Tavola rotonda Round table La geografia dell’inclusione / The geography of inclusion
What are the challenges and limits of current inclusion practices? How do we interpret intersectionality in urban and corporate processes? We spoke with Marco Alverà, Sara Hejazi, Elena Ostanel and Igiaba Scego
Partecipanti / Participants
Marco Alverà
CEO Snam
Sara Hejazi
Antropologa, docente, giornalista / Anthropologist, professor, journalist
Elena Ostanel
Urbanista / Urban planner
Igiaba Scego
Scrittrice / Writer
Pratiche di inclusione, tra sfide e limiti
Marco Alverà Per raggiungere l’obiettivo di una maggiore inclusione, credo che sia molto importante prendere consapevolezza dei cosiddetti unconscious bias. I “pregiudizi inconsci” giocano infatti un ruolo strutturale nelle relazioni e sono i più difficili da scardinare: per questo sono oggi al centro del dibattito. Nel corso della mia carriera ho notato come un ambiente fair porti a prestazioni migliori, avvicinando le persone al massimo del loro potenziale. Lo stesso vale per l’università, la famiglia, una squadra sportiva e via dicendo. In un ambiente fair ci si può lasciare andare a maggiore libertà, come si fa nel jazz quando si improvvisa: questo favorisce creatività, innovazione e benessere.
Credo che quello che Marco ha appena detto possa essere traslato anche a livello urbano. La letteratura è ormai concorde nel sostenere che la diversità è un valore aggiunto nel momento
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