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Il meraviglioso regno dei PASI
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Il meraviglioso regno dei PASI

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About this ebook

Il meraviglioso dei PASI è un'opera satirica ambientata in una società distopica (ma poi neanche tanto).

Nella città-Stato d Pharmakon la gente vive felice e contenta grazie al Sublime Governo che pensa a tutto: generi alimentari super protetti, medicine in abbondanza per tutti, intrattenimento costante e istruzione d'eccellenza.

Purtroppo un bel (o brutto?) giorno arrivano i cosiddetti Sovversivi sediziosi che cercano di sobillare la popolazione contro il Sublime Governo. All'inizio fanno rinvenire nella città-Stato una miriade di messaggi cartacei con strane frasi, ma con il passare del tempo si fanno sempre più audaci e al Sublime Governo non resta che intervenire. Ce la farà a sconfiggere questi Sovversivi sediziosi? Sono davvero così cattivi? E la città-Stato di Pharmakon è davvero un luogo così idilliaco?

Avviso dell'autore : questo libro non è assolutamente adatto a politicamente corretti, perbenisti e buonisti.

LanguageEnglish
PublisherA. Sunot
Release dateDec 5, 2023
ISBN9798223958468
Il meraviglioso regno dei PASI

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    Book preview

    Il meraviglioso regno dei PASI - A. Sunot

    Prefazione

    Perbenisti, buonisti e politicamente corretti! ebbene sì, forse questo libro non vi piacerà. Ma non per la mancanza di contenuti o il ritmo stentato o la frivolezza degli argomenti, piuttosto perché un dubbino piccino piccino magari inizierà a insinuarsi, pagina dopo pagina, tra i vostri grovigli di morale acquisita, abitudini mentali e idee stantie; un dubbino che ha le sembianze dell’angoscia del buio freddo di menti prive della faticosa e battagliera critica, dell’ardore del sapere, del desiderio di ghermire la conoscenza per quanto dolorosa e claustrofobica essa sia.

    Infatti l’autore, come tutti i veri filosofi e poeti, vuole mettere il lettore continuamente in crisi affinché questi esca dal covo cristallizzato dei suoi pensieri, un ambiente autocostruitosi ad hoc per sentirsi rassicurato, ma che non gli permette più di pensare.

    E purtroppo senza pensiero non si è che marionette alla mercé del più bieco burattinaio di turno.

    Perbenisti, buonisti e politicamente corretti! forse necessitate davvero di una siffatta opera!

    E voi, pensatori indignati, anime profonde e saggi dissidenti! unitevi a noi! L’ironia dell’autore vi solleticherà nell’isolamento determinato dall’esser voi stemperati in un interminabile branco belante; insieme a lui ammonirete, apprenderete e ammiccherete alla cultura e alla profondità di spirito, grazie alle quali si può essere condotti al nucleo della propria bellezza interiore, permettendole di affiorare e ampliarsi.

    L’amore per le citazioni non è solo dell’autore ma anche della prefatrice, che conclude questa breve dissertazione esortandovi ad alimentare le vostre anime di concetti intensi e appaganti. Distolgo per un attimo dall’Olimpo degli dèi scrittori Pier Paolo Pasolini affinché con le sue parole vi convinca ad affrontare con curioso entusiasmo il testo vivificante che avete fra le mani:

    L’uomo tende ad addormentarsi nella propria normalità, si dimentica di riflettersi, perde l’abitudine di giudicarsi, non sa più chiedersi chi è.

    È allora che va creato, artificialmente, lo stato di emergenza: a crearlo ci pensano i poeti. I poeti, questi eterni indignati, questi campioni della rabbia intellettuale, della furia filosofica.

    Compulsate con cura ogni pagina di questo libro! ne trarrete godimento!

