Domus

JKMM Architects Dance House Helsinki, Finland, 2022

Creating a dialogue with a reclaimed factory from the 1940s, a 7,000 m2 dance venue builds a bridge between history and the future

Collegato all'edificio della ex fabbrica di Helsinki, dove dagli anni Quaranta venivano prodotti i cavi marini, il progetto della Dance House instaura un dialogo tra passato e futuro. All’inizio degli anni Novanta, l’edificio è stato acquisito dalla municipalità che l’ha trasformato nel più grande centro culturale della Finlandia con musei, gallerie, studi, scuole d’arte e altre attività culturali. La Dance House aggiunge uno strato di contemporaneità alla storia della fabbrica e dei suoi dintorni. Nuovo e vecchio sono posti in contrasto, ma anche in dialogo. Il design è ispirato alla danza:dalla superficie più ampia possibile. Di sera, la parete sulla piazza d’ingresso forma così una gigantesca superficie di riflessi e di luce. Più leggera, la superficie di acciaio satinato può invece trasformarsi in scenografia. Di fronte al parco, le facciate nord sono ricoperte da centinaia di dischi di alluminio, che creano superfici ritmiche astratte. La Dance House è concepita come un’enorme “macchina da ballo” moderna e la sua qualità meccanica si percepisce ovunque. La superficie di 7.000 m2 comprende due sale per teatro e danza. La Erkko Hall è il più grande spazio per spettacoli di danza dei Paesi nordici: 26 x 37 x 24 m (altezza), include una torre scenica e un sistema di sedute telescopiche mobili da 700 posti, e la sala può ospitare fino a 1.000 persone. La vecchia Pannu Hall è stata invece trasformata in uno spazio teatrale più piccolo con una sala da 235-400 persone. Il cortile esterno è stato chiuso da una copertura vetrata e trasformato in spazio multifunzionale e ingresso tra la Dance House e la Cable Factory. All’interno, la danza può coinvolgere tutto l’edificio: dalla hall alla sala prove, al ristorante e al guardaroba. Inoltre, le soluzioni tecniche consentono di modificare la forma e la posizione dei palchi. L’edificio è completo solo quando arrivano i ballerini e il pubblico. Quando i visitatori entrano, sono invitati a salire sul palco, a entrare a far parte della . Negli interni, robuste superfici di acciaio grezzo e cemento sono accostate agli apparecchi per l’illuminazione, alle installazioni tecniche e ai colori. All’esterno, luci e ombre giocano con le superfici riflettenti. Insieme, mirano a creare un’atmosfera , sorniona, esperienziale e capace di stimolare la . Nell'atrio, l’opera interattiva dell’artista Eetu Huhtala reagisce dolcemente al movimento dei visitatori, trasformandoli in arte, facendoli diventare protagonisti di una coreografia. (dalla relazione di progetto)

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Collaboratori
Nata a Cagliari nel 1987, Carta si laurea in Architettura presso l'Università degli Studi di Cagliari. Studia presso la TU Wien, la Universidade Federal da Bahia e come visiting scholar alla Columbia University. Avvia la professione di architetto neg

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