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J G Sapodilla
Mi hanno detto che sapevo scrivere e io ci ho creduto.
Il Cuoco del Miramare e L’uovo Sbattuto
Il cuoco non può sopportare zio Filippo, E’ un istinto naturale, sentimento diffuso tra i nipoti che ...view moreMi hanno detto che sapevo scrivere e io ci ho creduto.
Il Cuoco del Miramare e L’uovo Sbattuto
Il cuoco non può sopportare zio Filippo, E’ un istinto naturale, sentimento diffuso tra i nipoti che hanno la sventura di uno zio di successo. Zio Filippo da parte sua non fa che rendere peggiore la situazione, col suo comportamento immobile da dietro il vetro tenuto dalla cornice, sarcastico fissa suo nipote. Zio Filippo è il cordone blu della famiglia, chef reclamato e blandito dai ristoranti di Parigi, Londra, New York, per l’insuperabile supremo medaglione alle erbe di Provenza in crema ai tre formaggi svizzeri.
Come ogni mattina, prima di uscire al lavoro, il cuoco si mette in testa il cilindro da chef e al collo il cordone blu, si ammira tra estasiato e invidioso allo specchio, rimette a post e prende la porta. Anche lui un giorno avrebbe avuto un gilet e un orologio d’oro con catena come il fottuto Filippo.
Quante volte, nel giorno di chiusura, furtivo e di soppiatto, il cuoco è andato alla cucina del Miramare a provare la ricetta del medaglione: tante volte le galline convocate all’assaggio ci hanno raspettato con le zampette per allontanarsi scotendo il capo.
Tutte le creature hanno il loro segreto, la vergogna nascosta del cuoco è il guscio dell’uovo. Per fare l’uovo sbattuto è necessario frangere il guscio sull’orlo del bicchiere che accoglierà la chiara. Non si può fare altrimenti. Questa operazione causa una frattura nel sistema nervoso del cuoco, gli trema la mano.
Per porre rimedio, egli a messo a punto un metodo innovativo. Aperto lo sportellino di una stia, la gallinella salta giù e si allontana disinvolta, il calcio nel sedere del cuoco la sorprende innocente, crack.view less