Companies
Medit e le nuove frontiere della sostenibilità
Quando pensiamo all’inquinamento dei mari, immaginiamo isole di bottiglie di plastica e difficilmente ci vengono in mente le reti da pesca. “Milioni di reti da pesca vengono abbandonate o disperse negli oceani e sono difficili da recuperare. A queste vanno aggiunte anche quelle utilizzate negli allevamenti che, però, hanno dalla loro una facilità maggiore nel reperimento per il loro recupero”, racconta Raffaele Varano, CEO di Medit. Medit è un’azienda giovane e tra, incontriamo gli architetti nella nostra sede. Per approfondire le dinamiche tecniche li invitiamo nello stabilimento”. Medit lavora soprattutto nel settore contract: “pesa per il 65 per cento delle vendite e ci appoggiamo per lo più a italiani”, prosegue Varano. “I sistemi di schermatura e le tende non sono una parte incisiva nell’insieme di un progetto architettonico globale o nella costruzione di un edificio, né a livello di costi né dell’occupazione dello spazio. La nuova frontiera della sostenibilità, però, passa anche e sempre di più attraverso la messa a punto di prodotti che permettono agli edifici di ottenere plus energetici, migliorando la propria efficienza in termini di luminosità, calore e assorbimento acustico”.