Ugo Foscolo

By Boris Bertolini

Le vite dei maggiori autori della letteratura italiana narrate come una storia, con musiche e suoni. Unendo cultura e intrattenimento, questo audiolibro fornirà un'esperienza multimediale unica e rilassante a chiunque decida di ascoltarlo. Amanti della lettura, non disperate, non ci siamo dimenticati di voi! Il testo è infatti disponibile anche in formato ebook, pronto per essere sfogliato. Ascoltabili in macchina o in metro, da leggere al mare o sul divano, le biografie dei letterati italiani non sono mai state così facili da scoprire.In questo volume, la vita di Ugo Foscolo. Nella stessa collana potrete trovare anche Alessandro Manzoni, Giosuè Carducci, Giacomo Leopardi e Giovanni Verga.-

• Language: Italiano
• Publisher: SAGA Egmont
• Release date: Aug 11, 2021
• ISBN: 9788726970128

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Ugo Foscolo

Copyright © 2021 Boris Bertolini and SAGA Egmont

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ISBN: 9788726970128

1st ebook edition

Format: EPUB 3.0

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1. Le origini

[U. FOSCOLO]«Salve Zacinto! all'antenoree prode, / de' santi Lari Idei ultimo albergo / e de' miei padri, darò i carmi e l'ossa, / e a te il pensier: ché piamente a queste / Dee non favella chi la patria oblia.»

Ugo Foscolo nasce come Niccolò Foscolo il 6 febbraio 1778 a Zacinto (o Zante), isola greca bagnata dal Mare Ionio, all’epoca possedimento della Repubblica di Venezia. Suo padre è Andrea Foscolo, di origini veneziane, medico a bordo di un vascello della Serenissima. Sua madre è Diamantina Spathis. Sarà Niccolò stesso a cambiare il proprio nome in Ugo in giovane età. È il primogenito di quattro tra fratelli e sorelle; dopo di lui verranno alla luce Rubina (dal nome della nonna materna), e due fratelli, Gian Dionisio (detto Giovanni Dionigi o Giovanni) e Costantino Angelo (detto Giulio). Questi ultimi due sono accomunati dal medesimo tragico destino: finiranno infatti morti suicidi. Mentre la scelta del suo nome di battesimo, Niccolò appunto, era dettata dal semplice fatto che il nonno paterno portava anch’egli questo nome, la sua scelta di ribattezzarsi Ugo sembra legata ad un fatto più mitologico che reale: pare infatti che si chiamasse così addirittura il capostipite della Famiglia Foscolo, membro nientemeno che della gens Aurelia, il quale si trasferì da Roma in riva alla Laguna, ove fondò Rialto. In realtà non vi sono prove concrete a supporto di questa idea, che rimane probabilmente il frutto della mente fertile del poeta. Secondo un’altra teoria egli sceglie questo nome in onore di Ugo di Basseville, diplomatico e rivoluzionario francese noto per il suo ostentato anticlericalismo, e pertanto ammirato da Foscolo. La famiglia Foscolo non è di certo ricca; il rango militare del padre, benché sia un medico, non è tale da garantire loro grandissime entrate. Per di più questi è caratterizzato da una certa prodigalità, che incide sensibilmente sul bilancio familiare. La madre, peraltro, benché abbia sposato Andrea in seconde nozze, dopo essere rimasta vedova del nobiluomo Giovanni Aquila Serra, è figlia di un sarto. Nondimeno, Ugo trascorre gli anni della prima infanzia in modo sereno e tranquillo in una modesta casetta. Il poeta ricorderà sempre con piacere ed affetto questi luoghi, anche a distanza di anni, come dimostra una sua lettera del 1808, indirizzata al cugino prussiano Jakob Salomon Bartholdy:

«Quantunque italiano d'educazione e d'origine, e deliberato di lasciare in qualunque evento le mie ceneri sotto le rovine d'Italia anziché all'ombra delle palme d'ogni altra terra più gloriosa e più lieta, io, finché sarò memore di me stesso, non oblierò mai che nacqui da madre greca, che fui allattato da greca nutrice e che vidi il primo raggio di sole nella chiarae selvosa Zacinto, risuonante ancora de' versi con che Omero e Teocrito la celebravano.»

2. Gli anni della formazione

Presto però le cose cambiano: nel 1785, il trasferimento a Spalato, dove suo padre ha intrapreso una nuova carriera di medico presso l’ospedale militare. Nella città Dalmata Ugo inizia a frequentare il Seminario, facendosi però notare per lo scarso profitto; egli ne verrà addirittura espulso per aver malmenato ben due maestri. Degno di nota è il fatto che Foscolo si sarebbe poi pentito della cosa, non tanto per il gesto in sé ma piuttosto per aver dovuto in questo modo rinunciare a delle proficue lezioni di latino, come ebbe a confessare in una lettera indirizzata a Vincenzo Monti

Quindi, nel 1788, l’improvvisa morte del padre, che lascia Diamantina nuovamente vedova, con quattro figli tutti in tenera o tenerissima età. La famiglia fa ritorno a Zante, ma mentre la madre si trasferisce all’inizio del 1789 a Venezia, egli rimane lì per alcuni anni, presso una zia, libero di scorrazzare in lungo ed in largo per quell’isola selvaggia ed incantevole. Con lui, anche se accudito dalla nonna materna, vi è anche il fratello Giovanni, mentre la sorella Rubina e l’altro fratello Costantino sono presso altre zie a Corfù. Ed è proprio in questo periodo che