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Una vita in moto: Un’esistenza sempre attiva e le riflessioni sui valori e i comportamenti personali e professionali che l’hanno caratterizzata
Sentieri della diversità e dell'uguaglianza: Un percorso di impegno professionale e sociale nella lotta al Covid-19 in Italia e all'AIDS in Africa
Il coraggio di vivere i valori: Lavoro, Sindacato, Politica, Volontariato: una testimonianza di vita
Ebook series13 titles

Storie positive Series

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About this series

SILVIA BIGNAMINI: Born in Monza in 1975, she graduated with a degree in Medicine and Surgery in 2000 and specialized in Hygiene and Preventive Medicine in 2004 at the University of Milan-Bicocca. She lived and worked in Africa for 12 years, first in Zimbabwe and then in Mozambique. She is committed to the fight against AIDS and malaria, which are the leading causes of mortality in these countries.
In 2015, she completed a Master’s degree with the University of Liverpool in International Management of Health Systems. Her international professional development and experience ranges from work as a physician in the field, to that of consultant for healthcare management, and finally to her work with the WHO, where she dealt with planning and monitoring of health systems. She returned to Italy permanently in 2018, and later started working as a medical director of a religious healthcare institution in Bergamo where she experienced the Covid-19 virus epidemic first hand.

The story contained in this book is that of a life path guided by the search for challenging situations and oriented towards helping those most in need. The attraction to Africa, since childhood, is the motivation to become a doctor. The willingness to change and to experience out-of-the-ordinary contexts, shared also with her partner, pushes her to various departures and returns. The book describes events and moments that have determined and characterized her personal and professional behaviour. The notes do not follow a chronological order but one of emotional and motivational connections. Life choices are driven by the values of service to others and the desire for continuous learning. The positive examples of some of the directors she has met are included, while the lights and shadows of the systems and organizations in which the author worked are also highlighted. The recent occurrence of the pandemic in Italy makes her relive sensations she dealt with during some African experiences, which she treasures in order to courageously face the changes that the virus requires from us today.
LanguageEnglish
PublisherHomeless Book
Release dateNov 24, 2020
Una vita in moto: Un’esistenza sempre attiva e le riflessioni sui valori e i comportamenti personali e professionali che l’hanno caratterizzata
Sentieri della diversità e dell'uguaglianza: Un percorso di impegno professionale e sociale nella lotta al Covid-19 in Italia e all'AIDS in Africa
Il coraggio di vivere i valori: Lavoro, Sindacato, Politica, Volontariato: una testimonianza di vita

Titles in the series (14)

  • Il coraggio di vivere i valori: Lavoro, Sindacato, Politica, Volontariato: una testimonianza di vita

    1

    Il coraggio di vivere i valori: Lavoro, Sindacato, Politica, Volontariato: una testimonianza di vita
    Il coraggio di vivere i valori: Lavoro, Sindacato, Politica, Volontariato: una testimonianza di vita

    SECONDA EDIZIONE - IN MEMORIA CARLO STELLUTI 1944-2023 La narrazione contenuta in questo libro è quella dell’esperienza sociale e politica di un’intera vita immersa nella realtà di fine ’900 nel lavoro, nel sindacato, nella politica, nell’amministrazione degli enti locali, nel volontariato. Il suo obiettivo è stato quello di testimoniare, contro qualsiasi avversità, che si può essere utili agli altri se ci si comporta con onestà, lealtà e competenza, perseguendo il bene comune. La narrazione sottolinea il significato che assumono le azioni quotidiane in un contesto in cui declinano l’etica e la politica. Questo libro vuole offrire alle nuove generazioni spunti necessari alla costruzione di personalità autentiche, in grado di rinnovare la politica, la società, ricostruendo un’etica condivisa.

