Green holistic
The expansion of Oslo Airport: a complex architectural challenge that has made it possible to double its capacity promoting sustainability and efficiency
La progettazione aeroportuale è un difficile numero di equilibrismo tra l’ottimizzazione dell’esperienza dei passeggeri e la massimizzazione dell’efficienza operativa. La collaborazione di Nordic – Office of Architecture con l’Aeroporto di Oslo abbraccia un arco di tre decenni di perfezionamento di questo equilibrio, oggi illustrato egregiamente dall’ampliamento del terminal.
Le sfide
Il progetto di Nordic per il terminal originario, ultimato nel 1998, aveva un’espressione architettonica basata su principi di chiarezza e leggibilità. Venne progettato per 17 milioni di passeggeri all’anno. La pianta semplice e chiara collocava la principale gestione dei passeggeri tra due pier – uno nazionale e uno internazionale. La semplicità del terminal si è rivelata adattabile all’evoluzione dei requisiti di sicurezza, delle aree commerciali e della crescita del traffico. Dopo 10 anni, tuttavia, l’aeroporto gestiva oltre 20 milioni di passeggeri all’anno, e Nordic è stato invitato a partecipare alla gara per un progetto di ampliamento che potesse supportare il traffico in rapida crescita. Questo ampliamento, denominato Terminal 2 (T2), presentava una sfida architettonica complessa: come potevamo raddoppiarne la capacità conservando l’efficienza e la semplicità? In che modo la segnaletica poteva rimanere intuitiva come prima? Inoltre, in che modo l’Aeroporto di Oslo poteva restare uno dei più puntuali d’Europa con un ampliamento realizzato in piena attività e crescita del traffico?
Il progetto e l’idea
Situato 50 km a nord-est della capitale norvegese, l’Aeroporto di Oslo è una componente importante dell’infrastruttura nazionale. È il principale hub per il trafficonord di 63mila m², una parziale ricostruzione del terminal esistente del terminal, un ampliamento della stazione ferroviaria, una nuova centrale elettrica, un’infrastruttura ampliamenti e strutture . L’ampliamento raddoppia quasi la grandezza dell’edificio esistente del terminal, oltre che la capacità di passeggeri dell’aeroporto. Il progetto è stato consegnato nei tempi e nel rispetto del budget grazie a un team di progettazione multidisciplinare estremamente efficace che ha collaborato strettamente con il cliente Avinor, dal 2009 all’inaugurazione nel 2017. L’architettura del terminal originario ha ispirato il progetto e l’ampliamento. Il nostro obiettivo era integrare l’espressione stilistica esistente, considerando in particolare l’utilizzo dei materiali, la gerarchia e la dimensione. L’ampliamento raggiunge tale obiettivo incrementando l’architettura originari, e introducendo al contempo nuovi elementi focalizzati sul futuro, tutti con un linguaggio architettonico comune. La nuova sala partenze presenta elementi che sono riconoscibili rispetto a quella esistente: uno spettacolare tetto di legno lascia entrare molta luce naturale offrendo ai passeggeri un punto di riferimento facilmente identificabile all’interno dell’edificio. Abbiamo introdotto una inedita espressione architettonica per il nuovo nord lungo 300 metri con superfici curve e a doppia curva. Come per l’edificio centrale, il molo è sostenuto da una struttura in legno lamellare e da colonne di cemento, che contribuiscono all’identità architettonica olistica dell’aeroporto. La forma ricurva offre il massimo valore spaziale con un involucro esterno minimo. Nel viene raggiunta un’efficienza ottimale sovrapponendo la zona nazionale e quella internazionale, permettendo una maggior flessibilità operativa e una minor impronta per il terminal.