MILANO+PARIS+LONDON+FIRENZE+NEW YORK COLLEZIONI UOMO A/I 2020.21
ino a qualche stagione fa ad ogni sfilata corrispondeva un unico archetipo maschile che, dalla prima uscita all’ultima, passava tutt’al più dal formale al casual alla mise da sera, senza mai discordarsi da un determinato stile. Era di conseguenza molto più semplice definire una tendenza, perché ruoli e identità erano ben marcati. Ma i tempi cambiano e anche piuttosto repentinamente, e ora si assiste, all’interno di un’unica collezione, a continui cambi di stili e personalità, in un mix che ha come unico comune denominatore la resistenza a qualsiasi etichettatura. E ad ascoltare i designer stessi descrivere le proprie creazioni, si sentono spesso termini come ‘multi-referenziale’,‘modularità’, ‘variazioni’ e così via. Allora, l’unica certezza che resta è che di certezze non ce ne sono, tanto meno su quello che resta il concetto più dibattuto: l’identità sessuale. Liquida la società, liquidi i ruoli, liquidi anche i generi, che non sembrano nemmeno più due ma molteplici, perché forse ciò che conta di non definisce quindi un unico approccio, cioè l’abbandono della dicotomia maschio/femmina, ma molteplici: la ricerca della propria parte femminile ma anche il ritorno ad un’infanzia ideale perché è solo quando si è bambini che si può sfuggire alle etichette. Quello dell’erotismo e della consape-volezza del proprio corpo, un corpo desideroso di piacere e di piacersi, libero di mostrare nudità come di agghindarsi di pelliccia e lustrini, di sembrare uno scolaretto o una rockstar glam, issata su platform vertiginosi. E, anche, di infondere nuova linfa al vestire formale, lo scoglio che ogni uomo prima o poi si trova ad affrontare, con che strizzano l’occhio alla couture ma anche allo streetwear o (ecco che ritorna) al guardaroba femminile. Quindi, ancora, gioielli veri o finti, ruche e plissé, drappeggi e svasa-ture anche sui soprabiti più seriosi. Che possono venire anche da un’anima , abituata all’estro e all’originalità e che, a pensarci bene, racchiude un po’ tutto: fanciullezza, sensibilità e delicatezza femminili, libertà e inter-pretazioni infinite dell’animo umano.
