Tavola rotonda / Round table
The cultural and constructive relationship shared by the designer, craftsperson and industry is growing closer, enhanced today by the use of technology. We discussed the future challenges with Alberto Cavalli, Nicola Coropulis, Giulio Iacchetti and Stefano Maffei
Il futuro dell’industria e del design passa anche per l’artigianato?
Giulio Iacchetti Ogni volta che si interpella l’artigiano a proposito del rapporto col designer, si apre un mondo. Come dimostrano i precedenti nobilissimi di Ettore Sottsass ed Enzo Mari, l’artigianato e il design si alimentano vicendevolmente: se il primo ha la possibilità di smarcare la tradizione dal cliché, il secondo riconosce nel primo una serie di valori. Tra questi c’è il tempo dell’artigiano, che implica qualità e rapidità di esecuzione simultaneamente. Il design, invece, necessita di maggiore sedimentazione. L’industria, poi, è più lenta nella fase di progetto, e accelera quando si arriva nella fase finale della produzione seriale.
Trovo che le competenze artigianali proprie di un territorio siano spesso valorizzate dalla logica di replicabilità e dalla scala della produzione industriale. È necessario integrare artigianato, industria e innovazione tecnologica, soprattutto perché queste ultime hanno l’effetto di aumentare la sicurezza sul lavoro e di ridurre gli sprechi della materia prima, oltre ad aumentare la qualità
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