  • Una vita in moto: Un’esistenza sempre attiva e le riflessioni sui valori e i comportamenti personali e professionali che l’hanno caratterizzata

    4

    Una vita in moto: Un’esistenza sempre attiva e le riflessioni sui valori e i comportamenti personali e professionali che l’hanno caratterizzata
    Una vita in moto: Un’esistenza sempre attiva e le riflessioni sui valori e i comportamenti personali e professionali che l’hanno caratterizzata

    "Non ho mai capito perché quando arrivi ad un certo punto ti costringono a tirare le somme. Evidentemente lo si fa per convenzione: io amo pensare di non essere mai arrivato... Chi mi sta vicino sa che quando si parte per andare in un posto, poco tempo dopo l’arrivo io sto già pianificando la ripartenza. “Concludere” è una parola che toglierei volentieri dal vocabolario, perché secondo il mio modo di vedere significa finire, spegnere la luce». Tanti anni passati nel mondo del lavoro come pure in quello della passione per un marchio di motociclette e in quello per l’amore verso il mondo animale. Prestare attenzione a tutto ciò che ci circonda significa osservare e riflettere. Sono una infinità gli scenari o i modelli disponibili, ma operare le scelte non è facile: gli errori sono sempre dietro l’angolo, ma non bisogna mai fermarsi, bisogna restare perennemente in moto." Mario Arosio

  • Sentieri della diversità e dell'uguaglianza: Un percorso di impegno professionale e sociale nella lotta al Covid-19 in Italia e all'AIDS in Africa

    2

    Sentieri della diversità e dell'uguaglianza: Un percorso di impegno professionale e sociale nella lotta al Covid-19 in Italia e all'AIDS in Africa
    Sentieri della diversità e dell'uguaglianza: Un percorso di impegno professionale e sociale nella lotta al Covid-19 in Italia e all'AIDS in Africa

    La narrazione contenuta in questo libro è quella di un percorso di vita guidato dalla ricerca di situazioni sfidanti e orientato all’aiuto dei più bisognosi. L’attrazione per l’Africa, fin da bambina, costituisce lo stimolo per diventare medico. La disponibilità al cambiamento e a sperimentare contesti fuori dal comune, condivisa anche con il compagno, la spinge a varie partenze e ritorni. Il libro descrive eventi e momenti che hanno determinato e caratterizzato il comportamento personale e professionale. Le note seguono un ordine non cronologico ma di collegamenti emotivi e motivazionali. Le scelte di vita sono mosse dai valori del servizio agli altri e dal desiderio di apprendimento continuo. Vengono anche evidenziati gli esempi positivi di alcuni maestri incontrati, le luci e le ombre dei sistemi e delle organizzazioni in cui l’autrice ha lavorato. La recente esperienza della pandemia le fa rivivere in Italia sensazioni provate durante alcuni vissuti africani, di cui fa tesoro per affrontare con coraggio i cambiamenti che il virus oggi ci richiede. SILVIA BIGNAMINI Nasce a Monza nel 1975, si laurea in Medicina e Chirurgia nel 2000 e si specializza in Igiene e Medicina Preventiva nel 2004 con l’Università di Milano-Bicocca. Vive e lavora in Africa per 12 anni, prima in Zimbabwe e poi in Mozambico. Si impegna nella lotta all’AIDS e alla malaria che rappresentano le principali cause di mortalità in questi Paesi. Nel 2015 completa un Master con l’Università di Liverpool in gestione internazionale dei sistemi sanitari. Lo sviluppo professionale internazionale spazia dal lavoro di medico sul campo a quello di consulente di direzione ministeriale e infine con l’OMS dove si occupa di pianificazione e monitoraggio dei sistemi sanitari. Rientra stabilmente in Italia e dal 2019 lavora come direttore sanitario presso un ente religioso di Bergamo dove vive l’epidemia da virus Covid-19

  • La bussola dei valori: Come la centralità della persona, l'apprendimento, l'innovazione e il senso del futuro hanno orientato la vita professionale di un leader d'impresa

    3

    La bussola dei valori: Come la centralità della persona, l'apprendimento, l'innovazione e il senso del futuro hanno orientato la vita professionale di un leader d'impresa
    La bussola dei valori: Come la centralità della persona, l'apprendimento, l'innovazione e il senso del futuro hanno orientato la vita professionale di un leader d'impresa

