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Rassegna Elementi d’arredo

“Penso sempre a come verranno usati i miei oggetti”, racconta Raffaella Mangiarotti, intervistata alla pagina seguente. Le sue parole portano in superficie un aspetto fondamentale della cultura del progetto contemporaneo. Se un buon oggetto di design è per definizione la sintesi di forma e funzione, il concetto di usabilità resta centrale e deve essere costantemente rivisitato. Perché il modo di utilizzare un divano, un tavolo o una seduta da ufficio inevitabilmente cambia con il tempo e con il mutare degli stili di vita. Lo sforzo evidente, che emerge negli elementi di arredo selezionati e pubblicati nelle pagine successive, è proprio quello di reinterpretare le tipologie classiche alla luce delle mutate condizioni abitative. Vedremo quindi divani eleganti, ma compatti, che possono essere inseriti anche all’interno di contesti di piccole dimensioni, sedie comode, ma adatte anche per lavorare in ambienti home office e sistemi di contenimento trasversali che possono entrare in più stanze della casa.

Furniture “I always think about how my objects will be used”, says Raffaella Mangiarotti, the designer interviewed on the next page. Her words bring to the surface a fundamental aspect in the culture of contemporary design. If a welldesigned object is defined as a successful blend of form and function, the concept of usability has to be constantly revisited. Because the way we use a sofa, a table or an office chair inevitably changes over time as our lifestyles do. The evident effort, that can be seen in the items of furniture selected and published in this month’s Rassegna, lies precisely in reworking classic product types in the light of new ways of living. Elegant and luxurious sofas for example, have compact dimensions so that they can fit into residential settings that are not always particularly large. Without sacrificing comfort, chairs are also designed for working from home. Finally, systems of storage are increasingly transversal in such a way that they can be used in different rooms around the house.

Designer

La cura di Raffaella Mangiarotti

I suoi oggetti non producono il tipico effetto sorpresa che una forma insolita è capace di generare. La sua attenzione è rivolta piuttosto alla relazione che s’instaura tra l’oggetto e l’utente finale. “Penso sempre a come verranno usati i miei oggetti”, spiega Raffaella Mangiarotti. Pavese di origine, laureata in Architettura al Politecnico di Milano con Tomás Maldonado, muove i primi passi progettuali nello studio di Marco Zanuso prima di concludere un dottorato in Environmental Design. “Ho cominciato disegnando prodotti funzionali di piccole dimensioni”, racconta, “volevo analizzarli, capire dove fosse il maggior impatto ambientale e ripensarli in modo che fossero ecologici”. Cresciuta nel solco dei grandi maestri del design del Novecento, Mangiarotti ha un approccio funzionalista e razionalista al mondo del progetto. In 20 anni, ha affrontato praticamente ogni tipologia, studiando a fondo i meccanismi di funzionamento di ogni oggetto. Ha progettato molti dispositivi elettronici ed elettrodomestici, spostando il focus del suo lavoro dalle prestazioni che un oggetto può ottenere al senso di cura e pacatezza che questo riesce a trasmettere. Esili e delicati, i suoi prodotti sono curati nei dettagli e trasmettono l’attenzione nei confronti dell’utente per cui sono stati progettati. Per International Office Concept, IOC, divisione indipendente di Lema di cui la designer è direttrice artistica, ha disegnato la poltroncina Lodovica e la chaise longue Bicocca. Leggere e trasversali, le due sedute sono in grado di adattarsi a molteplici contesti: dagli ambienti lavorativi a quelli informali e domestici. Elegante la prima, con la sua forma compatta e l’estetica discreta, ironica la seconda, che gioca sul linguaggio divertente del poggiatesta oversize.

La stessa pacata leggerezza si ritrova nella linearità grafica che definisce il profilo del letto e della boiserie Bricola realizzati per l’azienda friulana Pianca.

The care of Raffaella Mangiarotti

Her objects don’t produce the typical effect of surprise that an unusual shape can generate. Her attention is rather placed on the relationship that is established between the object and user. “I always think about how objects will be used”, explains Raffaella Mangiarotti. Originally from Pavia, she graduated in architecture from Milan Polytechnic where she studied with Tomás Maldonado, her early design experience wasmade for Friulibased manufacturer Pianca.

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