Tavola rotonda
Round table
The debate on renegotiating and redistributing public space represents, during this dramatic pandemic, a great resource. We discussed this with Kristian Koreman, Fabrizio Prati, Gideon Boie and Ma Yansong
L’utopia dell’appropriazione dello spazio pubblico diventa pragmatica
Kristian Koreman Il nostro compito, come architetti, non è solo quello di disegnare luoghi pubblici, ma anche di rendere aperto a tutti lo spazio attraverso diverse forme di attivismo.
La pandemia ha posto nuova enfasi sulla dimensione collettiva e inclusiva delle città, rendendo obsolete le pratiche proprie del real estate. È necessario, quindi, mettere in atto strumenti nuovi, che vadano ben oltre l’ampliamento delle attività commerciali su strada.
In questo senso, con il Covid-19 spazi dati per scontati, come quello pubblico e, in particolare, le strade sono stati vissuti in modo diverso. Un nuovo apprezzamento è stato riservato a quella che spesso è una parte di un’infrastruttura sociale iper-locale che può ospitare attività necessarie quali, per esempio, l’esercizio fisico e il gioco. Le strade hanno offerto le maggiori opportunità di moltiplicare la vita pubblica. Nella prima fase della pandemia, poi, è nata l’urgenza di adattare le strade per garantire la mobilità ai lavoratori essenziali. Quando si è presa consapevolezza che la convivenza con il virus sarebbe
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