Tavola rotonda
Round table
Shared spaces, coworking in parks, solutions that guarantee privacy in large open spaces. Marianna Fantoni, Jonathan Olivares, Nicola Russi and Angelica Sylos Labini discuss how workplaces are changing
Dopo la pandemia, l’ufficio del futuro sarà all’aria aperta?
Durante la pandemia, è stato peculiare osservare come gli spazi di lavoro, e soprattutto quelli per il coworking, siano stati i più colpiti. Il lavoro è mutato nella sua forma e nei suoi strumenti, si relaziona diversamente con la città, ma dobbiamo ancora capire quale traiettoria sta prendendo. Al momento, per esempio, stiamo lavorando con una grossa società americana per valutare come trasformarne la sede, che avevamo già progettato, in uno spazio più rispondente alle nuove modalità di lavoro. Per farlo, si è deciso di intervistare i dipendenti. Ne è emerso che, in media, le persone preferiscono lavorare in presenza tre giorni alla settimana; di conseguenza, lo spazio di cui l’azienda ha bisogno è circa il 20 per cento in meno. Le scrivanie si ridurrebbero del 60 per cento e, quindi, non sarebbero più individuali, ma a rotazione e su prenotazione. Si sono resi necessari armadietti personali per lasciare i propri materiali in ufficio. Il luogo del lavoro informale – per riunioni, formazione e laboratori
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