COLLEZIONI DONNA P/E 2019
Archeologia e innovazione. Natura e cultura. Geografia e disordine. Sogno e azione. L’universo estivo di Milano è uno spazio libero, multiforme. Le idee circolano spontanee e libere, lungo gli assi delle passerelle. Riverberano di suggestioni visive, di indagini culturali, intellettuali, materiche. Non vi sono gerarchie. contemporanee. Raccontano leggende, creature di altri mondi. La voce umana si mescola ai suoni dei boschi, ai rami di felce, a bouquet di spose candide e crudeli. Sirene e meduse emergono dalle acque, vestite d’organza cangiante. Dee dell’Olimpo e fanciulle di marmo spezzano il rigore dei templi, scendono in passerella, procedono libere, scapigliate, anarchiche, verso nuovi giorni. Paesaggi desertici e metropolitani si inseguono senza sosta. Risalgono i meridiani, viaggiano da Nord a Sud. Donne nomadi, donne del deserto e di Marrakech, donne della California, donne delle arti marziali e della famiglia, donne mediterranee, donne coperte da tuniche leggere, da caftani, da lurex e lamé. Cercano la luce pura, l’ L’attimo privo di ogni ombra. Il calore che sale dalla terra invade ogni cosa. Le stoffe. I venti. Le maree. La pelle. I movimenti. Charme e biker pants. L’eleganza scopre un’attitudine sportiva. In passerella prende forma una , dalle tonalità soffuse, dall’appeal ginnico e sofisticato. I pantaloni da ciclista vengono indossati con disinvoltura sotto abiti da sera. Il défilé diviene una miscela agonistica e sognante, un invito a fondere dettagli tecnici con materiali impalpabili. A sperimentare con le forme, osare negli abbinamenti. Giocare con la molteplicità. Mixare. Disegnare nuove mappe. Creare nuovi orientamenti. Unire le opposizioni. Tradizione e ricerca. Archeologia e innovazione. Natura e cultura. Geografia e disordine. Sogno e azione.
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