Le origini del gruppo Marazzi risalgono a metà degli anni Trenta e sono circonfuse da un alone mitologico di nebbia padana.
L'AD Mauro Vandini la dirada senza intaccare il fascino del racconto storico: “Tutto ha inizio quando Filippo Marazzi senior, proprietario della più antica drogheria di Sassuolo, ha deciso di costruire una fornace per la produzione di ceramica”. La leggenda racconta di due filari paralleli di pioppi utilizzati come struttura portante di quella che è stata definita dai sassolesi la “fabbrica di cartone”. “In realtà, si trattava di un edificio di muratura, dotato di ottime tecnologie produttive, che utilizzava le acque del canale per la macinazione e la ferrovia per il trasporto delle argille dalle cave vicine”. Il percorso aziendale di quasi 90 anni si snoda attraverso una setie di tappe fondamentali che corrispondono a innovazioni di settore, nate in quello che sarebbe diventato un polo internazionale della ceramica: il primo gres porcellanato; la prima collaborazione con il design d'autore, la moda e l'arte; il salto tecnologico della monocottura, nel 1974, una rivoluzione destinata a