    Martina Buriola

    Introduzione 

    Stava calando la notte nel ridente regno di Pharmakon, quando all’improvviso si udirono rimbombare delle urla tra le deserte stradine in selciato presso la cinta muraria. Un giovane fuggiva all’impazzata rincorso da due guardie urbane (a dire la verità erano tre, ma una di loro non era ancora in vista in quanto, grassa com’era, era rimasta indietro).

    Il giovane, con grande destrezza, saltò su dei fusti presso le mura e con un balzo riuscì ad aggrapparcisi, una piccola spinta con la punta del piede, qualche frammento di pietra sbriciolata che cadde e il fuggiasco scavalcò agilmente la cinta. Le due guardie urbane, consce del fatto che ormai non avrebbero più potuto acciuffarlo in quanto non autorizzate a oltrepassare le mura, si rassegnarono e si guardarono infastidite, attendendo il loro compagno, un uomo paffuto che stava per arrivare con un gran fiatone e tutto sudato, sorreggendosi la panza cadente come se così facendo potesse andare più veloce.

    Diamine, ve lo siete lasciato sfuggire?! chiese il nuovo arrivato tutto trafelato.

    Sì, capo, purtroppo ci è scappato per un soffio, rispose una delle guardie urbane.

    Maledizione!

    Gettando uno sguardo al suolo, il capo dalla panza non indifferente scorse un sacchettino di iuta. Lo colse e aprendolo trovò delle sementi.

    I tre gendarmi guardarono con sguardo perplesso le piccole sementi sul palmo della mano del capo e si chiesero di che diavolo si trattasse. Dopo il primo sconcerto iniziale il capo, il più anziano dei tre, con tono saccente disse: Credo proprio che siano dei semi. Quando ero piccolo ricordo che mio bisnonno a volte parlava della loro esistenza.

    Frugando ulteriormente nel sacchetto trovò numerosi biglietti di carta, tutti uguali, con lo stesso strano messaggio:

    «L’inganno si perpetua nel tempo. Conoscenza, verità e giustizia come mezzi per creare la propria felicità»

    Santi numi, non sarà mica ..., il capo delle guardie urbane non poteva credere ai suoi occhi. Era proprio uno di loro. Dobbiamo contattare immediatamente i nostri superiori, non sono queste cose che possiamo trattare noi, delle semplici guardie urbane e chiuse immediatamente il saccoccio con le sementi e i messaggi.

    I

    Pharmakon era un luogo meraviglioso in cui regnava la giustizia, il benessere e la pace. Il cibo era abbondante per tutti e i cittadini venivano assistiti nei minimi dettagli. Il livello sanitario era altissimo e il Sublime Governo si occupava di tutto.  

    I cittadini erano straordinari e ogni due anni i più virtuosi venivano premiati con la massima onorificenza che poteva ottenere un abitante di Pharmakon: l’Ordine al merito di Pharmakon - Cittadino PASI. Il titolo di PASI era il non plus ultra del riconoscimento e con il passare del tempo sempre più soggetti erano riusciti a diventare dei perfetti PASI.

    Dunque, il regno di Pharmakon oltre a essere un territorio meraviglioso era pure abitato da una popolazione straordinaria composta appunto da moltissimi PASI.

    Purtroppo questo luogo idilliaco sembrava essere minacciato da forze esterne.

    Le tre guardie urbane avevano riferito del loro inseguimento e del giovane che era riuscito a seminarle fuggendo oltre le mura e avevano consegnato il sacchetto dal contenuto particolare: una serie di messaggi tutti uguali e delle sementi.

    Non c’era più alcun dubbio. Si trattava di loro, dei cosiddetti Sovversivi sediziosi, nome con cui da tempo costoro venivano chiamati all’interno dei palazzi del potere. Era gente di fuori e sebbene all’inizio avessero suscitato solo una strana curiosità presso le autorità, ben presto avevano cominciato a rappresentare un increscioso e pericoloso fenomeno.

