Destination zero emissions
That’s why the shift from fossil to SAF will be by far the biggest contributor to decarbonization of aviation
Secondo l’International Air Transport Association (Iata) l’aviazione civile globale genera circa il 2,0% di tutte le emissioni di CO e circa il 3,5% del totale dei fattori antropogenici responsabili del cambiamento climatico se si considerano anche altri effetti non direttamente legati al CO . Nei primi sforzi per ridurre l’impatto del settore sull’ambiente, la stessa Iata ha definito una tabella di marcia che prevedeva tre obiettivi principali (1,5% annuo di miglioramento dell’efficienza del carburante dal 2009 al 2020; crescita a partire dal 2020; riduzione del 50% delle emissioni di CO entro il 2050 rispetto ai livelli del 2005) e pochi anni dopo, nel 2013, una strategia fondata su quattro pilastri per raggiungerli, la cui combinazione è stata confermata nel 2021 come strumentale per conseguire l’obiettivo Net Zero delle operazioni delle compagnie aeree entro il 2050. Con il lancio della misura nota come «Carbon Offsetting and Reduction Scheme for International Aviation» (Corsia), nel 2016, l’Organizzazione per l’Aviazione Civile Internazionale (Icao) ha fatto propria la tabella di marcia della Iata e ha deciso di richiedere alle compagnie aeree di compensare le emissioni equivalenti di CO che superano I livelli del 2019 tramite crediti o tramite l’uso di (Cef), per ottenere una crescita dal 2020 in poi. Considerando il ruolo centrale che la ricopre nel processo