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Intuitivamente liberi:  Il contributo della filosofia sperimentale al dibattito sul libero arbitrio
Danza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea
Tra poesia e physiologia.:  Il sublime e la scienza della natura
Ebook series7 titles

CapitoloUnico

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About this series

Nel dialetto delle Eolie, iancura definisce quella speciale atmosfera in cui un mare calmo e immoto si fonde con il cielo in un biancore indistinto e talvolta perturbante. È un’esperienza immemorabile che già Ulisse sperimentò approssimandosi all’isola delle Sirene e che Goethe riscoprì nei paesaggi siciliani del suo Viaggio in Italia.
Con una scrittura volutamente “leggera” (su cui la Postfazione di Giovanni Lombardo propone preziose e suggestive riflessioni), Paolo Casuscelli rievoca alcuni episodi della sua esperienza di insegnante in una scuola media dell’isola e trasferisce alle sue pagine quell’arioso senso di libertà e di solitudine, quel ritmo esistenziale più rallentato che – spesso in bilico tra reale e onirico – dall’isola soltanto possono generarsi.
Ne sono investiti, in diversa misura, tutti i personaggi del libro: gli alunni, che condividono con il loro insegnante anche gli spazi e i tempi esterni alla scuola, e tutta una galleria di figure emblematiche, vagabondi, ormeggiatori, ristoratori, imprenditori del vino, parroci, meccanici. Sullo sfondo, sempre il mare: che l’insegnante con la passione per la pesca subacquea conosce non solo nella candescente maestà della iancura ma anche nella segreta intimità dei suoi misteriosi fondali.

Edizione ampliata e aggiornata
LanguageItaliano
Release dateSep 4, 2014
Intuitivamente liberi:  Il contributo della filosofia sperimentale al dibattito sul libero arbitrio
Danza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea
Tra poesia e physiologia.:  Il sublime e la scienza della natura

Titles in the series (7)

  • Tra poesia e physiologia.: Il sublime e la scienza della natura

    1

    Tra poesia e physiologia.:  Il sublime e la scienza della natura
    Tra poesia e physiologia.:  Il sublime e la scienza della natura

    Uno schema storiografico piuttosto frequente tende a distinguere il sublime degli antichi, che ha un accento prevalentemente retorico inteso a definire una certa istanza di grandezza per entro al discorso letterario, dal sublime dei moderni, che ha invece un accento prevalentemente filosofico, volto a definire un certo tipo di rapporto tra l'uomo e la natura. Gli studi più recenti hanno però dimostrato che, nella cultura greca e latina, l'idea di un sublime naturale non era ignorata e si esprimeva soprattutto attraverso una sensibilità cosmologica cui dava voce la poesia ispirata dalla physiologia, cioè dalla scienza della natura. Lungi dal riuscire occasionale, l'interesse degli antichi per il sublime della natura non era meno importante dell'interesse per il sublime dello stile. GIOVANNI LOMBARDO, insegna Estetica presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e degli Studi Culturali dell’Università di Messina. Tra le sue pubblicazioni: Hypsegoria. Studi sulla retorica del sublime (Mucchi, 1988), L’estetica antica (il Mulino, 2002), La pietra di Eraclea. Tre saggi sulla poetica antica (Quodlibet, 2006), La traduzione della poesia. Studi e prove (Editori Riuniti, 2009), L’esthétique antique en 50 questions (Klincksieck, 2011). Ha inoltre tradotto e commentato: Ps. Longino, Il Sublime (Aesthetica, 2007, terza ed.), Demetrio, Lo Stile (Aesthetica, 1999) e ha curato l’ed. ital. di W.J. Verdenius, I principi della critica letteraria greca (Mucchi, 2003). Cura per Mucchi la collana CapitoloUnico.

