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Citometria a flusso:principi generali e applicazione allo studio di alcune malattie ematologiche
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Citometria a flusso:principi generali e applicazione allo studio di alcune malattie ematologiche
Ebook59 pages20 minutes

Citometria a flusso:principi generali e applicazione allo studio di alcune malattie ematologiche

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La tesi parla dei principi generali della citometria a flusso e di come essa possa aiutare nella diagnosi delle lucemie
LanguageItaliano
PublisherAnita Marrone
Release dateApr 4, 2012
ISBN9788863697803
Citometria a flusso:principi generali e applicazione allo studio di alcune malattie ematologiche

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    Citometria a flusso:principi generali e applicazione allo studio di alcune malattie ematologiche - anita marrone

    srl


    Parte I – Parte teorica

    1. INTRODUZIONE

    La citometria a flusso (CFM) è una metodica che permette la valutazione delle caratteristiche fisiche e\o chimiche di cellule in sospensione.

    Sotto alcuni aspetti, i citometri a flusso possono essere considerati dei microscopi a fluorescenza specializzati. I citometri a flusso comprendono una fonte luminosa, rappresentata da un raggio laser che emette una luce costante ad una precisa lunghezza d’onda (i più diffusi utilizzano gli ioni Argon e Kripton), un sistema ottico di rilevazione, una parte elettronica ed un computer per tradurre i segnali in dati. Con l’analisi citofluorimetrica, le singole cellule passano attraverso una fessura e vengono esposte alla luce del laser e alla corrente elettrica. In base alle dimensioni, alla granulosità intracellulare e alla strutturazione delle cellule, si registreranno gli effetti sulla trasmissione elettrica, assorbimento della luce, fluorescenza, riflessione; queste informazioni vengono poi elaborate da un computer ed esposte sotto forma di istogramma e dot plot.

    Lo studio della fisiologia e del comportamento delle cellule ha trovato in questa tecnica un sostegno insostituibile; infatti in pochi secondi è possibile analizzare da 10.000 a 20.000 cellule quantificando fino a sette parametri per ogni cellula. Tra i parametri che possiamo analizzare troviamo il contenuto proteico e di DNA, il contenuto di RNA. Gli organelli intracellulari, l’immunofluorescenza (utilizzando particolari anticorpi è possibile caratterizzare ad esempio i sottotipi linfocitari) e l’attività enzimatica come ad esempio della gluocosidasi, esterasi, fosfatasi ( Stetler-Stevenson , 2003 ) .

    2. CENNI STORICI

    La citometria a flusso comparve intorno alla fine degli anni sessanta e permise un rapido ed intenso sviluppo delle tecniche istologiche e citochimiche (Prenna et al, 1974) dando un impulso decisivo soprattutto agli studi sulla proliferazione cellulare (Coon et al, 1988). All’inizio questa tecnica aveva lo scopo di automatizzare l’analisi del DNA, permettendo di misurare proprietà multiple di singole cellule ad altissima

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