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NEW YORK

’inverno delle ultime passerelle newyorchesi sembra la prosecuzione ideale di quello appena passato, con tematiche ricorrenti che toccano , cromie e decorazioni accese. Sarà la voglia, anche metaforica, di modificare con l’immaginazione un mondo che, per crisi e disastri di ogni tipo, resterebbe volentieri a tinte grigie e toni foschi, comunque sia a New York prevale ancora l’ottimismo di , il di e e la per epoche come in cui domina, come nella sfilata di Marc Jacobs, una Jackie Kennedy filtrata attraverso il . In questa collezione, come in quella di Carolina Herrera, prevalgono , cappotti bon ton e tailleur che, nel caso di Jacobs, sono proposti anche in versione . , , e caratterizzano le creazioni di Oscar de la Renta e Jason Wu Collection, abiti da sogno che poco si addicono alla quotidianità che non sia quella di una donna sempre sotto i riflettori. È un’eleganza romantica che mette sullo stesso piano e , un apparente controsenso stilistico che però funziona anche nelle mise da sera, ma spumeggianti di , , e . Più incentrate sul daywear, ma sempre e , le collezioni di Cynthia Rowley e Tory Burch, in cui dominano , toni allegri e , con qualche rimando all’era vittoriana per gli abiti e le bluse proposti dalla Burch, caratterizzati da , e . Ma la vera si respira sulle passerelle di Anna Sui, Rodarte e Vera Wang, con un che coinvolge anche il trucco, ovvero e/o labbra scarlatte. Ispirata alle eroine dei film horror anni ’70, la collezione di Anna Sui mette in scena una vamp(iressa) con abiti prevalentemente lunghi, in tonalità vivide e decorazioni floreali, su cui spiccano , zigzag di , , piume e . È davvero una collezione vampiresca quella delle sorelle Mulleavy di Rodarte, che guardano soprattutto alla versione cinematografica di Coppola del Dracula di Bram Stoker per abiti con , , e cascate di petali, mentre da Vera Wang l’impronta gotica si affida a , tocchi fetish e boudoir e lunghezze estreme, dall’ultra corto al lungo totale. In generale si tratta di mood che lasciano spazio alla e alla cromatica e decorativa anche negli aspetti più , comunque espressi da elementi come solidi, anche stampati, e , spille da balia, e . E il , che riesce a tenere testa a questo tripudio di rossi, aranci, verdi e viola. Se poi si vuole proprio eleggere un capo simbolo di queste passerelle, non c’è dubbio che sia la e tutto ciò che avvolge le spalle e protegge il corpo, anche in più , come il e la vista anche in versione . Rappresentante ideale di questo trend è Michael Kors Collection, ricca di interpretazioni di un capo passe-partout dall’appeal romantico, che ha saputo attraversare epoche e stili, percorrendo tutto il ‘900 e arrivando fino a quest’anno con la freschezza degli inizi, grazie anche a molteplici rivisitazioni.

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