Tramonti a mezzanotte

By Aristide Capuzzo

RACCONTO LUNGO (36 pagine) - HORROR - Era avvolto nel buio più assoluto e lo sentivo parlare. Jab era in piedi, nudo, che parlava al quadro come a una persona...

Quando Jacob Red eredita pochi oggetti dal vecchio zio Trevor, non sa ancora che il quadro succedutogli lo porterà in luoghi bui e pericolosi. Arrivano, e non hanno fretta. Non serve guardarsi alle spalle perché "Loro" sono davanti.

Nato in provincia di Rovigo nel 1984, Aristide Capuzzo viene segnalato per la prima volta nel concorso letterario "Intrecci Contemporanei" (2009). Ha pubblicato racconti brevi nelle antologie "Non proprio così" (2011) e "Da quanto tempo mi trovo qui" (2013) della Giulio Perrone Editore. Secondo classificato ad "Alexandria Scriptori Festival" (2013) e collaboratore di diversi quotidiani online. Scrive e vive di horror.

• Language: Italiano
• Publisher: Delos Digital
• Release date: Mar 7, 2017
• ISBN: 9788825401264

Book preview

a cura di Luigi Boccia

Aristide Capuzzo

Tramonti a mezzanotte

RACCONTO LUNGO

Prima edizione marzo 2017

ISBN 9788825401264

© 2017 Aristide Capuzzo

Edizione ebook © 2017 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autore

Tramonti a mezzanotte

Aristide Capuzzo

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Il libro

Era avvolto nel buio più assoluto e lo sentivo parlare. Jab era in piedi, nudo, che parlava al quadro come a una persona...

Quando Jacob Red eredita pochi oggetti dal vecchio zio Trevor, non sa ancora che il quadro succedutogli lo porterà in luoghi bui e pericolosi. Arrivano, e non hanno fretta. Non serve guardarsi alle spalle perché Loro sono davanti.

L'autore

Nato in provincia di Rovigo nel 1984, Aristide Capuzzo viene segnalato per la prima volta nel concorso letterario Intrecci Contemporanei (2009). Ha pubblicato racconti brevi nelle antologie Non proprio così (2011) e Da quanto tempo mi trovo qui (2013) della Giulio Perrone Editore. Secondo classificato ad Alexandria Scriptori Festival (2013) e collaboratore di diversi quotidiani online. Scrive e vive di horror.

Aristide Capuzzo

Le frasi erano sbilenche e frettolose. Doveva muoversi. Non gli avrebbero concesso altro tempo. Qualche minuto al massimo e sarebbero arrivati; tutti assieme, questa volta. Ne era certo, lo sentiva. Era la fine di tutto.

In fretta. Veloce.

Passi, li aveva sentiti bene. Tre leggeri tonfi, come un corpo morto appoggiato su un tappeto.

Altri passi.

Erano arrivati. Sarebbe stato il prossimo. E dopo lui… Prima, invece, prima ce n’erano stati altri.

La penna scivolava nella mano sudata; le gambe tremavano come mosse da convulsioni. Dalla fessura sotto la porta arrivò una luce. Qualcuno strisciò i piedi, suonarono come serpenti affamati.

Non c’era più tempo. Scrisse le ultime parole in stampatello, correndo sulla carta.

NON HO POTUTO. HO CAPITO TARDI IL SUO

Li sentì parlare nella sua testa. Percepiva il silenzio immobile della stanza rotto dalle voci striscianti dentro di lui: decine di voci ammassate lo stavano stritolando.

BRUCIALO JACOB! BRUCIALO!

ZIO TRE

Devi venire con noi

La penna cadde dalla mano scossa dai brividi. Afferrò la busta e vi schiacciò dentro la lettera. Ficcò il tutto nel doppio fondo dello scrittoio e soffiò sulla candela.

Il buio lo divorò come i serpenti oltre la porta.

– Lasciatemi in pace! – urlò stringendo i pugni. – Andatevene! – Un accesso di tosse gli fece bruciare il petto. – Non verrò con voi! – urlò ancora quando recuperò il fiato.

Non hai scelta.

– Si ha sempre una scelta – ribatté con la voce strozzata come se due mani gelide lo stessero strangolando.

La porta si spalancò.

Trevor gridò, scoprendo di avere ancora fiato residuo. Si scagliò contro la finestra e precipitò nel vuoto. Li aveva fregati.