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Cartagine oltre il mito: prima e dopo il 146 a.C.
Identità preistoriche: Potere, disuguaglianza e rito nelle società neolitiche del Vicino Oriente
Costruirono i primi templi
Ebook series5 titles

passato remoto

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About this series

Un’esauriente e sistematica ma anche leggibile e accattivante trattazione della più antica storia di Genova. Dalle origini nel Neolitico medio al preludio del suo trasformarsi in grande capitale mediterranea e europea nell’VIII secolo, dalle capanne alle domus, da fondaco di pescatori alla sede vescovile. Ovvero preistoria, protostoria, età romana, tardo-antica e il primo, nebuloso e quasi sempre negletto, tratto dell’Alto medioevo. Un amplissimo periodo storico che di solito è sommariamente trattato nel primo capitolo delle tante “storie di Genova”.
Una storia che gli sviluppi recenti dell’archeologia urbana consentono oggi, finalmente, di scrivere, restituendo a Genova e al resto della Liguria quella dimensione ancestrale che sola può spiegare il lento e graduale affermarsi di questa città e di questa regione come area chiave dei traffici politici, economici e culturali del Mediterraneo. 

L’Autrice è l’autorità indiscussa in materia, essendo stata come funzionaria responsabile della Soprintendenza la protagonista locale di quella felice stagione dell’archeologia urbana in Italia negli anni ’80 e ’90.

Vincenzo Tiné
Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona
LanguageItaliano
Release dateJan 3, 2012
Cartagine oltre il mito: prima e dopo il 146 a.C.
Identità preistoriche: Potere, disuguaglianza e rito nelle società neolitiche del Vicino Oriente
Costruirono i primi templi

Titles in the series (5)

  • Costruirono i primi templi

    1

    Costruirono i primi templi
    Costruirono i primi templi

    NEL CUORE DELLA PREISTORIA Gobekli Tepe: una straordinaria scoperta archeologica che rivoluziona le nostre conoscenze sul remoto passato dell'uomo e getta una nuova luce sulle antiche tradizioni che hanno originato il racconto biblico della Genesi. Klaus Schmidt, l'archeologo scopritore del primo complesso templare dell'umanita', con questo libro ci conduce per mano dentro l'enigma che attanaglia da sempre gli studiosi della preistoria: donde veniamo e come siamo arrivati fin qui? Davanti a questa domanda cruciale, l'autore non si tira indietro ed avanza ipotesi narrando, in modo coinvolgente, il suo primo impatto con la misteriosa collina di Sanliurfa, nella Turchia orientale, e con i successivi eccezionali ritrovamenti, per poi descrivere con rigore la struttura dell'insediamento neolitico, cercando di interpretare il significato dei colossali pilastri a T disposti a cerchio ed istoriati con straordinari bassorilievi naturalistici o con simboli ancora tutti da decifrare. Il tutto 7000 anni prima delle grandi piramidi egizie e in tempi ancor piu' remoti rispetto all'innalzamento del primo megalite di Stonehenge. Il sito di Gobekli Tepe, con le sue meraviglie provenienti direttamente dall'era glaciale e con quelle che giacciono misteriosamente ancora sotto il manto di terra, e' destinato a cambiare radicalmente la comprensione delle tappe dell'avventura umana. 'La scoperta degli antichissimi templi di Gobekli Tepe (X millennio a.C.) permette per la prima volta di comprendere, con chiarezza senza uguali, come cacciatori e raccoglitori abbiano dato origine alla cultura degli agricoltori sedentari. Un libro affascinante sugli inizi della rivoluzione neolitica.' (Prof. Dr. Friedemann Schrenk, Direttore della sezione paleoantropologica del Senckenberg Museum di Francoforte) 'Questa è la storia della scoperta di un santuario monumentale che, a rigor di logica, non dovrebbe nemmeno esistere. Prima che venisse in luce, infatti, nessuno avrebbe creduto che i nostri predecessori, già 12000 anni fa, fossero in grado di realizzare opere d'arte e d'architettura di tale portata. In questo libro riccamente illustrato l'archeologo Klaus Schmidt, autore degli scavi, descrive quali forze propulsive abbiano potuto manifestarsi in un momento così cruciale per la storia della civilta' umana.'' (Umberto Tecchiati)

  • Cartagine oltre il mito: prima e dopo il 146 a.C.

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    Cartagine oltre il mito: prima e dopo il 146 a.C.
    Cartagine oltre il mito: prima e dopo il 146 a.C.

    I saggi che compongono il volume propongono la conoscenza aggiornata della città che fu signora del Mediterraneo e capitale dell'Africa romana, oltre i luoghi comuni del mito. Sono presentati episodi della vita urbana e religiosa della città rivale di Roma, prima e dopo il 146 a.C., anno della distruzione. Della potente città fenicio-punica, poi Colonia romana, sarà possibile conoscere un santuario dellìVIII sec. a.C. frequentato da fenici e greci, un luogo di culto dedicato ad una dea greca, e poi l'altare monumentale sulla Byrsa, offerto alla famiglia di Augusto, con intensi messaggi ideologici, religiosi e politici. Inoltre, alcuni saggi sono dedicati alle grandi cisterne della città e all' approvvigionamento idrico della Colonia al tempo dell'imperatore Adriano, che con la sua visita a Cartagine interruppe un lungo periodo di siccità. L' edilizia privata con le case e le botteghe dei cartaginesi nel "quartiere delle ville romane" e le grandi domus urbane dell'aristocrazia, dove scenari architettonici ricreano ambienti naturali, sono altri argomenti centrali del volume. Della città, prima e dopo l'arrivo dei Vandali nel 439, sono presentati l'opera ciclopica di un muro difensivo dei quartieri urbani e una bardatura di età bizantina di un cavallo. La cultura materiale, la vita quotidiana e la vita religiosa di Cartagine sono protagonisti oltre il mito.

