Dall’archivio
From the archive
Ettore Sottsass Jr.: Mobili 1965: un titolo piuttosto anodino segnalava su Domus 433 (dicembre 1965) la nuova produzione di Sottsass per l’azienda toscana di Sergio Cammilli, Poltronova.
Il titolo di routine contrastava con l’intonazione beatnik dell’autopresentazione che sostituiva l’abituale descrizione progettuale con l’autobiografia sentimentale di una generazione che, dopo avere attraversato l’esaltazione modernista della prima metà del secolo, si trovava ora dall’altra parte dello specchio a osservare l’anticonformismo spontaneo dei boomer degli anni Sessanta, appena poco prima che sconvolgessero le abitudini borghesi col falò dell’imminente Sessantotto.
Erano le avvisaglie della società dei che, nelle osservazioni di una mattinata parigina, si riflettevano nello spettacolo delle adolescenti che nell’emporio di Vog si contendevano “magliette, giacchette, pelliccette, pulloverini, berretti, gonne, calze e calzette e roba da vestirsi: roba buffa di tanti colori, tagliata dritta, più o meno dritta, con bordi e senza bordi, le gonne sopra al
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