Gliuni

Se anche tu ti sei sempre domandato quali chance di sopravvivenza potresti avere in caso di invasione aliena o di nube tossica aerea, e l'idea che verresti immediatamente divorato o moriresti asfissiato diventa sempre più concreta, sappi che esiste qualcuno, invece, che è preparato ad ogni evenienza catastrofica. Sono i preppers ed è gente come me e te che però è pronta a difendersi, a salvarsi, a combattere e a sopravvivere in situazioni estreme.I preppers sanno come costruire un bunker, attrezzare una dispensa con alimenti che consentano di sfamarsi per mesi, sanno come curare una frattura e come preparare uno zaino con l'indispensabile per tirare avanti.Simone Laudiero tratteggia un ritratto di questo fenomeno, salito agli onori della cronaca soprattutto con l'approssimarsi della leggendaria fine del mondo (almeno secondo i Maya), il 21 dicembre 2012.Ne parla con Marco Crotta, esperto e fondatore di prepper.it e ci racconta quali sono le principali differenze tra i preppers italiani e quelli d'oltreoceano, raccontando miti e trucchi del mestiere.

Pare incredibile ma i carlini, adorabili cagnetti affettuosi e con qualche problema di aria nello stomaco, hanno le loro Olimpiadi. Ce lo racconta Valentino Mascetti nel reportage gratuito "Sogno di un carlino di mezza estate. Cronache dalle Olimpiadi a quattro zampe": reduce da una serata con il suo amico Ugo, una di quelle “tranquille”, come ai vecchi tempi, Valentino a notte fonda si ritrova perso su una strada statale piena di buche da qualche parte tra Prato e Livorno, con un post-sbornia che levati.La salvezza sembra assumere la forma di un agriturismo, spuntato chissà dove, che forse non è il posto migliore dove smaltire la bevuta. La mattina seguente, Valentino scopre infatti di essere stato proiettato nel luogo in cui si sta per tenere un evento eccezionale: le Olimpiadi del cane carlino. Tra realtà e surrealismo, inizia un viaggio fatto di cani vestiti, gare di velocità, nomi improbabili, respiri affannati e tanta, tanta birra. Una telefonata di Ugo riporterà (forse) il protagonista alla realtà.Un reportage dal ritmo serrato, che racconta una giornata intera immersi tra i cani della razza forse più simpatica e giocosa di sempre. Senza prendersi troppo sul serio Valentino Mascetti ci fa divertire, appassionare e tifare senza sosta, fino al colpo di scena finale.

Cosa succede quanto una ragazza di montagna e un ragazzo di città decidono di raccontare le storie di 8 donne che, per un motivo o per l'altro hanno deciso di vivere in montagna? Nasce il reportage a 4 mani "Montagna: femminile plurale. Storie di donne che sono arrivate in alto", scritto da Irene Borgna e Giacomo Pettenati.Irene ha avuto un anno di tempo per raccogliere le sue storie, Giacomo un'unica intensa giornata. L'ebook è un dialogo a distanza tra i 2 autori, con 2 diversi punti di vista e stili narrativi, che si uniscono nella parte finale. Le interviste - ad allevatrici, artiste, gestrici di rifugi alpini, lupologhe, coltivatrici, artigiane - raccontano di donne testarde, mosse dalla passione, che non si sono fatte scoraggiare dalle difficoltà (sì, ce ne sono state parecchie) o dalla diffidenza di chi sui monti già ci viveva. Il vivere in montagna come piano di vita, necessità, caso, destino. Storie di donne, una diversa dall'altra ma tutte unite, come anelli di una catena incredibilmente forte.