  • Identità preistoriche: Potere, disuguaglianza e rito nelle società neolitiche del Vicino Oriente

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    Identità preistoriche: Potere, disuguaglianza e rito nelle società neolitiche del Vicino Oriente
    Identità preistoriche: Potere, disuguaglianza e rito nelle società neolitiche del Vicino Oriente

    A livello di cultura generale è ancora oggi molto diffusa l’idea secondo cui l’umanità avrebbe sperimentato una progressiva evoluzione da forme “semplici” e originariamente egalitarie di vita collettiva a società “complesse” inevitabilmente gerarchiche. La Rivoluzione Neolitica, ossia la nascita dei primi villaggi permanenti e delle prime economie agricole circa 10.000 anni fa, avrebbe rappresentato un punto di svolta decisivo, perché avrebbe instradato in modo irreversibile l’umanità su un percorso all’insegna della disuguaglianza e dello sfruttamento. I dati raccolti dagli archeologi in più di un secolo di studi sul Neolitico del Vicino Oriente, tuttavia, mettono in discussione questa ricostruzione. Sembra infatti che i nostri antenati neolitici siano riusciti a prevenire con successo per diversi millenni lo sviluppo di società stratificate e di istituzioni politiche centralizzate e oppressive, e questo nonostante le sfide generate dalla vita sedentaria e le allettanti opportunità offerte dalle nascenti economie di produzione. Ma dove risiede la chiave per risolvere questo (apparente) enigma? L’autore suggerisce che per tentare di comprendere l’organizzazione sociale preistorica dobbiamo ripensare alla radice il modo in cui definiamo nozioni come quelle di “persona”, “società” e “potere”, concentrandoci in particolare sulla complicata relazione di reciproca dipendenza che ci lega alle cose e sul rapporto altrettanto complesso che intratteniamo con le forze e le entità che ascriviamo da sempre alla sfera della trascendenza.

  • Anatolia - Le origini

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    Anatolia - Le origini
    Anatolia - Le origini

    Il volume conduce l'appassionato di archeologia, il viaggiatore curioso, ma anche lo studente universitario o l'archeologo professionista in un affascinante viaggio alla scoperta della più antica preistoria dell'odierna Turchia. Pur nella rigorosità dei dati scientifici il libro è infatti pensato come un racconto e una vera e propria guida, capace di fornire sia un'introduzione generale agli aspetti storico-culturali della preistoria della penisola anatolica, sia un inquadramento dei singoli siti e musei archeologici che hanno restituito e conservino tracce delle culture umane sviluppatesi tra Paleolitico inferiore e la fine del Neolitico. Il volume è suddiviso in tre parti: Prima parte: fornisce un inquadramento geografico, climatico e paleoambientale dell'area, per poi ripercorrere in ordine cronologico lo stato delle conoscenze sulla preistoria anatolica. La ricca illustrazione affronta, per ciascuna fase cronologica, diversi temi che rendono più comprensibile e piacevole la narrazione, quali tecniche di sopravvivenza, strategie di caccia, approvvigionamento delle materie prime, riti e culti, forme d'arte, strategie di occupazione del territorio e di impiego/produzione delle risorse. Seconda parte: raccoglie brevi descrizioni e informazioni utili, oltre a ubicazione e recapiti, sui siti archeologici, le aree e i musei dell'odierna Turchia dove sono conservati e visibili materiali e strutture della preistoria antolica, illustrati nella prima parte del libro. Terza parte: un vero e proprio dizionario archeologico trilingue (italiano/turco/inglese), per fornire al viaggiatore e allo studioso un utile strumento per una migliore comprensione di testi di pannelli, didascalie e indicazioni durante la visita a siti e musei della Turchia. Non esistendo ad oggi un dizionario archeologico italiano/turco, questa appendice del volume potrà essere particolarmente utile a studenti universitari e non solo nella loro attività professionale.

  • Genaua Kainua Genua Ianua: Genova. Le molte vite di una città portuale dal Neolitico al VII secolo d.C.

    Genaua Kainua Genua Ianua: Genova. Le molte vite di una città portuale dal Neolitico al VII secolo d.C.
    Genaua Kainua Genua Ianua: Genova. Le molte vite di una città portuale dal Neolitico al VII secolo d.C.

    Un’esauriente e sistematica ma anche leggibile e accattivante trattazione della più antica storia di Genova. Dalle origini nel Neolitico medio al preludio del suo trasformarsi in grande capitale mediterranea e europea nell’VIII secolo, dalle capanne alle domus, da fondaco di pescatori alla sede vescovile. Ovvero preistoria, protostoria, età romana, tardo-antica e il primo, nebuloso e quasi sempre negletto, tratto dell’Alto medioevo. Un amplissimo periodo storico che di solito è sommariamente trattato nel primo capitolo delle tante “storie di Genova”. Una storia che gli sviluppi recenti dell’archeologia urbana consentono oggi, finalmente, di scrivere, restituendo a Genova e al resto della Liguria quella dimensione ancestrale che sola può spiegare il lento e graduale affermarsi di questa città e di questa regione come area chiave dei traffici politici, economici e culturali del Mediterraneo.  L’Autrice è l’autorità indiscussa in materia, essendo stata come funzionaria responsabile della Soprintendenza la protagonista locale di quella felice stagione dell’archeologia urbana in Italia negli anni ’80 e ’90. Vincenzo Tiné Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona

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