  • Intuitivamente liberi: Il contributo della filosofia sperimentale al dibattito sul libero arbitrio

    3

    Intuitivamente liberi:  Il contributo della filosofia sperimentale al dibattito sul libero arbitrio
    Intuitivamente liberi:  Il contributo della filosofia sperimentale al dibattito sul libero arbitrio

    Il libero arbitrio rappresenta un concetto centrale dell’esistenza umana: durante il quotidiano svolgersi della sua vita, ogni persona si sente padrona delle proprie scelte e delle proprie azioni. Eppure, una lunga tradizione filosofica ha messo in dubbio la reale esistenza della libertà umana. Il dibattito contemporaneo vede il contrapporsi di paradigmi che non sembrano in grado di fornire una spiegazione compatibile con le nuove acquisizioni conoscitive provenienti dalle scienze. Ciononostante, la nozione di libertà è fortemente intuitiva: difficilmente le persone rinuncerebbero all’idea di essere creature che decidono e agiscono liberamente. Considerata l’attuale impasse concettuale, alcuni filosofi hanno iniziato a praticare filosofia sperimentale indagando, tramite metodi empirici, la nozione intuitiva di libertà delle persone comuni: i cosiddetti non filosofi. Qual è l’idea ordinaria di libero arbitrio? Perché le persone si ritengono libere? Come reagirebbero se la scienza provasse che il libero arbitrio è niente più che un’illusione? La filosofia sperimentale si propone di fornire un contributo innovativo al dibattito sul libero arbitrio e sulle risposte intuitive che esso produce.

  • Danza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea

    5

    Danza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea
    Danza e Spazio: La metamorfosi dell'esperienza artistica contemporanea

    Che cosa s’intende per spazio e per luogo della danza? Che rapporto intrattiene il corpo con questi due termini? E in che maniera lo spazio contribuisce, poi, alla creazione coreografica? Che ruolo occupa a livello drammaturgico e nella relazione con il pubblico? Con un excursus che attraversa la danza postmoderna americana, il teatro-danza tedesco, la non danza europea, la danza urbana e la danza d’autore, particolarmente italiana, il volume presenta una riflessione inedita dell’interazione tra danza e spazio, illustrandone i nodi concettuali e le principali tipologie nel confronto con gli sviluppi storici, sociali ed estetici del secondo Novecento.

  • L'arte per diritto: I primordi giuridici dell'estetica fotografica

    4

    L'arte per diritto: I primordi giuridici dell'estetica fotografica
    L'arte per diritto: I primordi giuridici dell'estetica fotografica

    Questo libro offre i primi risultati di una ricerca, tuttora in corso, sui problemi – di natura insieme giuridica ed estetica – sollevati, nella Francia del XIX e del XX secolo, dall’acquisizione della fotografia tra le opere d’arte degne di essere tutelate dalle norme sul diritto d’autore. Frutto di scrupolose indagini d’archivio, il volume analizza gli atti di due processi molto famosi e le vicissitudini legali che, proprio nel paese che vide nascere l’«invenzione maravigliosa», la fotografia dovette affrontare prima che le fosse riconosciuto lo statuto giuridico di oeuvre d’esprit. Integrando la ricostruzione storica con la riflessione filosofica, il libro lascia emergere tutta la portata teoretica del dibattito giuridico sulla natura artistica della fotografia e, mentre sollecita un ripensamento del complesso tema dell’“originalità”, offre un contributo prezioso alla storia dell’estetica fotografica.