    Ormai erano mesi che si rinvenivano strani messaggi per le strade di Pharmakon. Messaggi per lo più astrusi agli occhi dei PASI e di molti altri cittadini, ma le autorità non avevano dubbi: si trattava di messaggi sovversivi della massima pericolosità. Messaggi del tipo «La verità è come l’amore e la tosse, non si può nascondere», «Non confondete i grandi ideali con i porci comodi», «Non fatevi ingannare dall’apparenza delle cose e non rinunciate mai alla vostra dignità» oppure «Ciò che credete, crea» o addirittura frasi sediziose del tipo «In uno stato libero, ogni persona dotata di uno spirito libero deve governarsi da sé» oppure «Siamo la Resistenza. Unitevi a noi!».

    Siamo la Resistenza. Unitevi a noi! Ma chi si credono di essere questi?! disse battendo un pugno sul tavolo il Dottor Sburion, massimo esponente del così denominato Sublime Governo.

    Il funzionario politico Nasomarron gli rispose: Incredibile! Ha ragione Dottor Sburion, non so proprio come costoro possano osare intromettersi nelle questioni interne di Pharmakon, cercando di sobillare la popolazione con le loro frasi astruse e sediziose. Devo dire che mai nome fu più azzeccato: l’appellativo Sovversivi sediziosi che abbiamo dato loro calza a pennello!

    I messaggi venivano ritrovati da un numero sempre maggiore di persone e la voce si stava spargendo a macchia d’olio. Molto meglio quindi rivolgersi alla popolazione e parlarne direttamente, dato che non si poteva più far finta di niente.

    Da tempo il Sublime Governo aveva deciso di non creare allarmismo e per il suo bene aveva avviato le indagini nella più assoluta segretezza, ma oramai era giunto il momento di cambiare strategia.

    Nasomarron, predisponi tutto per una trasmissione in diretta questa sera alle ore 20.00, disse il Dottor Sburion con tono risoluto.

    Così farò, rispose il funzionario politico che sempre accompagnava l’emerito Dottor Sburion.

    Fu così che quella sera nel regno di Pharmakon, una bellissima città-Stato, tutti i dispositivi conosciuti con il nome di Grande schermo vennero sintonizzati all’unisono per dar voce al Sublime Governo rappresentato dal Dottor Sburion.

    Il Grande schermo era appunto uno schermo molto grande, ma ultrapiatto, installato in pressoché ogni abitazione (e in ogni stanza di ogni abitazione) di Pharmakon. La misura standard era di 90 e la visione era alquanto piacevole, gli spettatori avevano l’impressione di essere travolti dalle immagini trasmesse. Ciò nonostante esistevano Grandi schermi di dimensioni più piccole, quelli da bagno, che misuravano solo 60.

    I cittadini avevano libero accesso al Grande schermo, anzi il suo utilizzo veniva attivamente promosso dal Sublime Governo che aveva a cuore che i suoi cittadini potessero divertirsi e informarsi a tutte le ore del giorno e della notte. Il Grande schermo presentava anche un’altra particolarità che lo contraddistingueva dalle tecnologie del passato, ovvero poteva essere acceso e spento a piacere dal Ministero della Telepersuasione e le trasmissioni, perfino gli apprezzatissimi litigi furibondi con accavallamento di voci, potevano essere interrotti per dare spazio a comunicazioni della massima importanza, come quella che sarebbe stata trasmessa di lì a pochi minuti.

    Inoltre, grazie all’avanzatissima tecnologia di Pharmakon, tutti i Grandi schermi potevano registrare le espressioni facciali e quanto detto dai telespettatori e i dati venivano poi trasmessi al Ministero che li analizzava tramite speciali algoritmi e tecnologie in modo tale da valutare l’efficacia delle proprie comunicazioni. Tutto ciò per il bene dei cittadini. Ovviamente.

    Ecco, era giunta l’ora e così in tutte le case i Grandi schermi si sintonizzarono sulla stessa trasmissione e i dispositivi spenti, compresi quelli da bagno, si accesero.

