Lili e l'autista gentile
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About this ebook
Lili non avrebbe mai immaginato che un orrendo incidente poteva d’incanto tramutarsi in una illuminazione erotica. Eppure è la storia più vecchia del mondo: a volte basta un sasso e, oplà! si vola. La salute è proprio così, per guarire occorre andare oltre, immaginare un nuovo equilibrio, desiderare un nuovo mondo. E questo è erotico.
I farmalibri sono prodotti nel laboratorio della farmacia olistica con lo scopo di promuovere il libro come un vero e proprio "farmaco". A cura della Farmacia Olistica Cataldi Carcano di Fiuggi
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Book preview
Lili e l'autista gentile - Farmalibri - Gabriele Daddo Carcano
Gabriele Carcano
°
Lili e l’Autista gentile
racconto erotico
racconti galenici
i farmalibri
Tu cammini, vedi un sasso e...
Oplà! Si vola.
Più grande è il sasso
più alto sarà il tuo volo."
Roberto Benigni
Lili e l’Autista gentile
All’improvviso sento un crampo allo stomaco, una dolorosa contrazione al ventre, uno spasmo di eccitate fantasie. Mi giro nel letto. E’ tardi. Sono stanca. Ho bisogno di dormire.
Cerco di non pensare a quanto è accaduto oggi. Scaccio dai miei occhi le immagini più crudeli e le più dolci, devo pensare ad altro, fare vuoto nella mente. Rilassarmi.
Eugenio, autista gentile, la sua mamma vecchietta, le due mostre a Firenze, il viaggio, l’incidente. Lascio che le immagini fluiscano leggere come nubi in un cielo possibilmente sereno, non le inseguo, le lascio andare. Ma tornano.
La mia auto distrutta, il portafogli vuoto, le luci azzurre della polizia, il sorriso di lui, la faccia insanguinata del tedesco. Riesco infine a prendere sonno, ma presto mi risveglia un sogno volgare.
Mi giro ancora, più volte, nel letto. Allontano immagini buie, cerco anche pensieri eccitanti, anzi, loro vengono da soli, conturbanti. Infine decido di alzarmi.
°
Passeggio, avanti e indietro, su e giù, in questa stanza sconosciuta, in una casa che non è mia, in cui mi trovo solo per caso, grazie ad un autista gentile che so che si chiama Eugenio, ma è uno sconosciuto. Un bell’uomo, non c’è che dire, mi sembra una bella persona. Se non fosse stato per lui ora sarei finita sotto i ponti a far pasto ai topi. Di