    Due generazioni a confronto, il passaggio del testimone per non perdere la lezione della storia e riprendere la via verso una società serena e responsabile. Attraverso un racconto autentico, questo libro affronta la centralità dell’organizzazione come fattore indispensabile nello sviluppo di un’azienda. Lo scopo principale del testo è quello di ristabilire la centralità dell’individuo e del suo benessere come diritto fondamentale, con la consapevolezza che la vera ricchezza di un Paese corrisponde al valore del capitale umano che possiede. Mai come oggi l’innovazione tecnologica e quella di processo, di cui lo “smart working” è esempio attuale, giocano un ruolo fondamentale, unitamente ad una chiara visione del futuro. È un percorso complesso che richiede pluralità di competenze e passione per le sfide da affrontare. Questa è la bussola valoriale che ci darà la rotta da seguire. I diritti d’autore del libro sono devoluti alla ONLUS Medici Volontari Italiani

  • Dalla loro parte: Un vissuto esistenziale dedicato a coloro che hanno bisogno di rappresentanza, di tutele e di promozione sociale e civile

    5

    Dalla loro parte: Un vissuto esistenziale dedicato a coloro che hanno bisogno di rappresentanza, di tutele e di promozione sociale e civile
    Dalla loro parte: Un vissuto esistenziale dedicato a coloro che hanno bisogno di rappresentanza, di tutele e di promozione sociale e civile

    «Cosa consiglieresti a noi giovani, tu che hai iniziato così presto ad occuparti di quello che ti succedeva attorno?». A questa domanda rivoltami da un ragazzo durante un incontro, ho risposto semplicemente di «Non voltarti mai dall’altra parte». Il racconto di una vita impegnata nel sindacato e nel sociale è il filo conduttore di questo libro. Nell’impegno di rappresentare, tutelare e promuovere le ragioni del lavoro, l’autrice ha trovato la sua dimensione di vita. Con uno sguardo sempre rivolto alle donne e alla loro valorizzazione. E una visione oltre il locale. Scaturisce una narrazione del proprio vissuto, di quanto realizzato, dei successi e dei problemi che man mano si sono posti, utilizzando anche aneddoti di vita personale e professionale. Viene tratteggiata la storia di una generazione, quella del post ’68, che, partita con il voler cambiare il mondo, ha trovato in questo caso nell’impegno sindacale e sociale uno strumento per cercare almeno di migliorarlo. Senza voltarsi da un’altra parte. RITA PAVAN nasce nel 1957 a Milano, dove tuttora vive. Inizia giovanissima ad interessarsi di temi sociali e politici a scuola e nel suo quartiere. Terminata la scuola media superiore, è assunta alla Peugeot. Diventa subito delegata sindacale e alla fine degli anni ’80 diventa operatrice alla Fisascat Cisl. Successivamente ricoprirà vari incarichi: responsabile territoriale a San Siro - Rho e coordinatrice femminile prima alla Cisl milanese e poi in quella lombarda. Si occupa di mercato del lavoro e formazione professionale, di Europa e internazionale, diventando Presidente di Iscos Lombardia. Nel 2009 entra in Segreteria della Cisl Brianza, per poi diventare Segretaria Generale della nuova Unione Sindacale Territoriale di Monza Brianza Lecco, impegnandosi anche dei temi dell’immigrazione e della legalità. Dal settembre 2020 è in pensione e dedica il suo impegno sociale all’associazionismo femminile. I diritti d’autore di questo libro sono devoluti al progetto in Perù «Latte fonte di vita», realizzato da Iscos Lombardia in collaborazione con l’Operazione Mato Grosso e in memoria di Franco Giorgi.

