era chiaro che non avrebbe preso parte all’incarico del collega, ma era strano che partecipassero allo stesso briefing.

    Nonostante le prove scientifiche mettano in relazione Alastair con il sangue trovato sul ciondolo contenuto nella cassetta di sicurezza, non abbiamo nessun corpo e nulla a cui appigliarci quando la versione ufficiale che Bullen va blaterando è che il sangue apparteneva a un’ex-fidanzata a cui piaceva il sesso violento. Jake scosse la testa e si mordicchiò il labbro.

    Adam lo osservava sempre più preoccupato. Che diavolo gli avrebbe chiesto di fare?

    Abbiamo bisogno di qualcosa che lo incastri ed è qui che entri in gioco tu. Non importa di quali informazioni siamo in possesso: se non c’è nulla di concreto che accusi Alastair, è come se non avessimo niente. Il nostro punto di partenza è Gareth Headley.

    Finora ha tenuto la bocca cucita. Nik sintetizzò con quella breve frase il fatto che il poliziotto stesse mantenendo un silenzio pressoché assoluto riguardo a chi e perché lo avesse pagato per assassinare Elisabeth.

    Dale ha riferito che quando lui e Joseph Kinnon hanno recuperato Robert Bullen, alias Beckett Jamieson, Greg ha ammesso che erano stati lui e Alastair a uccidere Elisabeth servendosi di Headley. Rimane tutto a livello verbale, però, perché in realtà non abbiamo uno straccio di prova fisica da consegnare al Procuratore Distrettuale.

    Manny non è riuscito a tirar fuori nulla di utile dai file? chiese Nik.

    Non è ufficialmente il nostro lavoro dimostrare o smontare un caso. Jack alzò una mano per impedire qualunque genere di protesta da parte di Nik e Adam. "Okay, per quanto coinvolti, il

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