SHOWDETAILS MILANO+NEW YORK

COLLEZIONI DONNA PRIMAVERA/ESTATE 2017

L’America ci riprova ad essere ; quindici anni dopo gli attentati alle Torri Gemelle e a un mese dalle presidenziali che metteranno fine al mandato di Obama ed eleggeranno una donna o un miliardario, il Paese utilizza come ‘distrazione’ uno dei mezzi più congeniali per testare gli umori che permeano la società: la moda. E la moda americana ha deciso nonostante attentati passati e presenti, incognite, minacce e insicurezze globali. E non solo con le consuete sfilate tradizionali, essenziali a livello narrativo e promozionale, ma anche attraverso che si avvicinano all’arte e inventano così , mentre si fanno strada nuove strategie di marketing come il , che permette di acquistare subito i capi appena presentati, rendendo così una collezione immediatamente fruibile. “” la chiama Tommy Hilfiger, che ha aderito con entusiasmo presentando ora la propria collezione Autunno/Inverno. Gli effetti di questa rivoluzione appena cominciata si vedranno nel tempo ma è certo che l’adozione della nuova strategia, insieme alla sempre più marcata della sfilata, è un’ulteriore testimonianza della vitalità di un sistema che non vuole arrendersi alla crisi del modello tradizionale ereditato dai grandi couturier di un tempo e che, appunto, va avanti accettando sfide sempre nuove. Le stesse proposte dei designer sono orientate ad una risposta ottimista e vitale che, da un lato rispolvera o meglio mantiene saldi i punti di riferimento della moda americana – , minimalismo e funzionalità – e dall’altro punta su , con prevalenza di e in generale ispirati alla natura. Chi più, chi meno mixa poi ed echi , epoca che ancora resiste, forse proprio per il suo carattere rivoluzionario e aperto al futuro. Forte anche la tendenza a look volutamente ‘sbagliati’, in cui forme, materiali e colori sgomitano tra loro. Oppure ‘scoperti’, che mostrano spalle, addome e gambe, grazie a e, in generale, e/o che lasciano nudo l’ombelico, in cui si legge il desiderio dei designer di andare incontro a quella che è la categoria ad oggi più influente del sistema moda: i , che rimescolano i più disparati riferimenti culturali e se ne fregano del classico buon gusto. Designer costantemente attento a quello che vogliono le ragazze e il cui stile ha da sempre un’impronta sportswear è Alexander Wang che in questa collezione mixa , mentre un va in scena sulla passerella di Dkny, altro marchio dal gusto giovane e urbano. Sportivo e insieme minimale Derek Lam, mentre l’ di Vera Wang duetta con il . Punta su , ciliegie e limoni Altuzarra, su una favola popolata da api sotto forma di e metalliche il duo di Rodarte, su e tonalità fruttate Michael Kors. Denominatore comune, la femminilità, energica, , portatrice di speranza e ottimismo, proprio ciò di cui l’America è da sempre portavoce e che in questo momento servirebbe forse anche al mondo intero.

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