  • Credere all'impossibile: Una storia personale che dimostra quanto il carattere e il comportamento possano cambiare una vita

    6

    Credere all'impossibile: Una storia personale che dimostra quanto il carattere e il comportamento possano cambiare una vita
    Credere all'impossibile: Una storia personale che dimostra quanto il carattere e il comportamento possano cambiare una vita

    ANDREA DEVICENZI a 17 anni, a causa di un incidente stradale in moto, perde la gamba sinistra. Si trova così a dover ricostruire la propria vita. Non cede alle difficoltà, comincia lo sport della bicicletta disputando gare paralimpiche e imprese internazionali. Nel frattempo studia e diventa mental coach e formatore. Ama parlare ai giovani nelle scuole e in poco più di sette anni ne ha incontrati oltre centomila. «Ho sempre immaginato di voler abbattere completamente quel muro. Quel muro è composto da mattoni, le azioni che ognuno di noi deve compiere per ottenere le proprie vittorie e per superare le proprie difficoltà. Quel muro è la metafora che uso spesso nella mia attività di mental coach».

  • Il management come missione: La storia professionale di un top manager che ha vissuto con passione il suo impegno nella gestione di imprese private, aziende pubbliche, associazioni di rappresentanza e organizzazioni di volontariato

    8

    Il management come missione: La storia professionale di un top manager che ha vissuto con passione il suo impegno nella gestione di imprese private, aziende pubbliche, associazioni di rappresentanza e organizzazioni di volontariato
    Il management come missione: La storia professionale di un top manager che ha vissuto con passione il suo impegno nella gestione di imprese private, aziende pubbliche, associazioni di rappresentanza e organizzazioni di volontariato

    Una vita da manager raccontata in una chiacchierata dopo cena, attraversando un lungo percorso umano e professionale che dalla metà del secolo scorso arriva ai nostri giorni. Una testimonianza ricca di episodi che attraversa il miracolo economico, i movimenti dei lavoratori, degli studenti e delle donne, la concertazione sindacale, la trasformazione tecnologica. Truglia matura esperienze in aziende profit, nel settore pubblico, in quello associativo e nel volontariato acquisendo una visione sistemica della gestione delle organizzazioni. Questo libro vuole offrire un accompagnamento ai giovani che affrontano il mondo del lavoro e contribuire al progetto di crescita attiva in ambito professionale, personale e sociale.

  • I valori e l'impegno: Una storia femminile di emancipazione e di imprenditoria al servizio della comunità

    10

    I valori e l'impegno: Una storia femminile di emancipazione e di imprenditoria al servizio della comunità
    I valori e l'impegno: Una storia femminile di emancipazione e di imprenditoria al servizio della comunità

    Il libro racconta la storia di una donna in un piccolo paese dell’entroterra abruzzese e di come abbia dedicato la vita allo sviluppo turistico locale ed all’organizzazione del lavoro, con un’intensa attività progettuale in un sistema di reti volto alla promozione del territorio. Rosaria Nelli ha costituito imprese cooperative, modelli di gestione di servizi in un rapporto territoriale pubblico-privato, rivestito alti incarichi di rappresentanza politico-sindacali nella sua Regione e a livello della cooperazione nazionale. Rosaria racconta anche le opposizioni subite durante il suo percorso professionale, a riprova che l’emancipazione e le realizzazioni hanno sempre dei costi umani. Con la sua storia Nelli ha infranto il “soffitto di cristallo” con coraggio e determinazione.

  • Eravamo il Sindacato: In conversazione con Carlo Stelluti. Un protagonista del sindacalismo milanese e nazionale del Novecento racconta il proprio vissuto personale e gli anni dell’impegno sociale e politico colloquiando con un altro storico dirigente

    9

    Eravamo il Sindacato: In conversazione con Carlo Stelluti. Un protagonista del sindacalismo milanese e nazionale del Novecento racconta il proprio vissuto personale e gli anni dell’impegno sociale e politico colloquiando con un altro storico dirigente
    Eravamo il Sindacato: In conversazione con Carlo Stelluti. Un protagonista del sindacalismo milanese e nazionale del Novecento racconta il proprio vissuto personale e gli anni dell’impegno sociale e politico colloquiando con un altro storico dirigente

