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An interview with Oliver de la Rica about the history and future of the Spanish company. Founded in 2009 and today a global market leader in sintered stone, it recently launched a rebranding and a new digital platform

Neolith, alla ricerca della sostenibilità assoluta

Le superfici Neolith® si creano sottoponendo le materie prime grezze a un processo che riassume in pochi ‘istanti’ quello che in natura avviene in millenni. La pressione a cui è sottoposta la mescola e la successiva temperatura di cottura – rispettivamente 400 bar e 1.200 gradi – permettono di ottenere un materiale ecologico, privo cioè di resine sintetiche e con caratteristiche fisico-meccaniche, come resistenza e leggerezza, non riscontrabili insieme in natura. Il nome richiama l’era geologica in cui l’umanità passa dalla fase nomadica di “caccia e raccolta” a quella stanziale di agricoltura, allevamento, lavorazione della pietra e produzione della ceramica. In fondo, la storia della casa e di tuttomondiale nella pietra sinterizzata. Superficie architettonica innovativa realizzata con materiali naturali e caratteristiche tecniche superiori, è ideale per i progetti architettonici e di , anche i più difficili. È nota per alcune qualità peculiari: versatilità, durevolezza, eleganza e stile, oltre che sostenibilità e praticità”, racconta Oliver de la Rica, di Neolith Group. “Grazie alla possibilità di ottenere lastre di ogni tipo di dimensione e molto sottili, il materiale si presta a svariati utilizzi. Architetti e costruttori lo scelgono per le facciate, leggere e resistenti a ogni tipo di clima anche estremo. È infatti un materiale inerte che non soffre l’esposizione al sole e ai raggi ultravioletti. Ha anche una porosità pari quasi a zero e designer e decoratori lo usano in ogni tipo di spazio e stanza in hotel, ristoranti e uffici, appartamenti. Specialmente nelle cucine, nei bagni e nelle aree benessere”. Neolith ha una grande leggerezza grazie a spessori che vanno da 3 a 20 mm a seconda dell’utilizzo (per i piani cucina, per esempio, è più spesso). La lastra da 3 mm pesa 7 kg/m2, quella da 12 mm pesa 30 kg/m2. Con tutto quello che la cosa comporta in termini di semplicità di installazione. Per motivi storici, l’azienda nasce già come impresa globalizzata, le collezioni hanno nomi di tendenza internazionali che richiamano i differenti cromatismi come Classtone, Fusion, Iron, Colorfeel, Timber e Steel. Nuovi modelli, colori e in diversi formati e spessori sono aggiunti al suo già ampio catalogo in modo regolare. Oggi Neolith è presente attraverso la distribuzione diretta e una rete di partner commerciali in oltre 100 Paesi. Punta a una presenza forte e a una politica espansiva in aree chiave come il Nordamerica, la Cina e l’Australia, oltre naturalmente all’Europa. Spazi espositivi e di vendita monomarca sono stati inaugurati a Madrid, e altri ne apriranno a breve nelle principali capitali del mondo. “Abbiamo lanciato una nuova visione ispirazionale, assumendoci il rischio di trasformare il nostro universo visivo in qualcosa di più sofisticato e lineare, ma allo stesso tempo più umano. Il nuovo – touch.feel.live – è una dichiarazione di principi volti a ispirare la creazione di soluzioni uniche per spazi interni ed esterni”, continua de la Rica. “Attraverso un’identità più emozionale e incentrata sulle persone, Neolith sta posizionando il marchio con nuovi obiettivi”. Il centro produttivo si trova ad Almazora, vicino a Castellón de la Plana. Per motivi ontologici, il prodotto è naturale, e dunque sostenibile, e tale è stato reso anche il processo produttivo. Ogni lastra che esce dall’azienda può essere interamente riciclata ed è composta da almeno il 48 per cento di materiale riciclato. “La formula Neolith® lo rende il più sostenibile di tutti i materiali esistenti sul mercato all’interno della sua categoria, la pietra sinterizzata. A parte questo aspetto congenito, dal 2019 siamo diventati un’azienda : che riutilizza e ricicla, cioè, tutti i suoi rifiuti, compresa la totalità dell’acqua consumata. Tutti gli scarti che si ottengono prima di passare ai forni possono essere riutilizzati e quelli del materiale cotto vengono riciclati per altri usi”, spiega De la Rica. “Abbiamo da poco lanciato una nuova famiglia di superfici con la sigla 90R, dove fino al 90 per cento delle materie prime è riciclato. Tra queste, il modello Metropolitan della serie Essentials ha anche ricevuto il prestigioso premio ArchRecord. L’anno scorso, invece, abbiamo realizzato varie iniziative rivolte alla sostenibilità, tra cui un impianto solare per uso interno”.

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