Una foto alla volta
One photo at a time
entra nella storia della fotografia nel 1889, e da allora è stata usata per gli scopi e con gli effetti più disparati, dall’indagine scientifica alla ricerca surrealista fino alla comunicazione pubblicitaria. “Disegnare conessendo la più recente espressione di un linguaggio in continua evoluzione —, ma anche tra intervento concettuale e fotografia di paesaggio, agli opposti nello spettro di possibilità di quest’arte. Sfruttando i movimenti automatici preimpostati nel del drone e rendendo visibili le linee luminose disegnate dal LED, Reuben riesce a “mostrare il consueto sotto una luce insolita”, cioè a presentarci il paesaggio letteralmente sotto una nuova luce. Richiamando poi l’attenzione su alcuni dei luoghi più fragili del pianeta, delinea incidentalmente un nuovo confine tra Land Art e Environmental Art.
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