    Una rievocazione appassionata del ruolo storico del Sindacato attraverso l’esperienza di un suo grande protagonista. Pizzinato dopo la quinta elementare inizia il lavoro di garzone del fabbro. Duramente provato dagli orrori della guerra, assiste a molte ritorsioni dei nazifascisti contro vittime innocenti e partigiani. Dal Friuli emigra a Milano in cerca di lavoro. Qui, grazie a compagni che lo assistono professionalmente, scopre una sensibilità sociale e politica non comune. Si iscrive a CGIL e PCI. Per quattro anni studia politica ed economia a Mosca. Al rientro viene avviato all’esperienza di sindacalista. La sua vocazione alla difesa dei lavoratori si esprime senza riserve. La sua forte volontà di adeguare il sindacato al cambiamento delle tecnologie e della competitività dell’economia fanno di Pizzinato un grande innovatore.

  • I mondi dentro: L’esperienza personale e professionale di uno psicoanalista nella sua attività di studio e di cura

    7

    I mondi dentro: L’esperienza personale e professionale di uno psicoanalista nella sua attività di studio e di cura
    I mondi dentro: L’esperienza personale e professionale di uno psicoanalista nella sua attività di studio e di cura

    La storia personale e professionale del celebre psicanalista Pietro Andujar attraverso i decenni, dall’insegnamento nelle scuole superiori, alla psicoterapia e psicanalisi di pazienti della più varia estrazione sociale, passando per l’impegno professionale come presidente di OPIFeR (Organizzazione di Psicoanalisti Italiani. Federazione e Registro) e in altre associazioni di cultura psicoanalitica, alcune delle quali con sede a New York, Londra e Parigi. Un’immersione nella cultura e nel dibattito della psicoanalisi come attività di studio e cura. Il testo è umanamente arricchito dai vissuti dell’autore con bei riferimenti alla saga familiare e alla significativa narrazione della drammaticità della malattia.

  • Paths Through Diversity and Equity: A story of professional and social commitment in the fight against Covid-19 in Italy and AIDS in Africa

    Paths Through Diversity and Equity: A story of professional and social commitment in the fight against Covid-19 in Italy and AIDS in Africa
    Paths Through Diversity and Equity: A story of professional and social commitment in the fight against Covid-19 in Italy and AIDS in Africa

    SILVIA BIGNAMINI: Born in Monza in 1975, she graduated with a degree in Medicine and Surgery in 2000 and specialized in Hygiene and Preventive Medicine in 2004 at the University of Milan-Bicocca. She lived and worked in Africa for 12 years, first in Zimbabwe and then in Mozambique. She is committed to the fight against AIDS and malaria, which are the leading causes of mortality in these countries. In 2015, she completed a Master’s degree with the University of Liverpool in International Management of Health Systems. Her international professional development and experience ranges from work as a physician in the field, to that of consultant for healthcare management, and finally to her work with the WHO, where she dealt with planning and monitoring of health systems. She returned to Italy permanently in 2018, and later started working as a medical director of a religious healthcare institution in Bergamo where she experienced the Covid-19 virus epidemic first hand. The story contained in this book is that of a life path guided by the search for challenging situations and oriented towards helping those most in need. The attraction to Africa, since childhood, is the motivation to become a doctor. The willingness to change and to experience out-of-the-ordinary contexts, shared also with her partner, pushes her to various departures and returns. The book describes events and moments that have determined and characterized her personal and professional behaviour. The notes do not follow a chronological order but one of emotional and motivational connections. Life choices are driven by the values of service to others and the desire for continuous learning. The positive examples of some of the directors she has met are included, while the lights and shadows of the systems and organizations in which the author worked are also highlighted. The recent occurrence of the pandemic in Italy makes her relive sensations she dealt with during some African experiences, which she treasures in order to courageously face the changes that the virus requires from us today.

