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Un parco biotecnologico che purifica l’aria e si attiva giocando
In dieci anni, ecoLogicStudio ha sperimentato l’applicazione delle microalghe a diverse scale e in diversi contesti: ambienti interni, uffici, involucri architettonici e spazi urbani, per citarne alcuni. Risalgono al 2012 l’installazione-giardino Hortus, che ospitava micro e macro-organismi algali e batteri bioluminescenti, e la mostra “cyber-Gardening the city”, racchiudeva la capacità di fotosintesi di un albero adulto. AirBubble, l’ultimo progetto dei fondatori dello studio Claudia Pasquero e Marco Poletto, realizzato quest’anno a Varsavia per Otrivin Breathe Clean (branddella multinazionale GSK), fa un ulteriore passo in avanti sulla strada della concreta attuabilità di questi sistemi e inventa una nuova tipologia architettonica: il parco-giochi biotecnologico che purifica l’aria. Una struttura cilindrica di legno, avvolta in una membrana ETFE (un materiale plastico trasparente che ha un’alta resistenza termica e agli agenti atmosferici), racchiude 52 grandi bioreattori di vetro borosilicato che contengono 520 litri di colture di alghe verdi (la Chlorella sp), in grado di filtrare un flusso di aria di 200 litri/minuto e rilasciare ossigeno pulito. “Questo parco giochi ha bisogno di due fonti di energia: quella solare e la spinta istintiva dei bambini a esplorare e a giocare. L’AirBubble è l’innesco di un processo che può solo crescere e moltiplicare i suoi effetti benefici per le generazioni future. È tutto nelle nostre mani, siamo responsabili della nostra salute e del clima”, spiega Claudia Pasquero. Mentre i bambini tirano corde, azionano pompe a pedale e saltano sulle sfere morbide, il sistema – dotato di sensori d’inquinamento atmosferico e collegato a una piattaforma che confronta i dati in tempo reale – misura l’indice di qualità dell’aria. Nei primi mesi, ha dimostrato di assorbire il 97 per cento dell’azoto e il 75 per cento del particolato nell’aria. Il monitoraggio proseguirà nei prossimi mesi, trasformandolo in un banco di prova della biotecnologia contro l’inquinamento atmosferico.
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