Let there be beautiful light

“Non ci sono bei pensieri senza belle forme, e viceversa”, credeva Gustave Flaubert. All’indomani della Seconda guerra mondiale, quando l’Italia era alle prese con la ricostruzione, un imprenditore illuminato trovava il modo di dare vita agli uni e alle altre. Innovazione progettuale e sapienza artigianale, grazia estetica e funzionalità: così Stilnovo, fondata a Milano da Bruno Gatta nel 1946 e oggi parte di Linea Light Group, concorreva con assoluta originalità al fenomeno nascente del design industriale, trasferendolo, fra i primi, al settore dell’illuminazione.

Una storia di Made in Italy che svela nel nome una promessa per il futuro, ma anche una garanzia del passato: dal dolce Stil novo di Dante ai maestri che hanno plasmato il design italiano nella felice convergenza di ingegno creativo e visione d’impresa. Visione alimentata, nel caso di Gatta, da una storia familiare calata nel clima di fervore industriale sin da fine Ottocento, quando il padre Dino si era imbattuto in Camillo Olivetti, affiancandolo nell’avventura della Ing. Olivetti and C.

Resa grande da maestri come i Castiglioni, Sottsass e Joe Colombo, Stilnovo rilancia oggi le proprie icone con rinnovati contenuti tecnologici
Chiara Cantoni

Coinvolto in azienda sin da ragazzo, Bruno, classe 1904, respira a pieni polmoni l’entusiasmo creativo che lo porterò a fondare il suo marchio. Sulle macerie della guerra, l’Italia è tutta da inventare. L’assenza di una pianificazione nazionale per la riconversione industriale lascia spazio all’iniziativa di imprenditori carismatici, uomini capaci di dettare il passo verso il nuovo e intercettare l’altissima domanda di beni di consumo, apparecchi da