  • Discorsi sulla superficie: Estetica, arte, linguaggio della pelle

    6

    Discorsi sulla superficie: Estetica, arte, linguaggio della pelle
    Discorsi sulla superficie: Estetica, arte, linguaggio della pelle

    La pelle è il vestito corporeo del vivente, e in questo spazio al tempo stesso biologico e psichico l’estetica, l’arte, la poesia hanno scritto la storia naturale e culturale dell’essere umano. Dal mito di Marsia al martirio di San Bartolomeo, la privazione della pelle è innanzitutto la perdita dell’identità. La pelle, tuttavia, ancorché strappata spesso vive una esistenza autonoma, o addirittura “ritorna” a ricoprire il corpo sotto un altro aspetto. E così, in un rovesciamento talora sorprendente, spogliarsi dell’epidermide è – simbolicamente – preannuncio di risurrezione, garanzia di una nuova vita. Questo ritornare alla vita e nella vita qualche volta, più concretamente, corrisponde ai ritocchi della chirurgia estetica, alla quale il desiderio della bellezza a tutti i costi affida un potere persino demiurgico. A partire dall’esame di quei racconti esemplari considerati autentici miti di fondazione dell’estetica e delle arti, e di numerose fattispecie figurative e letterarie, nonché degli snodi principali della riflessione teorica sulla tattilità, il saggio di Francesco Paolo Campione analizza il ruolo simbolico e antropologico della pelle, da Marsia appunto fino all’arte del tatuaggio. Ne risulta una storia dell’estetica scritta sulla superficie, che rende conto di molti aspetti del presentarsi al mondo del corpo, sotto un manto che dice molto (o tutto) di noi stessi.

  • E forse il bacio

    7

    E forse il bacio
    E forse il bacio

    Una volta, Pablo Picasso affermò che i temi fondamentali dell’arte sono «la gravidanza, la nascita, la sofferenza, l’assassinio, la coppia, la morte, la rivolta – e forse il bacio». Una dichiarazione che attribuiva al bacio, a questo piccolo atto della vita quotidiana, un’importanza davvero inaspettata. E in effetti, nasca dall’amore, dall’amicizia o da un sentimento di fraternità, il bacio è sempre un segno nobilissimo della nostra umanità, perché si offre come un dono e come un riconoscimento dell’alterità. Concepito nella forma di un dialogo a tre voci, questo breve saggio mette in scena sensazioni, significati, rituali e abitudini di quello che può forse essere considerato il gesto più bello del desiderio – un tema peraltro ricorrente in gran parte dei libri di Belinda Cannone. Lasciando interagire finzione e riflessione, ricordi sensuali e citazioni letterarie, l’Autrice riesce qui a tradurre con parole profonde e suggestive tutto ciò che silenziosamente si concentra nel tenero e intimo abbandonarsi alle dolcezze di un bacio.

  • Iancura: Brevi racconti dall'isola di Salina

    9

    Iancura: Brevi racconti dall'isola di Salina
    Iancura: Brevi racconti dall'isola di Salina

    Nel dialetto delle Eolie, iancura definisce quella speciale atmosfera in cui un mare calmo e immoto si fonde con il cielo in un biancore indistinto e talvolta perturbante. È un’esperienza immemorabile che già Ulisse sperimentò approssimandosi all’isola delle Sirene e che Goethe riscoprì nei paesaggi siciliani del suo Viaggio in Italia. Con una scrittura volutamente “leggera” (su cui la Postfazione di Giovanni Lombardo propone preziose e suggestive riflessioni), Paolo Casuscelli rievoca alcuni episodi della sua esperienza di insegnante in una scuola media dell’isola e trasferisce alle sue pagine quell’arioso senso di libertà e di solitudine, quel ritmo esistenziale più rallentato che – spesso in bilico tra reale e onirico – dall’isola soltanto possono generarsi. Ne sono investiti, in diversa misura, tutti i personaggi del libro: gli alunni, che condividono con il loro insegnante anche gli spazi e i tempi esterni alla scuola, e tutta una galleria di figure emblematiche, vagabondi, ormeggiatori, ristoratori, imprenditori del vino, parroci, meccanici. Sullo sfondo, sempre il mare: che l’insegnante con la passione per la pesca subacquea conosce non solo nella candescente maestà della iancura ma anche nella segreta intimità dei suoi misteriosi fondali. Edizione ampliata e aggiornata

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