COLLEZIONI DONNA P/E 2020
ondra è teatro. È rappresentazione materica e cromatica. È scenario votato all’, alla , al rinnovamento. È ambiente scenico oltre il sipario. È spettacolo. Accoglie le arti, ingloba le ispirazioni. È opera lirica. È musica, è danza. È la gestualità dei corpi. È luce ed ombra. Palcoscenico, platea, galleria, golfo mistico per l’orchestra. Entrano in scena donne velate, e . Sono le donne di Simone Rocha. Sfilano all’interno di un teatro vittoriano dell’Ottocento. Raccontano la cultura irlandese, passano leggiadre, candide e oscure allo stesso tempo. Portano addosso il mistero di un canto antico, mettono in scena la tradizionale ‘Wren Hunt’. Sono abitanti silenziose di immense case d’epoca, avvolte in carte da parati, accarezzate da minuti fiori rossie blu, porcellane, candido, , , , ricami. Il giardino di Bloomsbury si trasformae diviene spazio scenico. Incantevoli sono le ragazze di Erdem, protagoniste di una fiaba messicana contemporanea, controfigure poetiche di Tina Modotti. Si vestono di , immacolato, essenziale, con . Indossano raffinati sombreri, uniscono, in una miscela armonica, e suggestioni elegiache. Oniriche sono le donne che sfilano per Roksanda. Scivolano sulla passerella come dentro alla partitura di una tragedia greca. Indossano contemporanei, . La pelle coperta da , le spalle nascoste da voluminose o da morbidi . Protagoniste di un’opera delicata e raffinata sono le principesse persiane di Bora Aksu, dalle tonalità pastello, dai look romantici e regali, in un vortice di balze, e tulle. Preziose e mutevoli sono le ragazze di JW Anderson. Si muovono come spinte dai venti. Si illuminano, grazie a tempestati di swarovski che stringono la vita o segnano il contorno del seno. È negli spazi del teatro Sadler’s Wells che va in scena l’opera di Chalayan: uno spettacolo concettuale, sobrio, elegante. Gli indumenti vengono plasmati intorno ai corpi, ondeggiano, accompagnano i movimenti come elementi tessili di una danza contemporanea. I colori dominano l’arena immaginifica di Londra. La collezione di Victoria Beckham è una scenografia dalle tonalità intense: viola, smeraldo, turchese, terra di Siena. Roland Mouret tinge la passerella di nuance leggere: crema, pesca, carta da zucchero, zaffiro, lilla. La sfilata di Burberry è la rappresentazione di un’: , , , , , sete, pizzi bianchi e . Ports 1961 punta su nuove combinazioni cromatiche che ricordano i quadri di Matisse, con motivi grafici inediti, e giochi di plissé. È un teatro d’Oriente quello proposto da Preen by Thornton Bregazzi, tra , , . David Koma riempie l’arena di suggestioni dall’Africa: dà corpo ad un’estetica graffiante, grazie a pattern zebrati, con teste di rinoceronti e antilopi. Per una capitale che sa essere rappresentazione universale, dramma e commedia, esibizione dell’eccellenza. Spettacolo vivido. Teatro.
