Microstorie
Microstories
Asked to design a pavilion for the display of big ships at the Fiera del Mare in Genoa in 1963, Angelo Mangiarotti conceived a small construction with views of actual ships in transit, a large canopy looking out to sea
Sessant’anni fa, questo piccolo gioiello di architettura aveva impressionato anche Konrad Wachsmann. Aveva posizionato Angelo Mangiarotti tra i più originali progettisti contemporanei, in mezzo a Pierluigi Nervi e Felix Candela, dopo che aveva già fatto propria la lezione di Mies, acquisita direttamente nei suoi (loro) anni americani. Il Padiglione per esposizioni per la Fiera del Mare di Genova (1962-1963) doveva mostrare le attività in campo navale di 16 aziende del gruppo IRI. Era costituito da due parti autonome e perfettamente complementari: una piccola aula seminterrata in cemento armato (la cui copertura diventava una piazza), e una grande tettoia di acciaio che sovrastava, scartandola, la costruzione sottostante. Certo, svettano l’eccezionalità strutturale e la bellezza formale della costruzione metallica, auspicata dalla committenza per mostrare le capacità costruttive dell’intero comparto produttivo: caratterizzata da una grande tettoia lenticolare, leggera nel cielo, sostenuta con slancio e grazia da quattro pilastri affusolati (“quattro pilastri di sagoma elegantissima bastano a tenere sospesa la stupenda copertura sopra
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