Domus

Grand Huit, Mélanie Drevet Paysagiste La Ferme du Rail Paris, France, 2019

Located on a historic railway line, the complex provides a neighbourhood solidarity facility that kindles social integration through urban agriculture

La Ferme du Rail, la “fattoria del treno”, è un complesso che include un edificio con 15 unità abitative di reinserimento sociale e cinque alloggi convenzionati per studenti. Un secondo volume comprende una serra produttiva non riscaldata e un ristorante aperto al pubblico, uniti a un’area per la coltivazione dei funghi e un orto permaculturale. Il progetto segue i tre pilastri dello sviluppo sostenibile, ovvero l’ecologia, l’economia e la socialità. Nato dalla volontà dei residenti e delle associazioni locali di creare un luogo che unisse agricoltura urbana e solidarietà, La Ferme du Rail ambisce a favorire l’integrazione e si rende parte del tessuto sociale del quartiere mediante, ma anche innovazione ed efficienza. Il complesso, ispirato ai principi dell’ecodesign, è frutto di una politica condivisa tra operatori e responsabili di progetto sviluppatasi nel corso di cinque anni. La consultazione attiva con il quartiere ha poi lo scopo di stimolare la partecipazione dei vicini. Infine, le attività principali che vi si svolgono ruotano attorno alla comunità dei residenti, fra cui persone che stanno compiendo un percorso di integrazione sociale e gli studenti dell’Ėcole du Breuil. Il progetto, così definito dalle relazioni di interdipendenza impostate fra i diversi attori coinvolti e gli abitanti, si propone come modello di economia sostenibile, sociale e comunitaria. Si fonda sulle competenze di ciascuno, rivolte al reciproco sostegno per il vantaggio del quartiere. Le attività agricole sono volte alla riduzione dello sfruttamento di risorse energetiche, alimentari e finanziarie, realizzando un’economia circolare: questa funzione prende corpo attraverso le reti di scambio locali e territoriali. I coltivatori offrono poi agli abitanti della zona una serie di servizi, come la raccolta e il trattamento degli scarti biologici e dei prodotti invenduti, l’orticoltura commerciale, l’organizzazione di laboratori e manifestazioni, oltre che la manutenzione degli spazi verdi. Il ristorante, aperto al pubblico, serve piatti cucinati con i prodotti della fattoria, che sono anche in vendita.

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