Del design non si butta e non si dimentica nulla. Almeno così dovrebbe essere, quando si parla di progetto. Invece, sono moltissimi i pezzi usciti di produzione, che meriterebbero di essere ancora a catalogo. Si tratta di oggetti, meno noti, ma ancora attuali, spesso senza tempo. È stata questa la riflessione di partenza di Florian Lambl ed Helen Thonet quando hanno deciso di creare il Typ, presentato a fine 2021. Nel 2019 il duo creativo – lei con specifiche competenze di strategia, comunicazione e ricerca storica di archivio (tra cui Thonet); lui con esperienze di direttore creativo e artistico nel mobile (come Mattiazzi) – comincia a lavorare alla prima collezione, , che gira attorno ai temi del recupero, del redesign, della qualità al giusto prezzo, della longevità, della sostenibilità, della cultura del progetto. Icone, razionalità, fruizione e disegno, senza preconcetti e senza limiti. Tutto ha. La collezione si amplierà con altri mobili e accessori, ma anche lampade e grafiche. “Come quelle di Enzo Mari per Jacqueline Vodoz e Bruno Danese”, spiega Lambl. In catalogo, sono già presenti le grafiche di Mike Meiré. Scandiscono ritmi e colori e hanno il del quotidiano , con una di colori che guarda al Bauhaus. Si lavora alla creazione di eventi, quali il Fuorisalone di Milano e la Biennale d’Arte di Venezia, mentre il sito, con l’estensione rimanda a globalità, vastità, ampiezza e libertà.
Cultura del progetto Design culture
Mar 25, 2022
5 minutes
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