“Buon riposo” si legge in calce all'acquerello dalle cromie preziose di un divano dalle forme curvilinee. L’autore è l'architetto e designer danese Finn Juhl (1912-1989), interprete di un linguaggio di forme organiche, che ha modo di rafforzare e sperimentare anche negli Stati Uniti quando, a partire dagli anni Cinquanta, intraprende la fase internazionale della sua carriera, richiamato da un'importante incarico alle Nazioni Unite di New York. Qui mette in campo il suo stile plastico e raffinato, attento ad accogliere il corpo nel suo dinamismo. Il contatto con, erano la maniera più efficace per visualizzare i volumi, le qualità cromatiche e le trame dei tessuti. Partiva da un disegno abbozzato a penna su un minuscolo pezzo di carta, dove individuava l'idea portante, per poi passare all'opera definitiva, su fogli più grandi completa dei dettagli strutturali e rifinita con colori che mettevano in risalto ombre e brillantezze. Una modalità di presentazione, affinata grazie anche alle abilità della collaboratrice Marianne Riis-Carstensen, e che risponde agli interessi artistici di Juhl, appassionato sin da giovane di arti figurative. Non a caso, le equilibrate forme del suo design, morbide e fluide, hanno dei riferimenti nell'arte informale astratta di Alexander Calder, Hans Arp ed Erik Thommesen, amati e collezionati nella sua casa vicino a Copenaghen, che quest'anno riapre al pubblico. Da più di 20 anni Onecollection, con il marchio House of Finn Juhl, ha ottenuto i diritti esclusivi di tutti i suoi progetti, che realizza con alte tecniche produttive e artigianali. Il divano Baker è oggi realizzato con una struttura in legno di rovere o noce. Il rivestimento, di pelle o tessuto, è interamente cucito a mano.
Storie di oggetti. Relax in ogni posizione, secondo Finn Juhl
Jul 25, 2022
3 minutes
You’re reading a preview, subscribe to read more.
Start your free 30 days