    Il Dottor Sburion parlava direttamente dal suo ufficio, rivolgendosi alla popolazione di Pharmakon che pendeva dalle sue labbra.

    Cari cittadini, stimate cittadine di Pharmakon, sono qui questa sera per trasmettervi delle informazioni estremamente importanti. Vi prego di mantenere la calma e di non allarmarvi più del dovuto per quanto sto per comunicarvi. È col cuore intriso di dolore che vi devo rivelare che da un certo tempo a questa parte Pharmakon sta subendo degli attacchi meschini.

    Oooh! dissero milioni di persone da casa, con il naso a trenta centimetri dal Grande schermo. Ma non tutti proferirono tale esclamazione; il signor Lelo Martinez per esempio non disse nulla perché aveva la bocca piena, intento a rimpinzarsi di salsicce e trangugiare lattine di birra comodamente adagiato sul divano della sua abitazione.

    "Da tempo sono stati rinvenuti degli strani messaggi cartacei, lasciati nei posti più svariati. All’inizio pensavamo si trattasse di qualche scherzo insulso, ma dalle nostre indagini è emerso un quadro inquietante. Siamo giunti alla conclusione che si tratti di soggetti esterni, che abbiamo denominato i Sovversivi sediziosi. Non sappiamo quanti siano costoro, né quali siano le loro reali intenzioni, tuttavia, stando ai fatti sembra che vogliano aizzare la popolazione contro il Sublime Governo.

    Dopo tutto quello che abbiamo fatto per il vostro benessere!

    Superfluo ricordarvi i passi da gigante compiuti in ambito tecnologico negli ultimi anni, con i nostri fantastici mezzi di trasporto elettrici e automatici che scoppiano sempre meno, tanto per fare un esempio. Oppure in ambito sanitario con la nuovissima composizione della famosa Iniezione che vi protegge contro oltre cinquanta malattie, tra cui i calli ai piedi e il mal di suocera, che tanto affligge i testicoli più delicati.

    E che dire degli enormi progressi compiuti in ambito agroalimentare? Cibo in abbondanza per tutti e della migliore qualità grazie ai nostri tecnici che, dopo anni di ricerche e investimenti enormi, sono riusciti a creare il cibo super protetto che tutti conoscete: il pesticibo.

    Anche grazie al nostro sistema di istruzione un numero sempre maggiore di voi ha ottenuto la massima onorificenza a cui un cittadino possa ambire, mi riferisco al titolo di PASI e perciò dobbiamo ringraziare tutti il nostro Sublime Governo che, come sapete, da anni è diretto dal mio partito dei Meritevoli, Opportuni, Saggi, Talentuosi, Ragionevoli e Infallibili e si è distinto con la sua politica del Virtuosismo, dell’Onnipresenza, della Magnanimità, dell’Imparzialità, della Trasformazione e dell’Obiettività.

    Cittadini e cittadine di Pharmakon, potete andare ben fieri della vostra classe dirigente, di cui sono onorato di fare parte come sommo esponente.

    Le nostre politiche sono veramente virtuose, hanno raggiunto un virtuosismo mai conosciuto prima d’ora. Siamo onnipresenti, vi assistiamo in tutto per tutto, a scuola, nei nostri Centri di Salute all’avanguardia, al lavoro e perfino a casa vostra grazie alla tecnologia dei Grandi schermi. Siamo magnanimi, la nuova riforma della giustizia è a dir poco fenomenale. Mai nessuno in passato aveva dato dimostrazione di cotanta magnanimità e difatti siamo riusciti ad abolire le pene detentive per determinati reati quali la corruzione, che stavano a indicare un’arretratezza sociale e giuridica tipica di un popolo incivile. Si tratta questo di un grande passo in avanti in ambito giuridico, come non se ne vedevano da decenni; come quando fu instaurato il principio per cui la legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione che giustamente varia a seconda dei soggetti in questione. Tutto ciò non inficia l’imparzialità dei giudizi dei tribunali di Pharmakon che avvengono sempre nel rispetto della legge. Ovviamente.

