Atti Unici
()
About this ebook
Read more from Escluso Mortimer
E Fu Stranamente Natale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUtopie? Rating: 5 out of 5 stars5/5Emozioni e Stagioni Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to Atti Unici
Related ebooks
Ortografia della lingua napoletana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStatale 17 - Storie minime transumanti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria della letteratura italiana (Edizione con note e nomi aggiornati) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLiggìjë (Elegie) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCanti e proverbi del folclore itrano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl trionfo della morte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOgni giorno alle quattro piove Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDizionario storico della terra di Calabria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsJesi ieri Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria della letteratura italiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAlla peggio andrò in Biblioteca: i libri ritrovati di Italo Svevo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGeografia e sociologia della fiaba Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsParola X parola Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe guerre dei poveri Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVoglio volare. La mia vita la guido io Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Malmantile racquistato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa musica di Mei Heili Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCarlo Porta: Poemetti. Traduzione in versi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria della letteratura italiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPìndulas: Pillole di lingua sarda e di altre lingue neolatine: aneddoti, curiosità ed etimologie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe briciole di Lazzaro - Novelle: include Biografia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsZàghiri e Parmi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLezioni private - Il pianoforte: Guida all'ascolto del repertorio da concerto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa luna, il cibo e i falò Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI banchi della libertà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa grande Umbria: Scritti sparsi in memoria di Manlio Farinacci Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDi(a)lettando. Piccolo glossario etimologico viterbese con racconti di vita paesana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFormicone Rating: 0 out of 5 stars0 ratings1883 Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Atti Unici
0 ratings0 reviews
Book preview
Atti Unici - Escluso Mortimer
ESCLUSO MORTIMER
Atti Unici
UUID: 20ec5c8c-6cf1-11e6-9c13-0f7870795abd
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com)
un prodotto di Simplicissimus Book Farm
Monologhi in vernacolo antico con traduzione in italiano
ESCLUSO MORTIMER
ATTI UNICI
(monologhi in vernacolo antico con traduzione in italiano)
ESCLUSO MORTIMER
ATTI UNICI
(monologhi in vernacolo antico con traduzione in italiano)
INTRODUZIONE DELL’AUTORE
Giusto evidenziare che anche se può sembrare il vernacolo di quest’opera non è napoletano, gran bella lingua e molto difficile da scrivere, un giorno forse ci proverò e quindi è opportuno fare alcune precisazioni!
Ritengo giusto far presente che le liriche contenute in questo libro pur avendone parvenze non sono né in dialetto napoletano né casertano né piedimontese né campano in genere, ma in lingua antica dialettale estinta derivata da una lingua antica estinta. L’osco!
L’osco era parlato molto tempo fa nel Sannio Alifano.-
Sannio Alifano è il nome storico di una zona territoriale della provincia di Caserta, nell'alto Casertano.
L'ente organizzativo della Repubblica Italiana più vicino al territorio è la comunità montana del Matese che comprende anche alcuni comuni limitrofi a nord-ovest, mentre la continuità storica, religiosa e culturale è rappresentata dalladiocesi di Alife-Caiazzo che si estende a sud comprendendo i comuni del caiatino
Alife fu una delle città principali dei Sanniti: coniò moneta propria e resistette a più riprese ai tentativi di annessione romana, fino alla conquista.
Nel medioevo, dopo il Mille, con l'incastellamento e lo sviluppo di luoghi di culto nei più piccoli borghi, il territorio alifano
è presente nelle fonti cassinesi, e particolarmente attraverso le vicende della diocesi e della contea di Alife di origine longobarda e poi soprattutto normanno-sveva.
Nell'età angioina fioriscono i centri minori elevati al rango di università, e con feudatari diversi è il vescovo a tenere insieme le varie località.
Dal XVII secolo il centro maggiore del territorio diventa Piedimonte d'Alife che ospita il vescovo alifano, e nel 1730 acquisisce il titolo di città. Oggi i centri principali sono Piedimonte Matese ed Alife, ciascuna con un proprio museo che testimonia l'antica importanza del territorio.
L'osco, la lingua degli Osci e dei Sanniti, fa parte delle lingue osco-umbre, che è un ramo delle lingue indoeuropee che include tra le altre lingue l'umbro e i dialetti sabellici.
L’osco era parlato nel Sannio, in Lucania e in Abruzzo dal V secolo a.C., è una lingua estinta e appartiene alla filogenesi delle lingue indoeuropee Osco-umbro ed Osco.-
I dialetti oschi comprendono i dialetti dei Sanniti, Marrucini, Peligni, Vestini, Sabini e Marsi.
L'osco aveva molto in comune con il latino, benché ci fossero anche molte vistose differenze e molti gruppi di parole comuni in latino erano assenti e rappresentati da forme interamente differenti. Per esempio, il verbo latino volo, volui, velle, ed altre forme simili provenienti dalla radice del Proto-indoeuropeo * wel ('volere') erano rappresentati da parole derivate da *gher ('desiderare'): l'osco herest ('desidererà, vorrà') in contrasto con il Latino vult. Il latino locus (luogo, posto) era assente e rappresentato forse da slaagid, hapax presente nelCippo abellano variamente etimologizzato e recentemente ricondotto a un toponimo sovrapponibile alla antica forma osca[1].
La fonologia osca ha anche evidenziato differenze dal latino: in osco 'p' al posto del 'qu' latino (osco pis, latinoquis); 'b' al posto della 'v' latina; 'f ' mediale invece della 'b' e della 'd ' (osco mefiai, latino mediae).
Considerato il più conservatore di tutte le lingue italiche conosciute, l'osco rivaleggia solo col greco nel mantenere intatto il sistema ereditato di vocale+i dittonghi.
Permangono ancora iscrizioni in caratteri greci, etruschi e latini in Campania.
Iscrizioni osche si possono ancora riconoscere su alcune facciate di case ed edifici negli scavi archeologici di Pompei, cittadina dove in epoca romano-repubblicana veniva ancora parlato l'osco.
Una ricca collezione di iscrizioni osche è - di conseguenza - conservata nel Museo archeologico nazionale di Napoli, nella sezione Epigrafica.
Molte parole dialettali attualmente utilizzate nelle varie zone della Campania presentano elementi di sostrato di derivazione osca.
Infatti poiché nell'alfabeto degli osci non esistevano le vocali a
ed o
esse venivano soppiantate, rispettivamente, dalla e
e dalla u
.
Era parlato nel Sannio, così