SHOWDETAILS PARIS+LONDON

COLLEZIONI DONNA A/I 2024.25

Chiamala ‘quotidianità’, chiamalo ‘oggi’, insomma i modi sono tanti, il senso è uno solo: esserci nel ‘qui e ora’, nel momento presente, navigando a vista, che è l’unica cosa che ci possiamo più o meno permettere. Coi tempi che corrono, il presente è tutto ciò che abbiamo di certo, la giornata che abbiamo davanti, un passo alla volta verso la sera, fino ad un altro giorno, quello dopo. Forse non è un caso che diverse collezioni non abbiano la separazione netta tra daywear e eveningwear, come di prassi, ma lascino semplicemente che l’uno sfumi nell’altro, con-fondendosi. Senza farsi più tante domande, anche il mondo della moda ha capito che per adesso va così. Che la cosa che conta è stare comodi nel proprio abito o che si può essere cool e sexy in un casual confortevole, rilassato, perché ciò che prevale è l’attitudine, quel ‘je ne sais quoi’ che poi conoscono così bene le donne francesi. E, il guardaroba si apre su un abbigliamento che accosta classico e sportswear, procede spesso per layering, mantiene linee morbide e volumi talvolta oversize. Con qualche incursione di formale maschile. L’, che si è comunque imposta come trend, può essere letta nello stesso senso: vivere il presente, aiuta a prepararsi al futuro. Non è filosofeggiare ma, forse, un po’ esorcizzare e un po’ imparare ad orientarsi, a padroneggiare i mezzi a disposizione per metterli a frutto in seguito. E comunque non si sono visti look alieni o cose dell’altro mondo ma pezzi più realistici e maneggiabili: bagliori metallici, effetti lucidi o cangianti, linee sharp, insieme a volumi maxi e avvolgenti. Poi è andato in onda un film, o meglio, se fosse stato un film, il titolo sarebbe stato ovvero il nome di un’eroina che si è riappropriata di una femminilità libera e un po’ selvaggia, da cowgirl bohèmienne, tutta ruche e frange, cappe e mantelle, denim (o pelle) e stivaloni. Non c’è niente di nuovo, è un film già visto ma che piace rivedere, perché fa venire nostalgia di epoche in cui, allora sì, c’era voglia e speranza di futuro, come gli anni ’70 o gli ’80. Un misto di eleganza classica e spirito rivoluzionario, un guardaroba tutto sommato facile ed essenziale che, in fondo, è ciò di cui oggi abbiamo bisogno.

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