    La trasformazione ci accompagna costantemente per consentirci di mutare, di cambiare pelle e di affrontare le nuove sfide che si profilano all’orizzonte. Per prendere le decisioni migliori dobbiamo ricorrere all’obiettività. Grazie a queste politiche la nostra società è arrivata al punto attuale, ma purtroppo qualcuno sta cercando di sovvertire l’ordine delle cose in maniera subdola, probabilmente si tratta di invidiosi che ci vogliono danneggiare.

    E allora cittadini, è a voi che mi rivolgo chiedendo l’aiuto di tutti. Invito chiunque a consegnare immediatamente qualsiasi messaggio trovato al più vicino distaccamento delle guardie urbane. Vi invito altresì a stare all’erta e segnalare qualsiasi individuo sospetto.

    Nelle prossime settimane continueremo a informarvi e siamo certi che ben presto cattureremo questi Sovversivi sediziosi che hanno osato attaccare la nostra società."

    Burp, Lelo Martinez, dopo aver terminato tutte le salsicce e anche le dodici lattine di birra, si pulì la bocca con la manica della maglia e parlando al Grande schermo, come era solito fare, disse: Ah, ma allora quel messaggio che ho trovato l’altro giorno con quella frase stupida è di questi disgraziati dei Sovversivi sediziosi!

    Con fare impacciato, a causa dei chili di salsicce consumate e dei litri di birra tracannati, afferrò il messaggio accartocciato che aveva lasciato sul mobile accanto al divano (sul quale trascorreva la maggior parte della sua vita) e lo lesse: «La felicità materiale si ottiene solitamente a spese degli altri, la spiritualità rendendoli felici.»

    Bah, e che vorrà dire? Questi sono suonati. Quando verranno acciuffati, dopo le dovute bastonate dovrebbero essere sottoposti a un trattamento sanitario obbligatorio. Ma di cosa parlano? Spiritualità? E che è ’sta roba qua?

    Domani consegnerò questo messaggio al distaccamento delle guardie urbane facendo il mio dovere, che nessuno pensi che io, Lelo Martinez, cittadino PASI da oltre 30 anni mi tiri indietro quando si tratta di difendere Pharmakon!

    ***

    Il giorno successivo al discorso del Dottor Sburion trasmesso dal Grande schermo e inerente agli attacchi dei Sovversivi sediziosi con i loro stupidi messaggi, Lelo Martinez, dopo un’abbondante colazione, uscì di casa e si recò al più vicino distaccamento delle guardie urbane.

    Benissimo, grazie mille, disse il capo delle guardie di turno e indicò al bravo cittadino l’ultima porta in fondo al corridoio, dove lo attendeva un apposito investigatore inviato dal Ministero della Sicurezza Cittadina e dei Fatti Vostri.

    L’investigatore, un uomo dai folti baffi neri, leggeva con la testa china il messaggio che Lelo Martinez gli aveva consegnato, senza far trapelare alcuna emozione. Alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi penetranti sul soggetto che stava in piedi dinnanzi a lui. Vorrei porle alcune domande, se non le dispiace. Lei è in pensione?

    Sì per infortunio. Anni fa sono caduto da una scala al lavoro. Stavamo montando un’insegna luminosa in un centro commerciale e durante la pausa pranzo stavo mangiando sopra la scala. Il panino mi scivolò e cercando di afferrarlo al volo sono caduto e mi sono quasi rotto il collo. Ora sono in pensione per infortunio sul lavoro.

    Perfetto, la prima impressione dell’investigatore era corretta: si trattava proprio di un grullo.

    Tra l’altro secondo la nostra banca dati centrale lei è un PASI da oltre trent’anni. Complimenti! Davvero un cittadino modello!

    L’investigatore continuò: "Per quanto riguarda il suo

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