  • Don Colmegna: al centro dei margini: La vita di un sacerdote che ha declinato la vocazione religiosa in un costante impegno civile e sociale a favore degli ultimi

    11

    Don Colmegna: al centro dei margini: La vita di un sacerdote che ha declinato la vocazione religiosa in un costante impegno civile e sociale a favore degli ultimi
    Don Colmegna: al centro dei margini: La vita di un sacerdote che ha declinato la vocazione religiosa in un costante impegno civile e sociale a favore degli ultimi

    Una storia individuale può essere anche una meravigliosa storia collettiva. È questa la vita di don Virginio Colmegna, che ha scelto di collocare il suo punto di osservazione ai margini, dove meglio si avvertono i cambiamenti, per interrogare la società e le sue contraddizioni. Dall’incontro con le persone, e da una straordinaria capacità di lettura dei bisogni, ha saputo immaginare risposte innovative promuovendo attività sociali che, in molti casi, hanno anticipato i tempi. Don Colmegna è protagonista di una stagione profetica, nella Chiesa e nella società, che ha attraversato le vicende del nostro Paese: i movimenti operaio e studentesco, le lotte per la casa e le scuole popolari, il sindacato e la Politica, la deistituzionalizzazione e la deindustrializzazione, le nuove povertà e l’immigrazione, la disabilità e le fragilità vissute sempre come responsabilità collettive. Il tutto conservando la fede, radicata nel Vangelo e nell’esempio operoso dei genitori, mantenendo la convinzione che gli ultimi saranno i primi e vivendo la felicità di chi non rinuncia a organizzare speranza. Una vita raccontata da molti di coloro che hanno condiviso un tratto di strada con lui.

  • Il manager, la banca e la spinetta: Un vissuto connesso alle organizzazioni e ai contesti in cui si è operato e innovativo nello sviluppo personale e professionale

    12

    Il manager, la banca e la spinetta: Un vissuto connesso alle organizzazioni e ai contesti in cui si è operato e innovativo nello sviluppo personale e professionale
    Il manager, la banca e la spinetta: Un vissuto connesso alle organizzazioni e ai contesti in cui si è operato e innovativo nello sviluppo personale e professionale

    La storia di Vanni, nato e cresciuto a Barlassina, piccolo paese in Brianza. Trascorre l’infanzia nei prati, nei boschi e per le strade non ancora asfaltate vicino casa. Il maestro elementare e l’oratorio cominciano a formarlo. Il padre falegname, instancabile lavoratore, gli trasmette la cultura del dovere; la madre casalinga crescerà quattro figli aiutando il marito nella bottega sotto casa. I compagni di classe a Ragioneria a Milano lo chiamano il provincialotto, ma lui termina la maturità con la massima valutazione. Entra al Credito Italiano di Milano e poi, nel 1986, comincia la sua avventura nella banca del suo paese, la Cassa Rurale ed Artigiana di Barlassina, poi BCC. Aprirà la filiale di Cesano Maderno e vi rimarrà 32 anni. Il forte legame con la famiglia e la dedizione al lavoro sono i binari di un’esistenza che traccia l’intera vita di Parravicini. Negli ultimi tre anni in BCC porterà un cambio di marcia contrassegnato da un forte aumento degli impieghi, vero motore di crescita dell’istituto. Senza mai perdere di vista l’importanza delle relazioni umane con soci, clienti e colleghi, a conferma di una visione collegiale e di servizio. GIOVANNI PARRAVICINI Da tutti chiamato «Vanni», nasce a Milano nel 1957 e abita da sempre a Barlassina, un piccolo paese nella provincia di Monza e Brianza. Figlio di Pietro, artigiano falegname e Irene Vergani, ha tre fratelli: Ottavio, Alberto e Maria Grazia. Ha anche giocato a calcio sino all’età di trent’anni arrivando in serie D con la squadra del Meda. Sostiene di avere il «gusto del lavoro» e, dopo aver aiutato sin da ragazzo il papà in bottega a fare le spine in legno, ha successivamente lavorato per 44 anni in banca iniziando come cassiere e terminando la carriera da Vice Direttore Generale Vicario. È sposato con Daniela ed ha tre figli: Alessandro, Alberto e Andrea.

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