Tutto è cominciato una sera a cena, osservando i broccoli che aveva nel piatto. Assomigliavano ad alberi, poteva creare una foresta. Per Tatsuya Tanaka, classe 1981, nato a Kumamoto, nell’isola di Kyūshū dove ancora vive, questo è stato il momento di svolta che lo ha portato a spopolare sui , con oltre 3,5 milioni di solo su Instagram. Dal 2011, ogni giorno posta sul suo sito e sui media collegati una scenetta di vita in miniatura – e un breve video che, un sottogenere di che impiega allusioni, giochi di parole e incongruenze per costruire parodie. Per realizzare ogni opera, Tanaka impiega 5 ore, a parte il tempo usato per reperire il ‘materiale’. All’inizio, quando ancora le miniature erano un hobby da affiancare al lavoro di art director di uno studio di grafica, faceva fatica a trovare oggetti o modellini adatti. Allora aveva iniziato a pescare dalla sua collezione di persone in miniatura, piccole architetture, bambole per diorama e modellini che realizzava da solo, a mano o con una stampante 3D. Plasmare gli oggetti gli piaceva già da bambino. Essere cresciuto in una famiglia numerosa, con pochi giocattoli ciascuno, lo aveva portato a sperimentare con gli oggetti di uso comune. In 11 anni di attività, la sua collezione di pezzi atti a creare le sue opere è arrivata a circa 50.000, stima l’artista. Un bagaglio materiale che gli è tornato utile per partecipare al Expo Dubai 2020, dove ha portato 128 delle sue mini-sculture esposte in cupole di vetro nel padiglione giapponese. La sua speranza ora è di portarle anche in Europa ma non solo nei musei, anche nei parchi, per osservarle e divertirsi in libertà.
Tatsuya Tanaka
Jun 24, 2022
3 minutes
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