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Dolce Nostalgia: Il Destino Incontra La Nostalgia
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Ebook86 pages1 hour

Dolce Nostalgia: Il Destino Incontra La Nostalgia

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About this ebook

In Dolce riunione, il destino incontra la nostalgia. Jade non ha mai dimenticato il suo ex fidanzato, che l'ha lasciata per la sua carriera. Ma la ricetta di un grande amore funziona sempre. Cosa succede quando i due si incontrano di nuovo? Alex è sopraffatto e lo stress di essere il direttore legale di una grande banca ha preso il sopravvento. Quando decide di riflettere sulla sua vita, l'invito per la festa di fidanzamento di sua sorella sembra una buona occasione per tornare nella sua città natale e a una routine più tranquilla. Sembra anche l'occasione perfetta per una riunione...
LanguageItaliano
PublisherTektime
Release dateApr 16, 2021
ISBN9788835422754

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    Dolce Nostalgia - A. C. Meyer

    Nostalgia

    Dolce riunione

    A.C. Meyer

    Tradotto da Cecilia Metta

    Revisione a cura di Romina Russo

    1

    Jade

    È perfetta, Jade! sento dire a Safira, mia sorella minore, nonché la mia migliore amica, quando mi vede posizionare il topper sulla torta nuziale.

    Mi fermo accanto a lei, asciugandomi le mani con lo strofinaccio che era sul bancone, e contemplo sorridendo il mio lavoro: una torta meravigliosa di cinque piani, di pan di Spagna, ripiena di tartufo di cioccolato bianco, ricoperta di pasta di zucchero e decorata con dettagli stile pizzo. Un bellissimo nastro di raso color avorio, dello stesso colore della copertura e rifinito con un fiocco, avvolge il primo, il terzo e il quinto piano. Devo concordare con lei, è perfetta.

    Non posso credere che sia finita. Penso che sia stata una delle mie preparazioni più lunghe dico, sorridendo, mentre Safira mi mette un braccio intorno alla vita e mi abbraccia, fissando ancora quella torta meravigliosa.

    Sono passata solo per salutarti. Sto andando a lezione. Posso prendere un dolcetto? Sbatte gli occhi blu come la pietra di cui porta il nome e fa ondeggiare i suoi lunghi capelli biondi ondulati verso il vassoio su cui sono disposti circa 1500 dolcetti nuziali.

    Sapevo che avevi un interesse, dico, ridendo. Certo, prendilo. Oggi esci con Paulo? le domando, riferendomi al ragazzo che sta frequentando da un po’ di tempo.

    "Viene a prendermi all’università. Probabilmente ceneremo insieme. Non preoccuparti, mamma. Ti faccio sapere," dice e fa l’occhiolino, uscendo dalla cucina con il dolce in mano.

    Sorrido alla battuta ma sono orgogliosa della brava ragazza che è diventata mia sorella. Lei, nostro padre ed io siamo molto uniti. Papà è il responsabile di quest’unione e del fatto che abbiamo nomi così…esotici. Possiede una piccola gioielleria in città e, quando siamo nate, ha detto che eravamo la cosa più preziosa che avesse, insieme a nostra madre, che se ne è andata quando io avevo dieci anni e Safira sei.

    Pensare a mia madre mi fa provare una leggera tristezza. È stato grazie a lei che ho scoperto le mie capacità in cucina, e, quando è morta, dopo numerosi tentativi mal riusciti di mio padre –per essere gentile e non dire che il suo cibo era orribile – mi sono assunta la responsabilità di cucinare per noi tre, aiutandomi con il ricettario di mia madre. Crescendo, ho iniziato a creare le mie ricette e, a diciotto anni, ho scoperto che la mia vera passione erano le torte nuziali. Non c’è niente di più meraviglioso che realizzare, con degli ingredienti semplici come la farina, il latte e le uova, dei veri capolavori che faranno parte di uno dei giorni più importanti per una coppia.

    Prendo le stoviglie sporche dal bancone e le metto nel lavandino, sorridendo dolcemente, mentre inizio a lavare i piatti. Pensare alla felicità delle coppie, che ogni giorno visitano il Sonho da Jade (Sogno di Jade), la mia pasticceria, mi ricorda che è stato l’amore a farmi aprire quest’attività e a farmi decidere di lavorare con le spose. Più precisamente l’amore per un uomo più grande di me di quattro anni, con un sorriso affascinante e uno sguardo che mi fa provare i brividi ancora oggi. Ho incontrato Alex a una festa a cui non volevo andare, quasi alle quattro del mattino, quando stavo per tornare a casa. Non era affatto il mio tipo. Ho sempre preferito i biondi, con un viso liscio – senza barba – e un temperamento tranquillo. Alex aveva i capelli molto scuri, come i miei, tagliati con la macchinetta, e il pizzetto. Abbiamo trascorso il resto della notte ballando e tenendoci stretti come se fossimo fatti l’uno per l’altra. In quel momento le parole tra noi non erano necessarie.

    Eravamo l’uno l’opposto dell’altro. La mia timidezza contrastava con la sua socievolezza. Lui era seducente, mentre io ero romantica. Amava lo sport, ascoltava la musica rock e adorava le attività all’aperto, mentre io pensavo che salire i cinque scalini che portavano all’ingresso del mio palazzo fosse sufficiente per fare esercizio fisico, amavo i Backstreet Boys e leggere i libri, soprattutto quelli di cucina. Vedevo in Alex una specie di lucciola, che brillava e incantava tutti quelli che lo circondavano, a differenza di me, che ero il bruco che non si era ancora trasformato in farfalla. Nonostante le differenze, stranamente, ci siamo perfettamente adattati l’uno all’altra in un modo che non avevo mai visto… o meglio, ne ero stata testimone solo una volta, molti anni prima, quando mia madre era viva. Alex ed io eravamo in sintonia e la chimica che ci univa era esplosiva. Non sono mai stata baciata con così tanta passione e trasporto come quando eravamo insieme. Lui ha tirato fuori il meglio di me e mi ha fatto credere che potevo ottenere tutto quello che volevo, semplicemente perché lui era al mio fianco.

    Durante i pochi mesi che abbiamo trascorso insieme, ho creato numerose ricette di dolci e di torte, ho sviluppato le mie tecniche e ho studiato molto, nel modo migliore, per lavorare con gli ingredienti per la pasticceria. Alex era il mio topo da laboratorio e assaggiava la maggior parte dei miei esperimenti, esprimendo sempre un parere imparziale e incoraggiandomi a continuare e a migliorare. Finché il destino non ha deciso che dovevamo separarci. Alex si è trasferito a Brasilia per lavoro ed io sono rimasta qui e mi sono rimboccata le maniche per costruire la mia pasticceria, Sonho da Jade.

    Non è stato semplice. Anche se il nostro rapporto era quello che molti potrebbero considerare una storia d’amore giovanile, per il poco tempo che siamo stati insieme, la rottura ha fatto molto male. Ho amato Alex con tutto il mio cuore e so che anche lui mi amava allo stesso modo. Mi mancava non solo lui, l’uomo che mi completava e mi faceva sentire così speciale, ma anche i momenti che passavamo insieme. I momenti divertenti e felici che ricordo con tanto affetto. E anche se ho sofferto per la sua partenza e mi è mancato ogni giorno, ho scelto di continuare ad andare avanti e di rendere quell’amore l’ingrediente principale delle torte che offro

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