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L’altra Toscana Arte architettura e lifestyle contemporanei

The other Tuscany Contemporary art, architecture and lifestyle

Sul limitare di un poggio pianeggiante, l’arco rovesciato in cemento rosso e ferro di Mauro Staccioli, dal titolo San Giacomo in Fognano 1985-2009, nell’omonimo podere, disegna una virgola minimalista sulla tela del cielo, ricalcando nell’andamento curvilineo la dolcezza delle balze volterrane. Ad Asciano, durante il solstizio d’estate, il sole sprofonda al tramonto nell’appiombo della grande finestra in pietra del Site Transitoire (1993), la casa senza mura realizzata nel cuore delle crete senesi da Jean-Paul Philippe. Se nel Prato dei castagni del Giardino di Boboli, a Firenze, la monumentale testa in bronzo del Tindaro Screpolato di Igor Mitoraj (1998) allude all’incedere del tempo, il murale Tuttomondo disegnato da Keith Haring sulla facciata laterale di Sant’Antonio Abate a Pisa (1989), rende omaggio nell’intreccio narrativo all’eterno ricorso della vita.

La culla del Rinascimento è anche molto di più. Una regione nella quale il gusto del bello è declinato in chiave contemporanea grazie a grandi architetti, artisti internazionali ed eccellenze del Made in Italy

Esempi di una Toscana profondamente contemporanea, che si sottrae al cliché di una grandeur d’antan e, attraverso una trama vitale di espressioni creative diffuse, documenta in ogni epoca la capacità di parlare al presente: dalle antichità etrusche ai lasciti del Medioevo, dalle memorabilia del Rinascimento fino ai giorni nostri, con attuali forme d’arte e di architettura, segni umani connotati dalle rinnovate valenze simboliche, che continuano a rigenerare l’identità di questa regione. Così la Forma squadrata con taglio in marmo bianco realizzata da Henry Moore, approdata nel 1974 in piazza San Marco a Prato, diventa subito il simbolo di una città proiettata al futuro sotto la spinta industriale.

O il complesso polifunzionale del Centro Pecci progettato da Italo Gamberini e costruito nel 1988, prima struttura in Italia progettata ex novo per ospitare tutte le espressioni del contemporaneo, ampliata nel 2016 su progetto di Nio Architekten e rilanciata come fiore all’occhiello di un intero sistema regionale. Nel fluire di antico e moderno, la Toscana trova la cifra feconda della sua voce, il genius loci che da sempre attrae cultori e praticanti dell’arte, desiderosi di lasciare una traccia nel grande mosaico di questa terra. Proprio dalle opere donate da artisti e mecenati, solidali con una Firenze ferita dall’alluvione del 1966, nasce il nucleo permanente del Museo Novecento, in piazza Santa Maria Novella. Testimonianza di una contemporaneità creativa che trae linfa dalla vita e vi ritorna in un movimento di rimandi, disseminati in luoghi dedicati, come il Museo Marino Marini, la Collezione Roberto Casamonti, la Fondazione Palazzo Strozzi, per stare

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