“Si ha voglia di appropriarsi di tutto, di saccheggiare tutto, di ingozzarsi di tutto, di manipolare tutto.
Vedere, decifrare, imparare non importa. L’unico, potente interesse è la manipolazione”.
Jean Baudrillard, Simulacres et Simulation, Éditions Galilée, Parigi 1981
In un mondo per nulla incline agli slanci e alle speranze politiche abbiamo la responsabilità di trasformare “lo spirito” delle cose aprendo, coltivando e rifondando lo spazio pubblico politico. Oggi, l’imperativo di architetti, compositori, registi, autori o artisti non è più creare e costruire ‘per’, ma creare e costruire ‘con’. Questa rivoluzione s’inscrive naturalmente nell’iter d’integrazione con il contesto, rafforzando e approfondendo il lavoro con gli utenti, il pubblico e la cittadinanza.
Coinvolgere nel processo di trasformazione della