A Venezia c’è il futuro dell’alto artigianato europeo
Intervistare Jean Blanchaert non è mai una missione banale: il gallerista italo-belga è sempre in movimento. Quando riesco a parlargli, mi racconta con orgoglio e passione dei capolavori che, superando complicazioni non indifferenti, è riuscito a portare a Venezia, in occasione della seconda edizione di “Homo Faber”, trionfo della creatività organizzato dalla Michelangelo Foundation, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini. “Il confronto condi , spiega Blanchaert, “è stato costante, tanto che Cavalli ha visionato gli oggetti uno a uno. Essere una squadra è fondamentale”. Nella Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dal 10 aprile al 1 maggio 2022, la mostra “Next of Europe” raccoglie le opere di 170 artigiani artisti, circa, scoperti da Blanchaert con la cocuratrice Irina Eschenazi Focsaneanu attraverso complesse e articolate ricerche in tutta Europa (per esempio, a Leopoli in Ucraina, sull’Isola di Egina in Grecia, sulle coste del lago di Ohrida in Albania, in Transilvania, Romania e a Tbilisi, in Georgia, a Stokkseyri in Islanda, a Bornholm in Danimarca).