About this series
Un viaggio nell’arco di mezzo secolo, dai villaggi iraniani a Glarona (Svizzera), la culla della democrazia diretta, con un pensiero rivolto alla odierna situazione politica ed economica dell’Italia e dei suoi Comuni.
L’autore, agli inizi degli anni sessanta neodiplomato perito agrario, viene a contatto con la dura realtà delle aree rurali iraniane. Il 22 novembre 1963 vince un concorso e ottiene quindici ettari di terra del demanio nel villaggio di Kushk, a tre chilometri dal capoluogo Garmsar, situato a cento chilometri ad est della capitale Teheran. Presto i suoi nuovi concittadini lo eleggono alla presidenza del Consiglio comunale.
Due anni dopo, nell’aprile 1964, viene chiamato a svolgere il servizio militare nell’“Esercito del Sapere”. Passa i primi quattro mesi nella base militare di Quchan, nella zona nord-orientale del Paese, al confine con l’allora Unione Sovietica, ora Repubblica del Turkmenistan.
In seguito viene incaricato di svolgere il servizio civile come maestro di scuola elementare (all’epoca inesistente) nel villaggio di Orte-Cesceme, una fortezza naturale situata in un paesaggio da incanto nel mezzo della catena dei monti Aladaq-Binalud, a diciotto chilometri da Quchan. E per giunta gli ultimi due chilometri sono senza strada!
All’inizio del novembre 1967, dopo il servizio militare, si reca a Perugia per proseguire gli studi universitari in agraria.
Nell’estate 1969, durante la chiusura estiva dell’Università, si trova a Zurigo per un periodo di lavoro, e viene invitato da un amico svizzero per un breve viaggio a Glarona.
La partecipazione alla “Landesgemeinde” (l’Assemblea legislativa in piazza) della domenica 4 maggio 1969 a Glarona è stata un importante avvenimento per Hossein.
Da quel giorno ha compreso che il federalismo e la democrazia diretta sono la vera e più autentica forma di democrazia, base della pace sociale e del progresso di quel Paese, dove il cittadino può manifestare il proprio consenso o dissenso attraverso un voto che conta, e porta ad effetti immediati; dove ogni cittadino possiede veramente il potere sulle singole scelte dell’Amministrazione sia locale sia federale; e dove le lobby non possono tessere le trame del loro potere, né un politico furbo può fare ciò che più gli aggrada.
“Potere dei cittadini” è una nuova versione de “La prima domenica di maggio a Glarona” pubblicato dall’autore nel 2013.
Sul sito www.hosseinfayaz.com si trovano maggiori informazioni riguardo questa pubblicazione. info@fayaz.it
Hossein Fayaz è nato a Kashmar (Iran) nel 1943, e si è trasferito in Italia nel 1967 per studi. Tra le sue opere: “Le ragazze afgane”; “Il manuale dei tappeti”; “Io mussulmano in Italia”; “Dialogo e Integrazione”; “Oriente e Occidente – Dialogo tra due amici”; “Il tappeto persiano: cultura e società orientale a casa”.
Titles in the series (2)
- Piccoli Comuni, Unione o Fusione?: Esperienza del Comune di Saludecio in Romagna
1
“Piccoli Comuni, Fusione o Unione”, esperienza del Comune di Saludecio in Romagna. Questo saggio è il primo dei tre volumi della raccolta “Democrazia in Comune”, nei quali Fayaz ripercorre i momenti salienti delle battaglie civili e legali di singoli e piccoli gruppi di cittadini, a difesa dell’autonomia e della vivibilità dell’ambiente, della loro vita e del luogo del loro lavoro, spesso faticosi, ma talvolta con esiti positivi e soddisfacenti. Le lettrici e i lettori di queste pagine, rivivranno le loro esperienze civiche per il mantenimento dell’autonomia e della vivibilità della città, in cui hanno scelto di vivere. In questo volume, tra l’altro, l’autore pubblica un resoconto cronologico di partecipazione dei cittadini saludecesi al referendum comunale del 16 ottobre 2016, per la fusione dei Comuni di Saludecio, Mondaino e Montegridolfo situati nella Provincia di Rimini (Italia).
- Potere dei cittadini: Racconti di esperienze di vita vissuta in Iran, Svizzera, Germania e Italia
2
Presentazione Un viaggio nell’arco di mezzo secolo, dai villaggi iraniani a Glarona (Svizzera), la culla della democrazia diretta, con un pensiero rivolto alla odierna situazione politica ed economica dell’Italia e dei suoi Comuni. L’autore, agli inizi degli anni sessanta neodiplomato perito agrario, viene a contatto con la dura realtà delle aree rurali iraniane. Il 22 novembre 1963 vince un concorso e ottiene quindici ettari di terra del demanio nel villaggio di Kushk, a tre chilometri dal capoluogo Garmsar, situato a cento chilometri ad est della capitale Teheran. Presto i suoi nuovi concittadini lo eleggono alla presidenza del Consiglio comunale. Due anni dopo, nell’aprile 1964, viene chiamato a svolgere il servizio militare nell’“Esercito del Sapere”. Passa i primi quattro mesi nella base militare di Quchan, nella zona nord-orientale del Paese, al confine con l’allora Unione Sovietica, ora Repubblica del Turkmenistan. In seguito viene incaricato di svolgere il servizio civile come maestro di scuola elementare (all’epoca inesistente) nel villaggio di Orte-Cesceme, una fortezza naturale situata in un paesaggio da incanto nel mezzo della catena dei monti Aladaq-Binalud, a diciotto chilometri da Quchan. E per giunta gli ultimi due chilometri sono senza strada! All’inizio del novembre 1967, dopo il servizio militare, si reca a Perugia per proseguire gli studi universitari in agraria. Nell’estate 1969, durante la chiusura estiva dell’Università, si trova a Zurigo per un periodo di lavoro, e viene invitato da un amico svizzero per un breve viaggio a Glarona. La partecipazione alla “Landesgemeinde” (l’Assemblea legislativa in piazza) della domenica 4 maggio 1969 a Glarona è stata un importante avvenimento per Hossein. Da quel giorno ha compreso che il federalismo e la democrazia diretta sono la vera e più autentica forma di democrazia, base della pace sociale e del progresso di quel Paese, dove il cittadino può manifestare il proprio consenso o dissenso attraverso un voto che conta, e porta ad effetti immediati; dove ogni cittadino possiede veramente il potere sulle singole scelte dell’Amministrazione sia locale sia federale; e dove le lobby non possono tessere le trame del loro potere, né un politico furbo può fare ciò che più gli aggrada. “Potere dei cittadini” è una nuova versione de “La prima domenica di maggio a Glarona” pubblicato dall’autore nel 2013. Sul sito www.hosseinfayaz.com si trovano maggiori informazioni riguardo questa pubblicazione. info@fayaz.it Hossein Fayaz è nato a Kashmar (Iran) nel 1943, e si è trasferito in Italia nel 1967 per studi. Tra le sue opere: “Le ragazze afgane”; “Il manuale dei tappeti”; “Io mussulmano in Italia”; “Dialogo e Integrazione”; “Oriente e Occidente – Dialogo tra due amici”; “Il tappeto persiano: cultura e società orientale a casa”.
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