Others’ houses
A mansard “on a slope” in Montmarte, a 30 m2 space to fill and empty with small metamorphic exercises, and mornings punctuated by the bell of an elementary school. Downstairs, the house of Valerio and Camilla Adami, who owned the apartment. It was here that the writer started to imagine his novel titled Every Promise
Scrivere di disamore a Parigi
Per molto tempo Parigi è stata per me soltanto una casa all’angolo tra rue Lamarck e rue Becquerel, nel XVIII . Era una casa in salita, ed era la ricompensa finale di un piccolo scarpinare tra il e la casa. Il portone, il codice sulla pulsantiera preludevano poi all’ultimo tratto: i primi cinque piani in ascensore e poi quegli ultimi due misteriosi, per accedere ai quali serviva una chiave da inserire in una toppa sotto lo zero. Al quinto scendevano tutti, al settimo arrivavamo in pochi, la porta si apriva sull’universo promiscuo, crepuscolare delle . A ripensarci ora, a poco più di dieci anni, non mi è chiaro se mi rendessi conto di lasciare Parigi fuori da casa, di ignorarla a tal punto da non conoscerla affatto. Ci ero finito in pieno naufragio, una storia d’amore che dopo otto anni